SNK Smartpass AU Ep.17: Armin e Connie alle prese con la pioggia

Ormai ci dovreste aver fatto anche l'abitudine. Nel mondo di Attack On Titan piove. E piove spesso. E siccome ancora la Playstation non l'avevano inventata, tutto quello che resta da fare è farsi due chiacchiere dopo aver trovato un riparo di fortuna. 

Stavolta tocca a Armin e Connie. Cosa avranno da dirsi? 

Una scena di pioggia con Armin Arlert and Connie Springer

La pioggia che cadeva dal cielo riempiva le pause nella conversazione. Questa è la storia di un piccolo legame creato dalla pioggia sotto il cielo, da qualche parte, oggi.
"Connie, laggiù!"
Le nuvole che avevano ricoperto la città da mezzogiorno erano diventate grigie e cominciavano a lasciar cadere delle gocce di pioggia larghe. Due ragazzi che erano andati al mercato corsero in un corridoio dove trovarono una tenda.
"Hey Armin, questa pioggia finirà presto, vero? "
"Si...visto che le nuvole si stanno muovendo"
Lassù nel cielo dove Armin puntava, le nuvole si potevano vedere muoversi nel vento. Comunque, vicino a lui, gli occhi di Connie vennere attratti da qualcosa d'altro.
"Guarda...sono bambini"
"...Sono pieni di energia, vero? "
Le voci dei bambini esclamavano di piacere nella pioggia cadente. In gruppo di 4-5, si riparavano a vicenda giocosamente.
"...sono geloso"
Spaventato dalle parole che dissero assieme, Connie e Armin spalancarono i loro occhi e volsero i loro volti uno verso l'altro velocemente. "...Perchè?"
"Questa è la mia domanda"
"Io? E' perchè..." Ascoltando il suono della pioggia che colpiva la tenda, Armin fece cadere il suo sguardo. "Non ero il tipo di ragazzo che giocava con gli altri ragazzi"
Quando era più giovane, Armin veniva spesso chiamato eretico. Aveva sempre avuto interesse per il mondo fuori dalle mura e era sempre stato bullizzato dagli altri ragazzi cui non piaceva che lui parlasse di quelle cose. Ascoltando la sia storia, Connie guardò leggermente sorpreso.
"...Ero convinto che, visto che sei cosi intelligente, tu fossi popolare e tutto il resto"
"E tu Connie?"
"Beh io. Anch'io. Continuavo a essere chiamato stupido e scricciolo e gli altri ragazzi mi facevano fare cose per loro" Sfregandosi il naso, Connie volse il suo sguardo verso i ragazzi di nuovo. "Beh...sono stupido. Una volta pensarono che non sarei stato in grado di tornare indietro e mi lasciarono in una foresta fuori dal villaggio"
“Sei riuscito a tornare indietro?"
"...No. Era un giorno piovoso come oggi perciò mi persi fradicio e piansi come un bambino"
La pioggia stava diventando più forte; i bambini smisero di giocare e corsero a cercare un riparo.
"...alla fine, mia mamma venne a prendermi. Fu patetico, ma..."
"E' stata la stessa cosa per me"
Mentre Armin stava guardando, i ragazzini si riunirono assieme per tenersi caldo.
"In un giorno di pioggia, fui picchiato e non potei muovermi. Ma Eren e Mikasa vennero a prendermi e noi tre andammo a casa usando lo stesso ombrello. A quel tempo, pensai di essere veramente patetico". Le parole lasciarono la sua bocca, ma alzò la testa per continuare. "Ma ora posso capire che fu la prova che loro due mi accettarono come amico quindi andava bene che io mi appoggiassi a loro".
"Capisco. Avrei potuto pensarla nella stessa maniera anch'io. Che mia madre si prese cura di me".
"Si...lo credo". Annuendo, Armin guardò in alto verso il cielo. Le nuvole continuavano a muoversi. "Andiamo. Credo che la pioggia cesserà presto".
“… Hehe.”
“Cosa?”
Armin alzò lo sguardo, gli occhi più piccoli in sospetto mentre Connie soffocava il suo sorriso.
"Per essere onesti, non avrei pensato che io e te avessimo qualcosa in comune, quindi è stato divertente"
La pioggia cadente passò e i raggi del sole serale che appari' per asciugare le pietre di ciotoli spendevano su di loro mentre misero piede in città.