E sei cosi giunto all'appuntamento numero 50 con questa rubrica. Ti va di lusso perchè stavolta parli di un gioco solo: mai l'avevi fatto, arrivando al massimo ad accorpare più giochi di uno stesso autore. Ma stavolta lo devi fare.
Non tanto perchè il gioco in questione è davvero lungo - quasi 16 ore in totale per sbloccare tutti i finali e qualche altro minuto può essere speso anche alla fine dello stesso come dirai poi - quanto perchè ha davvero tanto ma tanto di cui parlare.
Curiosi? Ladies and Gentleman a voi Prom Dreams.
Prom Dreams viene sviluppato da QZ Productions e si può scaricare qui; nel corso del tempo più versioni sono state rilasciate a testimonianza di un costante lavoro di perfezionamento dell'opera che, e lo gridi forte, SI VEDE TUTTO.
A differenza del classico RPG Indie di breve durata, qui assisti ad una trama lunga e davvero intricata confortata da una sceneggiatura davvero ispirata. Molti i concetti inseriti nello svolgimento, molti i colpi di scena e la fasi rivelatorie, pochi i personaggi ma tutti molto ben caratterizzati grazie anche a scelte piuttosto convincenti quali introdurre delle schede degli stessi in gioco e utilizzare una vasta mole di diari - da trovare nel gioco ed alcuni dei quali missabili - per aprire flashblack sul loro passato. Come contraltare questo approfondimento cosi forte comporta una certa lentezza nella narrazione e potrebbe davvero indurre a quittare il gioco prima di aver appieno apprezzato tutto quello che è in grado di offrire. Per le prima due ore, infatti, non vi è accenno alcuno di componente horror che poi appare molto brevemente anche nelle successive ore per divenire invece preponderante - assieme alla componente RPG - solo nelle ultime 2-3 ore.
Perchè questo è probabilmente il più grosso difetto del gioco: la poca azione. Per buoni 3/4 dello stesso, infatti, il proprio personaggio non dovrà fare altro che girare come un ossesso tra le locazioni ormai conosciute a menadito e parlare con i molti personaggi presenti: il tutto per il semplice fatto che non si può davvero capire quale debba essere il passo successivo e non si può nemmeno sapere quali di quei personaggi secondari - che appaiono grossomodo tutti uguali quanto a rilevanza - possa affidare delle missioni secondarie che potrebbero diventare essenziali per il continuo. Troppi dialoghi - e spesso lunghi - e poca componente RPG.
Questa lentezza viene poi ulteriormente acuita da una buona dose di ripetitività. Quello che ti viene chiesto di fare è infatti scegliere tra tre possibili ragazze da invitare al ballo; terminata la "sessione" con una di esse, essenzialmente il ciclo viene ripetuto con un'altra fino ad esaurimento delle pretendenti. Se appaiono molto ma molto affascinanti sia il fatto che nelle run successive si comincino ad intuire degli indizi su quello che sta succedendo - complice anche il fatto che il protagonista non conserva i ricordi della precedente sessione ma qualche strascico lo ricostruisce mediante quello che vede - sia la presenza di falsi finali - che finali non sono - , dall'altro lato la stessa ripetuta struttura in giorni e fasi del giorno - giri per la scuola e recuperi indizi; partecipi ad una lezione; si apre un periodo successivo del giorno in cui fai esattamente lo stesso e ripeti per più giorni - tende un po' ad annoiare il giocatore che non abbia la pazienza necessaria per continuare a dialogare e riesaminare tutti i punti già visti in precedenza, facendogli quasi credere che il gioco non progredisca.
Se si ha sufficiente pazienza, però, si arriva poi alla resa dei conti e qui il gioco si fa di nuovo apprezzare per un cambio repentino di rotta: basta dialoghi continui ma azione e componente RPG e Horror ai massimi livelli nelle due ultime ore fino ai tre finali possibili.
La componente RPG viene portata da continui enigmi di genere molto vario: dal cercare l'oggetto e capire dove esso vada utilizzato, a combinazioni da scoprire - di solito mediante acuta osservazione degli ambienti o rilettura attenta dei documenti stivati o delle scritte che si trovano nei vari ambienti -, da quiz veri e propri su particolari della storia - che mettono dunque alla prova l'attenzione e la memoria dl giocatore - a fasi di inseguimento che possono essere superate soltanto laddove si azioni il cervello più che le dita sulla tastiera. Monumentale la componente documentale che, da dialoghi continui, si trasferisce a diari - alcuni delle tre ragazze cui si è dato appuntamento ed altri invece del nemico - e note di vario genere. E si, l'eccessiva curiosità o la mancanza di reattività si possono sostanziare in GAME OVER cui viene accompagnata - e questa è una novità che ti piace davvero molto - una schermata con il nemico che ti prende in giro e ti da un indizio su come superare l'ostacolo nella successiva run prima di passare alla schermata di caricamento. Tre finali hai detto: solo il Good Ending però, permette di accedere alla Developers' Room - cioè la stanza degli sviluppatori - che contiene schede dei personaggi, cenni sulla storia e sui vari concetti che vi sono introdotti e qualche notizia sugli sviluppatori e sullo sviluppo del gioco stesso: imperdibile per il giocatore che voglia capire tutto. Sul piano strettamente tecnico il gioco si presenta molto standard con frecce direzionali, tasto SHIFT per la corsa, tasto Z come tasto azione e tasto X per il menù; non piace il fatto che quasi tutti gli oggetti rilevanti siano segnalati con uno scintillio mentre non male il fatto che, qualora si abbia l'oggetto giusto e si interagisca con un particolare dello schermo che lo richiede, si apra in automatico l'inventario nella parte superiore senza però indicare quale oggetto debba essere usato.
La componente Horror per i primi tre quarti del gioco si sostanzia nei finti finali e in alcuni screamers piuttosto ansiogeni oltre ad una libreria suoni magari non ricchissima ma molto ben usata; nelle ultime due ore si mutua molto più nella componente visiva con utilizzo a profusione di sangue e particolari abbastanza raccapriccianti.
La grafica è piuttosto standard salvo alcuni abbellimenti grazie a disegni nei momenti giusti mentre ottima è la componente sonora relativamente alle musiche con la presenza di motivi di musica classica che creano un contrasto piuttosto grottesco e intrigante con l'ambientazione e la situazione.
Una riga la vuoi dedicare pure ai concetti trattati. Ce n'è per tutti i gusti: tradimento, amicizia, bullismo, satanismo, educazione. E sono solo alcuni.
In conclusione un gioco raccomandatissimo purchè si abbia sufficiente pazienza che viene poi ampiamente ripagata nell'ultima parte del gioco. E se per caso volete invitare qualche ragazza al ballo... beh assicuratevi che non sia uno scherzo.
Indie Rpg Ep. 50: uno solo ma che vale per tre
Reviewed by radish7
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07:00
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