Il tema della fuga da una stanza o da un luogo è tra quelli che maggiormente vengono utilizzati sia nei flashgame che negli RPG Games. Motivi? Beh, la velocità del gioco che propone un obiettivo piuttosto semplice accostata alla possibilità di creare pochi - se non uno addirittura - scenari: tutto perfetto per il singolo sviluppatore.
Questo non significa che il gioco in questione non possa poi contenere degli spunti parecchio interessanti pur nella sua estrema linearità.
E' il caso delle due proposte di oggi: signori e signore Lavander e Blood Ties.
Lavander è sviluppato da Clockwork Prince - e vorresti davvero sapere chi sia il King a questo punto - e scaricabile qui; in circa una ventina minuti ci introduce alla storia della bimba omonima, tutta tesa a recuperare un fermaglio per capelli gentilmente donato dalla matrigna e cadutole dall'alto della torre in cui vive.
Dal punto di vista grafico, al di là della classicissima impostazione da RPG tool, piace moltissimo l'idea di associare ogni stanza ad un colore, utilizzando sempre delle tinte pastello molto tenui che creano nello spettatore idea di dolcezza e tranquillità; le scene principali sono sottolineate dalla presenza di bei disegni cosi come lo sono gli enigmi, vero e proprio motore trainante del gioco.
Passando cosi al gameplay, la struttura è semplice: discendere varie stanze ognuna delle quali presenta essenzialmente un enigma - non particolarmente facile - il cui indizio viene fornito da una nota su un tavolino vicino alla porta di uscita; per ogni stanza vi è inoltre un quadro. Funziona molto bene nella sua semplicità. In più il gioco si fa apprezzare per altri piccoli particolari: una descrizione dei controlli prima dell'inizio, una introduzione - misto tra disegni e grafica RPG - al gioco e soprattutto la presenza della voce extra nel menù iniziale da sbloccarsi con password che altro non è che il nome di uno dei quadri che si possono trovare in gioco. Più o meno.
Esistono infatti due finali diversi, di cui il primo è piuttosto standard mentre il secondo è un po' tricky, richiedendo un po' di astuzia per attivarlo: solo in questo secondo finale verrà visitata la stanza che contiene il quadro il cui titolo è password per la voce extra. Si aprirà cosi la developer's room che conterrà la descrizione dei puzzle, tutti i quadri, i vari disegni in CG e le musiche - che non sono molte ma funzionano molto bene.
Null'altro da dire per un gioco veloce si, ma carino il giusto.
Interessante pure la seconda proposta odierna, Blood Ties, in cui si guiderà una piccola bambina alla ricerca della sua famiglia all'interno di una casa divenuta un po'...strana. Sviluppato da Keyonne88 e scaricabile qui, il gioco garantisce una ventina di minuti di buonissimo intrattenimento.
Il comparto grafico non porta particolari guizzi, limitandosi alla classica grafica del tool di RPG; quello sonoro consta di una libreria abbastanza fornita mentre il dolce e misterioso motivo di fondo viene continuamente rotto dal suono della pioggia scrosciante. Proprio su questi due si impernia la componente horror che riceve particolare vigore grazie alla presenza di animazioni interessanti - specchi che si rompono, oggetti che si muovono - accompagnate da apparizioni ectoplasmatiche improvvise che inducono a credere nel possibile GAME OVER che non avviene.
Il gameplay presenta punti forti e punti un po' più deboli. Tra i secondi sicuramente il sistema dei comandi, molto diversi dalla tradizionale impostazione dei giochi del tipo. Se ci si muove come di consueto con le frecce direzionali, il tasto X viene qui usato per correre, mentre il tasto azione sarà la barra spaziatrice o il tasto INVIO; il tasto Z verrà utilizzato per aprire un piccolo menù che conterrà essenzialmente una serie di note che non chiariscono la storia ma portano solo le impressioni della piccola al verificarsi di determinati eventi. Altro piccolo difetto è il fatto che, quando la protagonista sarà un fantasma rappresentato da una piccola nube di luce, diventa quasi impossibile capire verso quale oggetto sia girata e quindi difficilissimo, se non dopo numerosi tentativi, interagire con il particolare voluto a schermo. Il gioco si fa però apprezzare sia per il concetto - recuperare tutta una serie di oggetti necessari per aprire le tre porte della schermata finale - che per talune idee - ad esempio la presenza di un'ampolla che delinea lo stato di ansia della piccola e che può essere riempita nuovamente soltanto grazie all' orsacchiotto che costituisce anche il punto di salvataggio.
Trattandosi del primo tentativo dell'autore, l'esame è decisamente superato e getterai un occhio alle sue future produzioni perchè sembra promettere davvero bene.
Termina qui questa edizione e se per caso vi cade un fermaglio dalla cima di una torre...domandatevi intanto perchè vivete in cima ad una torre.
Indie Rpg Ep.52: legami di sangue e una ragazzina viola
Reviewed by radish7
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