Re Post - Z-Nation: il The Walking Dead come Asylum comanda



Hai già più volte avuto modo di far notare come la tematica dell'apocalisse zombie sia parecchio cara all'intrattenimento degli anni 2000 sia esso televisivo, fumettistico o videoludico. Cosi' ne stai parlando parecchio, sia nella rubrica Il Filmone che nei fumetti che leggi e recensisci che poi anche quando tratti di videogames. Particolare onore al merito stai riservando ai capostipiti quali Resident Evil e Silent Hill.

Ebbene, nella riscoperta di un genere che fu già caro a Romero e ai suoi film negli anni '70 e '80, una serie televisiva sta decisamente spopolando: The Walking Dead. Allora ne parli? No. Perchè non l'hai vista; hai solo seguito tramite canali youtubici i gameplay che, per quello che ti dicono, costituiscono una trama completamente diversa e avulsa dalla prima incarnazione televisiva nonchè dalla serie fumettosa da cui la stessa è tratta. 

E allora perchè questo post? La ragione è semplice. Se numerosi sono i film che trattano questo tema, anche il mondo delle serie televisive non è immune da definiamole rivisitazioni sulla falsa riga di The Walking Dead. 

La Asylum - di cui hai già avuto modo di parlare di alcune loro produzioni - è abbastanza nota per prendere dei campioni d'incasso ai botteghini e farne la propria versione con dei B-movie di tutto rispetto. Vuoi che non si accorgesse anche del potenziale successo che può riscuotere una intera serie TV? No, non lo vuoi; e difatti ecco a voi "Z- Nation", il "The Walking Dead" come Asylum comanda. 


Sempre 5 sono le ragioni per decidere di guardare o non guardare la serie. 

1- La Trama

Non puoi fare paragoni con quell'altra produzione e la ragione l'hai già spiegata ma puoi tranquillamente vedere se ci sono idee tratte altrove. E ce ne sono. 

In breve: è scoppiata una apocalisse zombie in piena regola e la serie seguirà le vicende di alcuni sopravvissuti i quali, abbastanza per caso, si trovano a venire in contatto con l'unico esperimento di contaminazione riuscito, l'unico uomo cui è stato somministrato un siero che gli ha permesso di ricevere ben 8 morsi dagli zombi ma di non fare la loro fine. Guidati da una sorta di vedetta che si trova in Alaska e controlla quello che è rimasto dell'intero sistema di comunicazioni mondiali, dovranno recapitare il potenziale salvatore del genere umano in California partendo da New York, al fine di permettere di ricavare dal suo sangue il siero che è l'ultima speranza dell'umanità. Salvo poi scoprire che il laboratorio in California è nel frattempo andato a male e dover dirigersi in Colorado dove troveranno ad attenderli non il dottore/dottoressa che si aspettavano ma un personaggio che è stato - con ogni probabilità visto che conduceva studi su vari generi di malattie in tutto il mondo e prelevava dagli infetti campioni di liquido cerebrale con sapienti punture nel naso - colui che ha diffuso il virus nel globo. O solo in America, ma fa lo stesso: chè se gli extraterrestri ce l'hanno solo col Giappone, l'epidemia zombesca la possiamo limitare alla sola America. 

Le due idee alla base non sono certo gran che originali. La sopravvivenza in un America zombificata è senz'altro presa proprio da The Walking Dead; l'unica speranza dell'umanità ricorda tanto quel videogioco che si chiama The Last Of Us, tranne che Ellie è più puccia e carina del protagonista di questa serie. 

2- Gli Zombie

Se avete in mente i classici zombie di Romero - che andavano alla velocità di una lumaca a rallentatore - beh, dimenticateli. Qui gli zombie corrono - e di brutto - e sono pure in grado per qualche strano motivo di brandire qualche elemento contundente. Come da classico schema, l'unica maniera per ucciderli definitivamente - in questo caso si parla di "concedere la grazia" - è quello di sparargli - quelle poche volte che si hanno dei proiettili - o comunque ferirli a morte alla testa. Quello che magari è abbastanza nuovo è il fatto che il virus è tale per cui non occorre necessariamente essere morsi da zombi, basta solo morire perchè ci si trasformi. Se l'idea principale è che allora il virus in sè si possa diffondere per via aerea, un conforto a questa teoria viene trovato nell'ultima puntata laddove viene mostrato che proprio la rottura di una fialetta comporta una zombificazione. 

A parte sta il possibile salvatore dell'umanità il quale assume progressivamente l'aspetto dello zombie, non viene attaccato dagli zombie stessi e nell'ultima parte acquisisce pure degli strani poteri. Inserendo della sua saliva nell'acqua che viene bevuta da un'umana, riesce poi a controllarla a distanza. Di fronte alla possibile morte di una del gruppo, la morde e fa si che essa viva in forma zombie, mantenendo coscienza e proteggendo gli altri. Alla fine dell'ultimo episodio si libera della sua pelle - cioè fa la muta - anche se poi non lo vedremo più - visivamente almeno; sapremo che sta guidando un'auto - e non è chiaro cosa questo comporti. Avrà infine modo di accoppiarsi con una umana - dai gusti piuttosto discutibili, aggiungeresti - e tutto lascia presagire che qualcosa ne deriverà. 


