Indie Rpg Ep. 64: Acrylic, tra pastelli e borselli un segreto scolastico



Ti sta dicendo piuttosto bene. Stai giocando parecchio ultimamente e ti stai imbattendo in alcune opere una meglio dell'altra. Se già eri cascato benissimo con Ghost School peggio non va con Acrylic, RPG indie Horror che ti porta dentro una scuola nelle vesti della protagonista che vuole solo recuperare il suo bel borsello lasciato nella sua classe ed andarsene insieme alla sorella a vedersi un film dell'orrore: ecco, peccato che in realtà finirà per esserne l'attrice principale. 

Molte davvero le cose di cui vale la pena di parlare: quindi torcia alla mano si va. 


Intanto i dovuti crediti. Acrylic viene sviluppato da WickedHardcorg ed è scaricabile qui: circa 4 ore alla prima run saranno appena sufficienti per concluderlo senza tenere conto che qualche minuto in più va speso per poterne apprezzare tutti e 3 i finali. 

Per quanto riguarda la grafica, il gioco presenta dei modelli personalizzati - non quelli deformed classici del tool di RPG - e anche le animazioni, si a pure non sempre convincenti al 100%, appaiono proprie. Belli decisamente gli avatar a tutto schermo dei personaggi durante i dialoghi; bella anche la scelta dei colori e il carattere utilizzato che può leggermente variare a seconda del personaggio e soprattutto del suo umore. Le locazioni sono comunque ben mappate anche se non vi sono particolari guizzi artistici. 

Il gioco si presenta piacevole già dalla schermata iniziale dove i classici "Start New Game " e "Load Game" vengono sostituiti da diciture personalizzate - rispettivamente "Enroll" e "Attend Class", cui si aggiunge una robusta selezione delle opzioni con i settaggi audio, video, più l'autodash che, nel caso sia settato su OFF, costringe il giocatore a tenere premuto in game il classico tasto SHIFT. 

Il gameplay è poi il pezzo fortissimo di questo gioco. E' un gioco di esplorazione e davvero molto intenso e denso. Le locazioni sono molto fitte di oggetti e punti rilevanti: praticamente per ogni schermata diventa d'obbligo provare il tasto azione - il consueto tasto Z - su ogni elemento a schermo a maggior ragione per il fatto che i punti rilevanti, dei tanti interagibili, non sono certo indicati con il classico scintillio che tu odi tanto. Esiste un inventario - cui è possibile accedere mediante il tasto Z che porta al menù primario e successiva scelta - e accadrà molto spesso che alcuni oggetti trovati relativamente presto non verranno poi utilizzati se non molto avanti nel gioco. Esistono enigmi di vario tipo: combinazioni numeriche, password letterali, selezione ed utilizzo dell'oggetto appropriato, soprattutto allorchè ci si troverà faccia a faccia con spiriti che null'altro chiederanno per trovare la pace se non che la loro triste storia sia ricostruita. E soprattutto, pressochè ogni passo falso, ogni tentativo sbagliato di risoluzione di enigma comporterà il GAME OVER che, oltre ad essere frequente, diviene pure parte vitale del gioco. 

Esistono infatti due sidequests funzionali all'ottenimento dei due finali alternativi presenti. Una di queste consiste nello sperimentare tutte le diverse possibilità di morte della protagonista collegate all'esplorazione di punti che sarebbe stato meglio non analizzare, all'interpellare persone che sarebbe stato intelligente lasciare stare, all'utilizzo di oggetti che sarebbe stato più cauto lasciare stivati. La seconda consta invece nel raccogliere tutte le matite colorate della protagonista sparse nella scuola: verranno stivate in apposito astuccio sempre presente nell'inventario e sbloccheranno un finale alternativo. 

La trama viene prevalentemente ricostruita tramite i dialoghi ma esiste pure una solida documentazione che allo stesso tempo nella maggior parte dei casi è indizio necessario per acquisire le informazioni che permettono di evitare il GAME OVER. Note, libri, schedari, semplici scritte su lavagne: sono tutti elementi che vale la pena di ricordare bene perchè in un qualche momento potrebbero tornare dannatamente utili. 



Altra caratteristica molto interessante, sta nel fatto di poter switchare tra le due protagoniste col tasto L. In realtà abbastanza poco funzionale: solo in un caso sarà strettamente necessario impersonare la sorella maggiore per proseguire; in tutti gli altri sarà comunque interessante vedere quali sono le diverse reazioni delle due protagoniste all'esame dello stesso particolare. Indica decisamente la cura riposta dall'autore nella sua creazione il fatto di aver duplicato i dialoghi a seconda del personaggio giocato sia pure questo non sia strettamente necessario per il proseguimento del gioco. 

Molto interessante appare anche la componente horror. Al di là della componente visiva, fatta di locazioni insanguinate e di apparizioni spiritiche, colpisce la maniera in cui le varie morti vengono gestite. Niente disegni che avrebbero reso il lavoro probabilmente elefantiaco per una sola persona: semplicemente schermo che va nero e descrizione scritta degli avvenimenti confortato dai giusti suoni e rumori, facendo dunque affidamento su una componente sonora che svolge il suo lavoro egregiamente nelle varie fasi del gioco. 

Ma...non è tutto oro quello che luccica. Sebbene l'autore abbia più volte rimesso mano alla sua creazione, permangono ancora alcuni bug, tre dei dei quali piuttosto fastidiosi. Il primo consiste nel fatto che, non sai per quale ragione, la raccolta delle matite è inefficace: il loro numero non viene mai segnalato nell'astuccio e questo ti impedisce di raggiungere uno dei finali. Il secondo ti costringe addirittura a perdere quasi un'ora di gioco e ricaricare un salvataggio precedente - e si, il salvataggio è sempre possibile dal menù e si consiglia di utilizzarlo spesso ed in più slot diversi al fine di evitare spiacevoli inconvenienti -: giunto al terzo piano dovrai trovare la maniera di entrare nello sgabuzzino prima di riuscire a liberare il luogo dal fantasma che lo assilla: se lo fai dopo, potrai ancora tornare nello sgabuzzino ma non potrai arrivare al punto in cui raccogliere un cacciavite con la punta piatta che sarà necessario più avanti per procedere nel gioco. Il terzo, infine, non impedisce la continuazione ma appare piuttosto fastidioso: qualora si incontri il fantasma del quinto piano prima nella saletta di sviluppo foto invece che nella sala di esposizione, dopo esserti recato in quest'ultima ed esserne uscito, la torcia non funzionerà più ed invece dovrebbe visto che hai raccolto in precedenza le batterie necessarie al suo funzionamento. E si sa che girare in un ambiente già di per sè poco illuminato nel buio, pur non provocando alcuna modifica significativa nel gameplay, decisamente non è cosa buona per i tuoi occhi. 

Nonostante questi bug, il gioco si presenta davvero ben fatto e prima ancora ben pensato: meccaniche interessati, trama coinvolgente e sufficientemente ricca di colpi di scena e componente di esplorazione molto solida. Pertanto inviti alla prova decisamente. 


E se per caso vi accorgete la sera di aver dimenticato al quinto piano della vostra scuola il vostro portafoglio...beh, passate al bancomat, a scuola ci potete tornare la mattina successiva.


Indie Rpg Ep. 64: Acrylic, tra pastelli e borselli un segreto scolastico Indie Rpg Ep. 64: Acrylic, tra pastelli e borselli un segreto scolastico Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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