In Sight: Akatsuki No Yona, tre OAV da guardare



E' passato parecchio tempo da quando avevi visto l'anime di Akatsuki No Yona - eng. Yona of the Dawn cioè Yona dell'Alba - e ammetti che non lo ricordi proprio molto bene; nè il tuo bloggettino ti aiuta in questo caso perchè non l'avevi incluso nella Settimana Animistica  nè l'avevi reso oggetto di uno specialino su In Sight come fai di solito per le serie che ti piacciono. 

Ti ricordi però che ti era piaciuta e quindi scoprire che sono stati subbati ben 3 OAV ti ha fatto contento. 


Provi a farne un riassunto veloce per coloro che proprio non lo abbiano visto, con l'avvertenza che potresti non ricordare tutto nè precisamente. E' la storia di Yona, principessa e legittima erede al trono del Regno di Kouka, in un sorta di fantastico Giappone feudale. Il regno fu originariamente costituito dal Re Rosso, un drago sceso dai cieli per pacificare il territorio; al suo fianco altri quattro draghi colorati - blu, bianco, giallo e verde - conferirono i loro poteri ad essere umani per consentirgli di portare a termine l'impresa. Yona cresce nella bambagia finchè il cugino decide di perpetrare un colpo di stato uccidendone il padre e legittimo regnante; alla adolescente non resta che fuggire aiutata dal fedele guerriero Hak. I due si metteranno in viaggio per trovare coloro che hanno ereditato i poteri dei draghi, per riunirli e reclamare il trono. Non ti ricordi proprio come finisca l'anime, sviluppatosi in ben due stagioni; poco importa. 

Quello che gli OAV offrono è un approfondimento su due dei draghi: il Drago Bianco - Ki Sa - e soprattutto quello dorato - Zeno. Ma prima contributo fotografico, che ti permette anche di riassumere le caratteristiche rilevanti dei vari draghi.


Il primo OAV racconta di come il Drago Bianco conservi una ferita sulla schiena causatagli dal padre e precedente detentore del potere 10 anni prima quando era ancora un infante. Il padre non l'aveva infatti presa bene che non potesse essere lui a servire il re; motivo per cui il piccolo venne sempre tenuto lontano dalla vista del genitore che poteva visitare solo qualora scortato da guardie. Con il crescere del piccolo Ki Sa il padre si ammala e perde progressivamente l'artiglio fino a che il suo avambraccio ritorna ad essere quello di un umano: il piccolo riesce di nascosto a visitarlo nel suo giaciglio poco prima della sua morte. 

Interessante la rappresentazione del villaggio dove il Drago Bianco dimora. Si tratta di un piccolo borgo tra le montagne caratterizzato da capanne di legno dal vago stile nomade della steppa dove la gente vive in pace: viene retto da un'anziana che il piccolo chiama "nonna" e il loro abito da cerimonia è una tunica dai colori bianco e azzurro. 

Il racconto si snocciola sulla base di un equivoco: il Drago Verde, credendo che la ferita fosse qualcosa che il collega non vuole fare vedere ai compagni, fa di tutto per permettergli di lavarsi tenendo lontani gli altri. Si scopre invece che la ragione per cui Ki Sa non si era unito al gruppo nel fare il bagno termale era la presenza di un ragno, essere di cui ha una gran paura. Questo innesta la componente ilare del racconto, da sempre caratteristica dell'anime che non disdegna un'alternanza di parti serie e solenni accanto ad altre divertenti e quasi demenziali che a livello grafico vengono rese da uno stile chibi/caricaturale. 

Dopo 24 minuti, parte la dolce sigla finale con la compagnia che se ne va dalla locanda e continua il suo viaggio. 

