Il Filmone - World of The Dead, Zombie Diaries, ecco come gli inglesi affrontano l'apocalisse zombesca



E qui dobbiamo fare a capirci. La tematica dell'apocalisse Zombie è una di quelle che ti piacciono di più sin da quando Resident Evil - il videogioco, non il film - la introdusse in maniera massiccia dando origine ad un genere - il Survivor Horror - che da sempre ti ha affascinato. Il problema è che il tema negli anni successivi è stato totalmente abusato: tu stesso hai visto almeno una dozzina buona di film del genere, per i miscredenti dare pure occhiata al secondo blog e alla rubrica "Il Filmone" del primo blog. 

Ecco: ne hai visto un altro. Che si chiama World if The Dead, Zombie Diaries con un bel nome sul lungo e una durata sull'abbastanza breve. Che avrà di particolare? Dopo la pausa. 


1- Trama

Che viene giù semplice. Inghilterra: epidemia di zombie, sono rimasti solo dei nuclei di sopravissuti che cercano salvezza e riparo fino a realizzare che il paese è fottuto e che l'unica speranza è raggiungere una spiaggia dove apparentemente vi sono pronte delle navi per andarsene in Olanda. Il tutto dalla prospettiva di un soldato-giornalista che filma l'accaduto. E qui arrivi al punto successivo. 

Per intanto dici che non è nulla di nuovo ma funziona comunque sempre se...lo dirai poi. 



2- Mockumetary

Eccolo li un altro genere in cui ti sei imbattuto più volte - andare ad esempio qui anche per la spiegazione sulla tipologia - e che ha spopolato dopo la venuta di The Blair Witch Project. Classica maniera per giustificare produzioni a basso costo - basta una telecamera a mano, eh - , funziona pure bene a patto che siano soddisfatte almeno 2 condizioni: verosimiglianza - deve sembrare che si tratti di un fatto vero - e abilità di chi la telecamera la usa e successiva capacità di effettuare un montaggio decente al fine di evitare i naturali stacchi che possono diventare problematici. 

Ecco, qui funziona? Beh, da questa prospettiva anche si. Ma c'è dell'altro che proprio non sei stato in grado di sopportare. 

3- Telecamera

Non sai davvero se l'idea fosse quella di far assomigliare il film a Resident Evil - il videogame - o ad uno sparatutto di ultima generazione ma quella telecamera con i bordi costantemente oscurati dal sangue proprio non l'hai sopportata. Specialmente quando si è di notte e viene quindi attivata la visione notturna con classici filtri verdognoli al fine di scimmiottare la percezione termica si crea un contrasto piuttosto orrido alla vista e diventa praticamente impossibile intelligere l'azione che si sta svolgendo

Ok la concitazione e la confusione derivante dalla situazione disperata ma cosi hai finito per non capirci una mazza delle scene. Vero è che la trama non chiama alcunchè di difficile ma le singole scene di combattimento o di esplorazione la avresti pure volute apprezzare un po' meglio anche alla luce del punto successivo. 


4- Survival Horror

Si, è un film che cade sotto questo genere il che significa fuga, esplorazione al fine di trovare quello che serve alla sopravvivenza o il riparo che permetta di stare tranquilli per un po', combattimenti solo se necessari ed inevitabili. Significa pure luoghi angusti, vie di fuga ristrette, illuminazione scarsa, risorse quasi introvabili

E questa componente, pur nell'ora ed un quarto dell'intera produzione, è presente e bene se non fosse per il punto 3 di cui hai parlato che davvero la rende gran poco godibile. No, davvero: l'intuizione non era originale ma era ben pensata e costruita ma è stata limitata da una scelta tecnica piuttosto discutibile. 

5 - Sequel

Perchè si, hai scoperto che il film è il sequel di Zombie Diaries, allegra produzione del 2006 che hai pure visto e che, se dovessi averne voglia, recensirai pure. E lo dici subito: è molto meglio del sequel. 


Bon, sulla spiaggia sei arrivato e per chi vuole seguirti ecco il link. Adesso mi scusassero ma devi fare silenzio e attendere la nave.

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