Indie Rpg Ep. 49: brevi e particolari



Altro appuntamento con questa tua rubrichetta che proprio non conosce pause grazie alla vasta mole di proposte che girano per il web. Anche in questo caso procederai a spendere due - o forse quattro, nessuno ne abbia a male - parole su alcuni RPG indie piuttosto veloci ma con qualche particolare interessante. 

Quali reconditi anfratti o locazione spettrali il tuo GPS Horror ti ha consigliato stavolta? Procedete o voi che non temete. 


Per introdurre il primo gioco di questa carrellata spari subito un nome che i più, i meno, i diviso e pure i per dovrebbero conoscere: Slederman. Autentico fenomeno della tipologia di Indie Horror recenti scoppiato all'incirca tra il 2011 ed il 2012, il gioco ha visto molteplici incarnazioni colpendo per un'idea di fondo banale ma efficace - raccogli un numero determinato di oggetti senza farti prendere dall'uomo alto senza volto - completata dall'introduzione di locazioni piuttosto tetre - siano parchi, case, stazione spaziali, dituttounpo' - e dall'ansia di sentirsi cacciati ed essere in costante fuga. Ebbene: Tik Tik rappresenta esattamente un esponente della tipologia. Sviluppato da Nnnn - uno cui si deve essere incantato il tasto N della tastiera a quanto pare - e scaricabile qui, in un 10 o 15 minuti dovrai riuscire a recuperare dei foglietti senza farti prendere dal mostro omonimo, sorta di drago con intenzioni molto poco benevole. 

Non certo la grafica quello che colpisce: semplice utilizzo dei tool di RPG making senza alcun tipo di abbellimento. Ma non è questo del resto che il gioco richiede. La giocabilità non è immediatissima per un abituè degli RPG: ci si sposta con le frecce direzionali ma il tasto per correre è il tasto Q anzichè il consueto SHIFT e il tasto azione è la barra spaziatrice o il tasto enter e non il classico Z. Bisogna prenderci un attimo mano, diciamo. 

Componente RPG pressochè nulla: niente menù, recupero di evidenze fotografiche - semplici scintillii su mappa senza alcuna descrizione - e nessuna possibilità di salvare. Bisogna lavorare stealth - termine inglesico che significa semplicemente "nascosto", cioè senza farsi scoprire e vedere -: vengono in aiuto delle case che possono essere utilizzate per nascondersi dal mostro. Dopo qualche secondo appare una scritta che chiede se si voglia uscire e per quello che hai visto dare l'OK quando si è consapevoli che il mostro ti ha visto entrarci significa in automatico GAME OVER. Da questo punto di vista questi nascondigli non sono particolarmente utili: quello che s'ha da fare è far perdere le proprie tracce, utilizzando la corsa. Piace invece che si possano anche utilizzare alberi per nascondersi e piace ancora di più il fatto che la maniera per individuare se il mostro è nelle vicinanze sia sonora: una specie di confuso lamento che aumenta d'intensità con la maggiore o minore intensità. Una volta che il mostro ti individua, di contro, è praticamente impossibile fuggire data la sua velocità. 

Null'altro da aggiungere per un gioco piacevole, giusto per una pausa pranzo. 


Molto interessante hai invece trovato quella che il buon Alanr13 chiama DEMO - infatti nell'introduzione si parla di un primo capitolo - del suo "horror indonesiano" dal titolo To Find Myself - che in italiota suona come "Per trovare me stesso" -; prima il dovere, quindi ecco agli interessati il link

Un'ora e mezza di autentico horror vecchia scuola con parecchi particolari degni di nota

A cominciare dalla grafica che se è vero che è quella classica del tool di RPG in gioco, lo è altrettanto che si abbelisce grazie a disegni a tutto schermo in caso di scremer e di dialoghi con differenti sprite del personaggio a seconda delle emozioni provate. Molto bello anche il menù, con colorazioni e decorazione che davvero rendono molto bene il messaggio che si vuole comunicare. 