Le rivelazioni migliori sono però quelle del secondo e del terzo OAV dove, una volta scoperto che il Drago Giallo è sostanzialmente immortale, si ripercorre sotto forma di suo sogno la storia delle origini e poi quella che lo porterà ad unirsi a Yona. Si parte con il Re Rosso Hiryuu che, assunta forma umana, assieme ai fidati draghi, riesce a unificare il Regno di Kouka; vengono rivelati i poteri dei vari draghi e, solo dopo un po', si scopre che l'apparentemente inutile in battaglia Drago Giallo, ha una capacità di guarigione istantanea. Di più: non può perire per ferite - sente comunque il dolore - non può ammalarsi, non può morire di stenti. In una parola: è immortale. Man mano che il regno viene riappacificato con la soppressione dei focolai di disordine la ragione d'essere dei draghi viene meno: perciò essi decidono di lasciare la capitale dopo la morte del loro Re e iniziano a vagare. Nonostante questo, riescono a sentirsi a distanza e proprio il Drago Giallo - rimasto come Sacerdote - deve ben presto realizzare quanto l'immortalità sia un peso che lo sprofonda nella solitudine dopo la dipartita dei compagni. Nominato un successore sacerdote, dopo vent'anni lascia la Capitale a sua volta - non prima di aver sedato numerosi focolai di rivolta tutto da solo - avendo come suo unico compagno quel medaglione del drago che il Re, avendo capito il suo destino doloroso, gli aveva consegnato e che lui stesso avrebbe lasciato al nuovo Re una volta andatosene per poi, tempo dopo, ritrovarlo. Di generazione in generazione il potere dei draghi viene passato ma il povero Zeno continua incessantemente a vagare senza meta finchè comprende che sarebbe venuto un tempo in cui i Draghi si sarebbero riuniti sotto la guida del loro nuovo Re - che altri non è che Yona. Nel suo peregrinare, che lo conduce anche a perdere cognizione del tempo trascorso - parla di 1 o forse 2 millenni - conosce dei rari momenti di felicità in particolare quando incontra Kaya, ragazza ammalata che vive da sola per non contagiare altri e che al fine sposa. Purtroppo la malattia la porta via. Alfine egli vede una nuova stella rossa splendere nel cielo: capisce che è nato il nuovo Re e, quando ancora sono bambini, va a trovare gli altri draghi. Il resto lo si vede nell'anime: per intanto l'OAV si chiude con lui che chiede agli altri draghi di avvicinarsi al letto in cui aveva dormito e li abbraccia tutti cosi come aveva fatto con gli originali detentori dei poteri prima che essi se ne andassero dalla capitale. 

Altri particolari interessanti

- ogni volta che si rigenerava, il Drago Giallo sembrava assumere sempre più i poteri degli altri draghi: dal corpo di acciaio fino al pugno del Drago Bianco e alla gamba del Verde.

- il Drago Blu aveva il potere di vedere fin nei più reconditi anfratti delle persone che utilizzava in battaglia per domarli con una sorta di controllo che li faceva impazzire. L'esercizio di questo potere determinava però il suo svenimento e doveva perciò essere soccorso in battaglia dai compagni rimanendo completamente inerme. Il primo Drago Blu fu catturato e venne salvato dal Verde ed il Bianco ma decise a quel punto di rintanarsi nel tempio ove era morto il Re Rosso e di tenere sempre i suoi occhi chiusi sotto delle bende. 

Se alla visione di questi OAV potrà capitarvi di sorridere ed un attimo dopo commuovervi, è tutto normale. L'ottimo comparto grafico, la narrazione sempre ben costruita e con un ottimo ritmo e soprattutto le stupende musiche - da sentire in particolare le sigle di chiusura degli ultimi due OAV - portano a questo. 


In definitiva un gran bel trittico di OAV, decisamente consigliati per tutti coloro che vogliono immergersi in una storia emozionante ma leggera al tempo stesso. Per chi voglia, ecco qui il link per il download.


In Sight: Akatsuki No Yona, tre OAV da guardare In Sight: Akatsuki No Yona, tre OAV da guardare Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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