Re Post: Psyco Pass, un thriller in cui la tinta conta

Uno dei primi post post recensione del vecchio blog, riproposto in HD sul nuovo blog. Originariamente postato il 15/01/2015.





Hai recentemente avuto modo di recuperare la prima stagione di Psyco Pass, thriller consigliatoti caldamente da alcuni amici ed effettivamente ammetti che non è stato per nulla male. Sai già che esiste una seconda stagione molto più brevi -12 episodi in tutto- e che è in cantiere per questa stagione un OVA che dovrebbe concludere il tutto. Li guarderai? Credi di si.

Cosa ha di interessante Psyco Pass? Beh, parecchie cose. 


In primis il l'ambientazione e il contesto sociale

Giappone, metà del 22esimo secolo. Succede sempre tutto in Jappolandia, direte: li' attaccano i cattivoni venuti venuti dallo spazio, quelli dalle viscere della Terra, il Godzilla originale e li' canta le sue canzoni Creamy e fa i suoi spettacolini la magica Emi. Si', in Giappone non manca nulla; nemmeno un ladro gentiluomo che ha un nome tipicamente francese ma il cui nipote, per qualche motivo, è comunque Jappo. 

Comunque...quella che troviamo è una società fortemente tecnologica e automatizzata in cui la giustizia viene somministrata tramite il concetto dello Psyco Pass (d'ora in poi PP), una sorta di cartina di tornasole la cui tinta determina la pericolosità sociale dell'individuo. Se sei chiaro come un fantasma e il tuo coefficiente è basso -fino a 100 credi ma questa cosa non l'hanno mai detta- allora sei ok: altrimenti sei pericoloso. E se lo sei anche sono potenzialmente - non importa se hai già commesso un reato o meno- allora sei passibile di sanzione che va dall'arresto e detenzione in case di cura e riabilitazione - che a memoria nessuno che vi sia entrato sia poi riuscito a reintegrarsi nella società non ha importanza: sempre riabilitazione viene chiamata- alla terminazione -nei casi di PP superiore credi a 200. 

Il sistema funziona attraverso dei marchingegni posti per le strade a mo' di autovelox che sono in grado di rilevare lo PP dei cittadini; nel caso ne rilevino uno particolarmente alto lo segnalano all'organo competente. Che in questo caso è una polizia che è parte del Ministero della Sanità. Ad una delle squadre della stessa appartiene la nostra protagonista e i suoi amici e la storia segue le loro vicende mentre cacciano il gran cattivone: un tizio con una pettinatura impresentabile che, per qualche motivo, può compiere qualsiasi azione, dal bere il latte corretto alla mattina all'uccidere una povera ragazza, senza che il suo PP ne risenta minimamente. 

Il che costituirebbe un discreto problema: l'arma infallibile che la polizia ha a disposizione si chiama infatti "Eliminator", una sorta di pistola multifunzione e mutaforma con integrato uno scanner per rilevare il PP. Multifunzione in quanto puoi utilizzarla per stordire semplicemente se la vittima non ha PP elevato oppure per uccidere in caso contrario; in entrambi i casi ha configurazioni diverse. Sembra una figata, eh? E invece c'è la fregatura: decide lei, non decidi tu. Se la persona ha lo PP basso resta automaticamente in modalità "sicura" e non ci fai proprio nulla tranne delle gran bello foto da figo se vuoi. D'accordo: ma sei lo PP basso significa che non sei pericoloso. Ah no? Vedrete. D'accordo ma avranno pure altre armi a disposizione, no? Certo: le pistole tradizionali sono considerate pezzi da museo; si procede a coltellini svizzeri e soprattutto l'onnipotente pistola sparachiodi che puoi miracolosamente trovare dovunque ti trovi, da un magazzino -il che ha senso- ad una casa privata -il che ne ha un po' meno: adesso salta fuori che le vendono come strumento di difesa personale. 

Comunque, questo è il problema contro il gran cattivone: per qualche ragione non si riesce a rilevargli lo PP. Si tratterebbe di un particolare tipo di soggetto chiamato "remissivo". Vi dico solo che non è l'unico che incontrerete nella serie ma oltre non vado. 

Ok, funziona cosi'; ma chi è che sulla base di cosa viene determinato questo PP? L'oscura mente (eh eh...non è corretto e lo scoprirete se lo guarderete) è un sistema definito Sybil System il quale giudica lo PP, comanda la polizia di cui abbiamo parlato poc'anzi e se avanza tempo si diletta pure a risolvere il cubo di Rubik -giuri, questa non te la sei inventata. 

Per completare il quadro aggiungiamo una tecnologia assolutamente futuristica fatta di auto che si trasformano e di cellulari a cui il visore non serve visto che proiettano una sorta di pannello cliccabile in aria -però se fai delle foto o un filmato, quello no; in quel caso te lo guardi sullo schermo- e un Giappone isolazionista e autosufficiente -che ha prodotto un tipo di grano geneticamente avanzato tramite un virus che permette di sfamare tutte le bocche con gli occhi a mandorla. 

In secondo luogo la trama non è male. 

Parte piano, spiegando la situazione dei personaggi con la scusa che la nostra protagonista è stata assunta da poco. E allora spieghiamole quello che facciamo nella polizia, chi sono gli esecutori -in sostanza sottoposti degli ispettori che hanno lo PP alto ma evitano la detenzione in casa di cura collaborando con la polizia; non di rado ex ispettori essi stessi- che arma usiamo etc. etc. 

Da li' è una caccia ai portatori -sani e non- di PP alto con alcuni episodi che assumono i tratti tipici di un poliziesco e altri in cui si ammicca al thriller. Fino ad arrivare all'ultimo, il gran cattivone finale. 

Che poi...almeno in teoria non è cosi' tremendo salvo poi in pratica essere privo di alcun freno che evidentemente si è dimenticato di fare l'ultimo tagliando. Lo vedrete. 

Per concludere: i quesiti

Chè il forte di questa serie è anche questo. Nemmeno commenti, spari solo alcune domande. 

- cosa misura il PP? Cosa riesce a leggere dell'individuo per determinare la sua pericolosità?

- da cosa dipende lo PP dell'individuo? Ci sono alcune spiegazioni sommarie nella serie - ad esempio: stress - ma la questione è ben lungi dall'essere chiarita. 

- chi è il creatore del Sybil System? 

- La società è davvero perfetta grazie ad esso? 

...e molti altri ma ti accorgi che il post è abbastanza lungo e argomentato che non vuoi tediare oltre. Che poi sale il PP per lo stress e vi trovate un poliziotto con l'eliminator a casa.

Re Post: Psyco Pass, un thriller in cui la tinta conta Re Post: Psyco Pass, un thriller in cui la tinta conta Reviewed by radish7 on 08:39 Rating: 5

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