3- Le avventure

Perchè se il tema è trito e ritrito, quello che veramente secondo te può farti piacere una serie è vedere in quali condizioni versi l'umanità dopo l'apocalisse - avvenuta ormai tre anni prima - e come si sia organizzata per sopravvivere. A tal fine le varie avventure che mostrano luoghi diversi, personaggi diversi e ideologie diverse sono quelle che ti inducono a continuare a guardare i vari episodi, curioso di scoprire quali nuove situazioni i tuoi prodi debbano affrontare. 

Qui la produzione Asylumesca non delude, pur se ancora una volta ripete alcuni clichè che hai già visto. 

Nel corso del viaggio ci si imbatterà cosi' in una comunità di cannibali - cosa già veduta nel videogame di The Walking Dead, seppure il contesto sia differente - in una fiera del cecchino con annesso premio interessante, in una comunità di donne mormone che odiano e hanno fatto fuori tutti gli uomini e convinceranno una della protagoniste - con evidenti problemi di instabilità - a insediarsi presso di loro e a mollare il proprio ragazzo con cui aveva condiviso tutta l'apocalisse fin li. E poi anche in un gruppo di fanatici religiosi che attende l'arrivo del nuovo messia considerando gli zombie come fratelli sfortunati e rovinando un gruppo di persone che avevano costituito un piccolo villaggio sicuro nonchè provocando la morte di quello che fin li' era stato il capo dei protagonisti. Infine in una centrale nucleare che minaccia di fondere il nucleo e provocare un'altra catastrofe nel giro di almeno 500 miglia, presidiata da zombie radioattivi con florescenza verdastra. 

Tutto intorno macerie, niente cibo, acqua, proiettili e carburante. Non proprio la vacanza ideale. 

4- Il Cittadino Z

Che è la vedetta di cui parlavi. Se ne sta in Alaska e cerca disperatamente - quando trova dei canali di comunicazione praticabili - di aiutare i protagonisti e guidarli nella loro missione. Sempre solo, sta praticamente impazzendo; finisce per simulare una chat su social network tra lui e una delle protagoniste, facendosi domande e rispondendosi da solo secondo Marzulliano insegnamento. Per sua fortuna ad un certo punto arriva un cane Husky a fargli compagnia. Rischia di morire di soffocamento per mancanza di ossigeno e lo salva una allucinazione; per il resto davvero conduce una vita di solitudine. Ma fa il suo dovere.

Ecco una buona idea che sembra pure abbastanza originale, Fallout permettendo.



5- I personaggi

Parli dei protagonisti che, nel bene e nel male, fanno la loro parte in maniera ottima. 

Dai capi: prima Charles - che morirà - e poi Roberta Warren, donna risoluta che riesce ad affrontare una crisi mica da ridere, a darsi forza e a darne al gruppo. Gli attori male non sono: da Tom Everett - alzi la mano chi si ricorda Music Graffiti, debutto alla regia di Tom Hanks - a Kellita Smith, decisamente brava nella sua parte. 

Abbiamo poi la coppietta formata da Addy - interpretata da una ragazza dal vago nome russo, Anastasia Baranova - e Mack - Michael Welch; relazione piuttosto complicata specialmente quando la prima va in crisi per aver ricordato di aver ucciso la madre e lascia il secondo li' per unirsi ad un gruppo di spostate mentali nello Utah. Lui non molla la presa ma la stagione si conclude senza ulteriori informazioni se non che sono ancora entrambi vivi. 

La speranza dell'umanità, Murphy, è interpretata da Keith Allan, altro attore mica male che sa davvero rendere al massimo il sarcasmo devastante di un uomo - o quello che è, lo dice lui stesso - che nulla ha più da chiedere alla vita e in fondo lotta proprio per non far estinguere l'umanità. 

Non ci dimentichiamo della bella Cassandra - Pisay Pao - , ragazza di colore che i nostri riescono a liberare da una comunità di cannibali e che finirà, purtroppo per lei, per divenire una zombie sia pure con coscienza. 

Ma i due grandi protagonisti della storia sono loro: Diecimila - dal numero degli zombie che si prefigge di uccidere, al termine dei quali si chiamerà Jeff; nella vita reale Nat Zang - che ha dovuto dare la grazia al padre e ha imparato a divenire un cecchino assolutamente infallibile e il Doc - che medicina l'ha imparata in realtà in un corso per corrispondenza con Postalmarket; Russell Hodgkinson - sempre pieno di frasi ad effetto e capace di sopravvivere ad un inceneritore in compagnia di uno zombie nonchè ad una fucilata di un compagno che lo credeva zombificato semplicemente commentando "Ma perchè cazzo mi hai sparato? ". Eroici.


6- La seconda stagione

Eh si, ci vuole il punto sorpresa. Perchè la seconda stagione è già stata progettata e partirà, stando al sito ufficiale, a settembre di quest'anno. E si riprenderà da alcune bombe atomiche che stanno cadendo come stelle cadenti la notte di San Silvestro. Se non è epico questo. 


Bon, hai finito. Ora scappi che senti un piccolo lamento provenire da fuori la porta e non è il gelataio a cui devi dei soldi. 

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