Re Post - In Sight: Saint Seiya Soul of Gold, miti nordici e cavalieri d'oro



Si sta ormai per chiudere il breve appuntamento con "Saint Seiya: Soul of Gold", nuova serie dei Cavalieri dello Zodiaco che tutti hanno aspettato, che è proceduta piuttosto lentamente - un episodio ogni 2 settimane - e che è durata la bellezza di 13 episodi, davvero pochi per gli amanti della saga. I quali potranno comunque consolarsi con il ritorno - almeno cosi' sembra - autunnale di Next Dimension, vera e propria continuazione della saga classica con buona pace di Lost Canvas. 

Stavi pensando che è davvero strano che non hai ancora dedicato alcun post a questa opera considerato che sei appassionato dei Cavalieri sin da quella prima volta che lo vedesti su Odeon Tv a fine anni '80 e dovesti continuamente attendere e attendere prima di proseguire oltre la Casa Del Leone dato che i diritti non erano stati acquistati completamente. Cosi' arrivavi dal buon Ioria, ti mettevi comodo, aspettavi il giorno successivo e...ricominciavi dalla Guerra Galattica con notevoli improperi; ma lo riseguivi dall'inizio, chè quella strana mistura di mitologia e astrologia mica l'avevi mai vista prima e ti aveva catturato completamente. 

30 anni dopo è ancora cosi': sarà breve, sarà disegnato solo per fare il compitino, la trama sarà scontata e saprà di già visto ma, in fin dei conti, non te ne perdi una puntata che sia una.


Quello che davvero ti prende è sempre la stessa cosa: una leggenda cha affonda le radici nei miti nordici in questo caso e ne vuoi sapere di più. Diamo un'occhiata un attimo ai guerrieri nordici - diversi ma non troppo dagli Asgardiani della TOEI - che popolano la desolata terra dominata dall'Yggdrasil? Si' dai, lo facciamo. 

Frodi di Gullimbursti

Il nome di circa una dozzina di Re nordici succedutesi nel tempo, uno dei quali contemporaneo addirittura di Augusto. 

Arma: una spada che risponde alla sua volontà potendo giungere a staccarsi dal manico e colpire al volo o generare dei fasci lucenti. 

Stanza: presiede la Stanza dell' Eroe, ovvero Vanaheim, nome che nelle saghe nordiche indica il luogo di residenza dei Vanir contrapposto a quello degli Asi - gli dei della mitologia nordica - e che nelle più recenti composizioni venne ad indicare l'Asia. 









Heracles di Tanngrisnir

Il nome sembra decisamente ricondurre all'eroe greco, semidio e famoso per la sua forza. Senza che qualcuno ne sia invidioso - pensi ad esempio a Docrates e al suo colpo, il pugno d'Eracle -. L'appartenenza è una delle due capre - letteralmente "che arrota i denti" - che trainavano il carro di Thor. 

Utilizza prevalentemente la forza bruta ma dispone di un paio di scudi rotanti - che fanno tanto quelli di Agape di Auriga - e una lancia.

Presiede la Stanza del Gigante, Jotunheim; nome che non a caso nella mitologia nordica indica il territorio di due tipi di giganti, di fuoco e di ghiaccio e la cui capitale - Utgard - è sede di Loki. 





Surt di Eikthrynir

Cavaliere amico d'infanzia di Camus - dal quale esige peraltro fedeltà per l'aver causato l'incidente in cui morirà la sorella -, il suo nome è quello di un figlio di un gigante di fuoco e il suo destino è quello di scontrarsi durante il Ragnarok con Freiyr e sconfiggerlo dando infine fuoco a tutto il creato per permettergli di purificarsi e ricominciare. L'appartenenza è invece un gigantesco cervo dall'acqua del quale dalle corna si alimentano ben 37 fiumi in parte nel regno degli umani e in parte nel regno sotterraneo. 

Arma: una spada infuocata che fa moltissimo la spada di Megres della serie di Asgard. Astuzia e perfidia che di nuovo fanno molto Megres,

Stanza: appare nella stanza di Jaheim - che non hai la più pallida idea cosa sia - ma solo dopo che tutto è già fatto




Sigmund di Gran

Fratello maggiore di Orion - è già basterebbe questo -, è impulsivo e guerrafondaio. Sigmund è un eroe della mitologia nordica che, non dissimilmente da Re Arthur, estrae una spada - da un albero stavolta, niente rocce -; la spada è proprio Gran. 

Arma: spada con cui sembra controllare il fulmine ed il vento














Baldr di Hraesvelg

Immortale - niente può ferirlo - , saggio e calcolatore, uno dei guerrieri più cari ad Andreas. Considerato una divinità, grazie al dono dell'intangibilità fattogli - a suo credere - da Odino - in realtà è molto facile sia stato Loki. Nella mitologia Baldr è proprio il secondogenito di Odino e invulnerabile tranne che per un piccolo particolare: il vischio, unica pianta che a lui non si sarebbe sottomessa e che Loki utilizzerà per causarne la morte. L'appartenenza è un gigante collegato in qualche misura al vento.

Arma: Tyrfing, spada leggermente ricurva e capacità di creare delle valchirie che marciano contro l'avversario. 

Stanza: l'Alfheim, la stanza della Luce, che nella mitologia è la residenza delle fate e degli elfi della luce. 






Utgard di Garm

Misterioso - nessuno ne conosce l'identità -, il suo nome, come abbiamo già visto, è quello della capitale del regno dei giganti, residenza a quanto pare di Loki. L'appartenenza è invece un cerbero nordico, sorvegliante dell'entrata del Regno dei Morti, dal pelo rosso intriso di sangue.

Arma: falce dalla lama rossa

Stanza: Hellheim, la stanza dei morti; nella mitologia norrena è l'Oltretomba presieduto dalla figlia di Loki, ovvero Hel










Fafnir di Nidhogg

Spietato cavaliere che conduce esperimenti sugli umani - peggio di Amiba di Ken il Guerriero - e di una bruttezza rara che se la compete con Damian del Corvo. Il nome rieccheggia quello di un nano - figlio di un re dei nani - inizialmente buono ma poi cattivo e trasformatosi in una sorta di serpente drago. E v'è di più: avrebbe ucciso il padre per impossessarsi di un magico anello e sarebbe stato ucciso da Sigmund che avrebbe utilizzato il suo sangue per cospargersi il corpo e divenire invulnerabile tranne una piccola porzione della spalla. In sostanza una mezza via tra il Signore degli Anelli e Orion della serie classica. L'appartenenza altro non è che un serpente malvagio; uno di loro si anniderebbe nella radici dell'Yggdrasil. 

Arma: più che altro fa ridere

Stanza: "Stanza della Saggezza, Schwarzalbenheim; nella mitologia un mondo sotterraneo dove dimorano gli elfi oscuri




I più normali in fin dei conti sono Andreas Riise che, dopo aver fatto il terzino dell'Ajax e della Roma, ha pensato bene di dominare Asgard approfittando della malattia di Hilda e Lithia, ancella della regina di Polaris quando non impegnata a fare il composto chimico. 

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