Glorenza: al confine con Svizzera e Austria

Dicembre: freddo ma non tanto, giornate soleggiate e piacevoli. E allora te ne vai a visitare Glorenza - Glurns in tedesco - e ci rimani abbastanza bene impressionato. Città murata, in realtà becchi - come al tuo solito - tutti i tre Musei chiusi ma l'atmosfera di piccola cittadella fortificata la puoi sentire tutta.

Alla fine le cose che vale la pena di vedere - visto che i musei li hai missati tutti - sono le Mura dotate di tre porte e che permettono per brevissimi tratti di salirvi sopra - nulla a che fare con questa cosi qui - la Chiesa di San Pancrazio - di cui hai potuto vedere solo l'esterno, visto che era chiusa, solita tua fortuna - e la piccola Chiesa dell'Ospedale, piccolo gioiello davvero. Fuori dalle Mura esiste un piccolo centro industriale con una rinomata Distilleria di cui hai potuto apprezzare solo la sala di ricezione dei clienti: stava per cominciare una visita guidata ma in lingua teutonica che tu non parli. Nein.

Visto che sei arrivato grossomodo a mezzogiorno e in grossomodo 3 ore hai visto tutto quello che potevi e visto pure che il tuo albergo stava a Malles Venosta, hai approfittato per fare un giretto pure li, vedendo essenzialmente varie torri - di cui una privata che ospitava una mostra di presepi e su cui si può salire dall'interno fino alla cima tramite una semplice scala in legno scricchiolante; l'hai fatto e hai scoperto che un po' di vertigini soffri - la Chiesa di San Benedetto - con i suoi affreschi di epoca carolingia - e una piccola cappella annessa al pensionato.

Il giorno della partenza hai sentito della presenza di una chiesa sott'acqua - conseguenza della creazione di una diga artificiale - di cui rimane visibile solo il campanile che spunta dalle acque del Lago Resia. E una leggenda afferma che talvolta ancora si possano sentire di notte le campane suonare...

Ok, spazio all'ultima foto.