Eh si, capita qualche volta che proprio non riesci a finire qualche gioco chè oh, mica sei un pro-gamer - qualunque cosa questo significhi. Essenzialmente questo accade per due motivi
- non riesci a superare un certo punto
- il gioco non corrisponde ai tuoi gusti
Per il primo punto, non è che rimani bloccato di fronte ad enigmi in cui bisogni usare il cervello: non riesci piuttosto a superare delle fasi di abilità - come le scene di fuga - in cui non sei stato mai particolarmente bravo. Ci provi e riprovi, ma alla fine, dopo più tentativi di quelli di Edison per inventare la lampadina, lasci stare.
Per il secondo, dato che a te piacciono i giochi horror, quando si indulge troppo sulle statistiche diventando un RPG piuttosto pesante ai limiti dello strategico o quando il gioco presenta 0 trama ma tanta ripetitività - del tipo: Dungeon, poi compra nuove armi e potenziamenti, poi ritorna nel Dungeon, poi ricompra nuovi potenziamenti e cosi via - di solito non sei particolarmente interessato. Per dirla facile: Dungeons and Dragons a te non ti hai mai fatto impazzire. E nemmeno Final Fantasy XIII, pecca micidiale di un franchise altrimenti imbattibile come nemmeno il peggior Eone Oscuro.
Però due parole ce le vuoi comunque spendere, chè la tua incapacità o i tuoi gusti mica hanno niente a che spartire con l'impegno degli sviluppatori.
Quindi ecco a lor Signori: Animal Village e Mura Oni.
Animal Village rientra nella seconda categoria dungeonesca di cui hai parlato. Impossibile non spenderci però due parole vista l'estrema cura con cui lo sviluppatore Rastek ha confezionato un RPG con connotati Hack and Slash di assoluto rilievo.
Se la grafica non è certo il punto forte - piuttosto pixellosa e classica deformed degli RPG sia pure con sprite e animazioni personalizzate - il gameplay è assolutamente eccezionale. Si arriverà infatti in un villaggio di animali e subito si sarà proiettati ad occuparsi di un pozzo pieno zeppo di creature poco amichevoli. Esiste la possibilità di fare rifornimenti e di migliorare le proprie armi grazie a shop dedicati con dei proprietari piuttosto sanguinari; la fase di combattimento appare caratterizzata da vari dungeon in cui districarsi con la presenza di miniboss finale. Belle davvero sia le schermate dei combattimenti sia quelle dei dialoghi che partono a tutto schermo con lo sprite del personaggio in mezzo e le parole in bianco su sfondo nero. I comandi non sono proprio standard dovendosi prendere la mira con il tasto X, sparare - o interagire con i pochi oggetti a schermo che sono segnalati da scintillii e al contatto con i quali appare una scritta che indica l'azione che si può compiere, altro particolare molto piacevole - con Z; con A si accende e si spegne una torcia, utile decisamente nel fondo di un pozzo. Interessanti anche le statistiche, tutte presenti a schermo senza che sia prevista la presenza di alcun menù, con apposite barre: i litri di sangue indicano la vitalità che può essere ripristinata solo con appositi oggetti oppure uccidendo e "succhiando il sangue" dagli zombie uccisi; il classico caricatore indica il numero dei proiettili. Gli oggetti sono essenzialmente chiavi che servono per poter sbloccare porte che portano ad aree precedentemente non visitabili.
Il comparto sonoro - fin dove sei arrivato - si compone di una libreria piuttosto varia mentre la componente horror si sostanzia in abbondanti spargimenti di sangue dovuti alle battaglie e nella costruzione di un'ambientazione molto gore di suo.
Non ti piace ma è decisamente ben fatto: ecco qui il link con il consiglio per provarlo.
Mura Oni - conosciuto anche come "Village Demon" - rientra invece nella prima categoria di giochi: quelli troppo difficili. Una scena di fuga che hai provato e riprovato ti ha indotto a lasciare la presa. Sviluppato da Kaj Chambers e scaricabile qui, ti introduce in un villaggio infestato da creature piuttosto funeste. Fa molto Ao Oni - il progenitore - salvo eliminare i limiti territoriali - non c'è solo una magione, anzi, quella arriva molto più avanti nel gioco - e indulgere molto sui dialoghi il che rallenta enormemente il ritmo del gioco quasi a volerlo rendere una sorta di graphic novel mixata ad RPG.
A confermare quanto detto sta una lentezza piuttosto fastidiosa nel passare da una frase alla successiva nei dialoghi e l'impossibilità di correre salvo le fasi di inseguimento; in più sono talvolta disponibili più scelte che non sai però quanto influiscano sul possibile finale e la storia in totale viene divisa in 4 atti. Esiste comunque una componente RPG che viene alla luce nella fasi in cui il gioco diventa tale anche se quello che colpisce maggiormente è la narrazione che viene abbellita non solo dagli avatar molto piacevoli durante i dialoghi ma anche dalla presenza di disegni a tutto schermo davvero ben pensati e molto colorati.
Non puoi dire di più perchè ti sei fermato proprio quando la fase RPG stava entrando nel vivo: un fantasma decisamente troppo veloce per i tuoi gusti, sia pure non intelligentissimo, ti ha fatto mollare. Questo non significa che il gioco non sia consigliatissimo.
E' tutto per questo appuntamento e se per caso non riuscite ad andare avanti in un gioco...chiamate qualche Japponico.
Indie Rpg Ep.57: quelli che non hai finito
Reviewed by radish7
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