In Sight: Erased, più che un investigativo



C'è che la stagione invernale sta quasi per giungere al termine ed è il momento in cui, tempo permettendo, ti butti a recuperare qualcuna delle serie che ti avevano bene impressionato ma che non avevi scelto per far parte di quella grandissima rubrica del nulla cosmico che è la Settimana Animistica.

Se poi ci si mette anche un amico - che se ne intende abbastanza per quello che ne puoi capire tu - a dirti che c'è una serie che tutta Jappolandia sta seguendo e che è quella per cui maggiore è l'attesa per il finale, allora non è che hai più scelte di quelle di Rocky Joe: ci vai di affondo. 

Già adocchiata nel post sui primi episodi della stagione invernale - se non ci si crede andare qui, grazie - si tratta di una produzione di soli 12 episodi dal nome "Erased: la città in cui io non ci sono" o, per i fissati con la lingua ideogrammatica Japponesica, "Boku Dake ga Inai Machi" tratta da una manga la cui serializzazione è iniziata nel lontano 2012

Ok, pronti alle battaglie più aspre in dimensioni sconosciute e ai robot giganti? No? Bene, allora potere proseguire. 


Dire che quest'anime prende è dire abbastanza poco. Catalogabile come un investigativo per le ragioni che non mancherai di esporre, apre uno spaccato su una piccola dimensione della società giapponese; quella in cui tutto sembra - come al solito - essere perfetto agli occhi di un osservatore esterno salvo poi nascondere delle verità scomode. 

Vai per ordine, però. La trama è semplice: Satoru è un ventinovenne che vive da solo e lavora come fattorino presso un negozio di pizza delivery chiamato "Oasi Pizza". La sua giornata tipo consiste nel recarsi a lavoro, non capire che una sua collega liceale - Katagiri - ha una cotta per lui e ricevere visite della madre Sachico, 52enne dal look molto giovanile e considerata "un demone" dal figlio in quanto in grado sempre di leggere come una locandina davanti ad una bancarella di Ramen. 

Con un particolarità: per qualche motivo ha delle sensazioni che lo portano ad avere delle premonizioni su fatti spiacevoli che stanno per accadere. Proprio uno di essi decreterà la morte, quando ancora aveva tipo 11 anni, di una compagna di classe - Kayo Hinazuki - di cui lui si darà la colpa per il resto della sua vita: pur avendola infatti vista sola in un parco d'inverno e avendo avuto quella premonizione, aveva deciso di non accompagnarla a casa. Risultato: bambina scomparsa e cadavere ritrovato 10 giorni dopo. 
Il caso non era poi rimasto isolato: altri due fanciulli - Hiromi, scambiato per una ragazza e Aya - avrebbero fatto la stessa fine nei due mesi successivi in misteriose circostanze. L'incolpato - che si era sempre dichiarato non colpevole - è Yuuki, un ragazzo 18enne che aiutava il padre nel ristorante di famiglia e trascorreva il tempo libero con i bambini trattandoli come fratellini. 
Ma...per Satoru qualcosa non tornava ed in effetti questo dirà l'anime. Prima però avrà da fare i conti con l'omicidio della stessa madre Sachico, organizzato in maniera che lui venga trovato in casa accanto al suo cadavere e quindi sospettato. Dovrà pertanto darsi alla fuga aiutato dai colleghi di lavoro e, in quel mentre, le sue premonizioni diverranno talmente forti da proiettarlo per davvero indietro nel tempo in quei fatidici giorni del 1988 in cui gli spiacevoli fatti accaddero. Tenterà a questo punto - anche grazie al fatto d sapere parecchi particolari in anticipo visto il suo provenire dal futuro - di salvare le vittime, provocando cosi cambiamenti nella linea temporale. 

Sin qui pare interessante ma la tua classica produzione nipponica con una buona idea e nulla più.



Poi però ci inserisci la situazione della povera famiglia Hinazuki. Kayo viene maltrattata dalla madre e dal patrigno; le percosse sono tali che la povera bambina viene addirittura a rifugiarsi - al freddo - in un capanno degli attrezzi. Scoperto il tutto, la collaborazione tra Sachico e figlio e la scuola - impersonata dal apparentemente senza macchia maestro Yashiro - porterà alla chiamata dei servizi sociali e all'affidamento della piccola alla nonna materna la quale avrà anche modo di scusarsi con la figlia per averle imposto il divorzio dall'uomo amato e aver scatenato in lei la malattia mentale che la porta a maltrattare la piccola Kayo. Questo nel finale "buono": perchè per arrivarci al protagonista servono due tentativi; davvero sembra di essere in un videogame a scelta multipla, le cui azioni influiscono sugli eventi. Cosa che, devi dirlo, piace molto. 
Il piccolo spaccato della vita giapponese scolastica viene ben reso anche con le esperienze gioiose dei piccoli alunni: amicizia, identificazione di un rifugio segreto, feste di compleanno,giochi di carte, doposcuola e tanto ma tanto Curry cucinato dalla signora Sachico. Piccole cose che contribuiscono a creare uno scenario piacevole. A cui si unisce però la faccia "oscura" dell'ambientazione portata da qualche accenno di bullismo e dal maestro che si rivelerà essere il villain per eccellenza sia pure apparentemente insospettabile e perfetto educatore. 

Molto belle sono poi le scene in cui Satoru - novello Sherlock Holmes assieme ai suoi amici di scuola - rielabora i fatti, tanto quelli del momento quanto quelli che gli derivano dal salto nel tempo da lui compiuto. La raccolta di indizi difatti procede in due tempi diversi: il 1988 e il tempo attuale in cui particolarmente importanti si riveleranno essere le informazioni fornite da Sawada, ex collega della madre e giornalista di Ishikari TV. 

Il tutto viene spruzzato delle logiche del viaggio temporale: analisi attenta degli eventi nelle due - o più - realtà alternative e messaggio che il destino non è fisso ed ineluttabile ma può cambiare come il salvataggio dei piccoli Hiromi, Kayo e Aya dimostra. 

Ultimo ma non tale, la grafica è decisamente molto evocativa e la scelta di colori un po' pastellosi ben rappresenta l'ambientazione invernale che permea l'anime. Gelo di fuori, gelo dentro il protagonista sciolto man mano che le puntate avanzano dalla volontà di "essere un paladino" e salvare tutto e tutti. Aggiungiamoci delle colonne sonore molto ben strutturate ed ecco che l'anime in questione è di quelli da non perdere per nessuna ragione che non sia un rapimento da parte di razza aliena e non dotata di mezzo per vederlo.

E concludi con il botto: proprio mentre scrivi ti giunge notizia che è previsto un live action che dovrebbe inondare le sale giapponiche il 19/03/2016 prodotto nientemeno che dalla Warner Bros.  Per i miscredenti ecco il trailer



E il mistero sarà dunque rivelato.

In Sight: Erased, più che un investigativo In Sight: Erased, più che un investigativo Reviewed by radish7 on 19:13 Rating: 5

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