Il gameplay è un sunto di quello che il tuo gradito RPG Horror dovrebbe contenere. Movimenti fluidi grazie ai soliti tasti - frecce direzionali per i movimenti, taso Z azione e tasto X per menù/annulla - ma soprattutto largo spazio ad enigmi di vario genere - da combinazioni numeriche a ricerca di chiavi e altri oggetti -, time events - si, appariranno su schermo i tasti da premere in un tempo abbastanza risicato e fallire significa GAME OVER; per trollare appariranno anche messaggi che invitano a salvare laddove invece questo porterà alla morte e persino tasti che non sarà necessario premere - e un'infinità di GAME OVER ad attendere il giocatore troppo curioso e minuzioso - no, davvero, talvolta è meglio lasciar perdere se si sentono rumori provenire da casse oppure se si vedono finestre stranamente aperte. Il grado di sfida non è tuttavia altissimo potendosi salvare in qualunque momento: tranne che nella fuga finale in cui premere il tasto salva risulterà in impossibilità di procedere e una bella immagine del mostro che ci da la caccia. 

La componente horror è quella che davvero spacca. Lo dice già il gioco all'inizio avvisando del potenziale impaurente; continua consigliando di giocarlo con cuffie nel profondo della notte in una stanza buia. Tu non l'hai fatto ma qualche salto sulla sedia è arrivato comunque. Merito degli screamers a tutto schermo inaspettati e accompagnati da un suono elettrizzante - nel senso più cartaigienico del termine -, della presenza di sangue praticamente ovunque, dei GAME OVER e, in definitiva, pure di una trama che introduce personaggi misteriosi che in parte aiutano - voci provenienti dal nulla - e in parte ben maggiore hanno in animo di ridurre la povera protagonista in una cotoletta. 

Davvero ben fatto; speri che il prode sviluppatore riesca a concludere i suoi impegni collegiali perchè ne vuoi di più. 




Ultima proposta è un gioco che va benissimo anche per gli Italiani essendo sviluppato da un italiano e interamente nella lingua di Padre Dante. Mistery Ghibri è sviluppato da Dusmas Game e scaricabile qui; una DEMO di mezz'ora per cercare di aiutare un investigatore - Ghibri - a trovare la via d'uscita da uno strano luogo che non si sa cosa sia, dove sia e quando sia.

Della grafica piacciono molto sia l'introduzione con disegni che il fatto che il ritrovamento di qualche oggetto determinante sia annunciato da un bello sprite esultante a tutto schermo: per il resto vai di tool RPG ma nella maniera giusta. Le varie locazioni presentano infatti un livello di definizione e diversificazione e un numero di oggetti piuttosto elevato anche se poi con pochi di essi si può interagire. 

A livello di gameplay si tratta di un gioco che propone enigmi - molto semplici comunque: prevalentemente combinazioni di leve da tirare nel giusto ordine o a tempo che viene determinato dalla stessa possibilità di azionarle o meno; a parte la presenza di due combinazioni numeriche davvero non complicate da determinare - pressochè in ogni stanza il cui superamento rappresenta elemento essenziale per procedere oltre. Non particolarmente cervellotico, il gioco non richiede, se non in un paio di occasioni, di tenere a mente particolari sulle stanze già visitate non essendo necessario fare severi backtracking. Bella l'idea di introdurre comunque dei combattimenti in real time - al momento è presente solo un tipo di nemico : dei ragni - accompagnata dalla possibilità - una volta ritrovato un oggetto specifico - di recuperare curativi. Il menù si adatta di conseguenza presentando anche una pagina di statistiche: appare comunque essenziale e senza alcuna voce superflua. 

Non hai in realtà molto altro da dire per questa DEMO che a tuo parere è però davvero promettente, specialmente se la trama - al momento ancora ingiudicabile - dovesse essere ben sviluppata e portare ad un investigativo coi controfiocchi. 


Concludi qui questa edizione e se per caso un mostro vi da la caccia: trasformatevi in Usain Bolt quando è in forma.

Indie Rpg Ep. 49: brevi e particolari Indie Rpg Ep. 49: brevi e particolari Reviewed by radish7 on 16:49 Rating: 5

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