Animescoop: Kyomu Senshi Miroku, un diverso medioevo giapponese

Ed eccoti di nuovo con la rubrica del tuo bloggetino che vorrebbe - e magari ci riuscirebbe qualche volta - parlare di anime piuttosto poco conosciuti in quanto o vecchiotti - ed è questo il caso - o mai sotto la luce dei riflettori - ed è sempre questo il caso. 

Stavolta ti capita sotto mano Kyomu Senshi Miroku - anche noto per il mercato americano come "Nihilistic (o Nothingless) Military Historu Miroku" - , ben 6 dicasi 6 OAV del 1989 usciti direttamente nel mercato dell'home video Japponico basati su una storia tratta dal manga omonimo di un certo Ken Ishikawa che i più conosceranno per essere appena appena il coautore di Jet Robot - o Space Robot per gli italiani - con un altrettanto certissimo Go Nagai. 

E le influenze nagaiane, infatti, si vedono tutte ma proprio tutte. 

Il disegno in primis: sembra in tutto e per tutto tratto da Shuten Doji del maestro Nagai. E se così è il manga, devi pure ammettere che l'anime, per essere del 1989, non è malaccio graficamente. 

La storia avrebbe pure un'idea di base molto accattivante ma la sceneggiatura lascia poi parecchio a desiderare. Per farla breve, dopo il celebre periodo di guerre intestine chiamato Sengoku il Giappone era pronto per essere governato dalla dinastia Tokugawa. Il massimo esponente della famiglia Tokugawa, Ieyasu Tokugawa, per assicurarsi la massima tranquillità fa decapitare un suo potente rivale, Yukimura, la cui testa viene trasportata allo shogun direttamente dal ninja Hattori Hanzo. Peccato che Yukimura sia un essere potentissimo la cui testa può vivere indipendentemente dalla propria ubicazione e, una volta scappato, infatti si rintanai in un luogo segreto e si dedichi a rigenerare il proprio corpo tramite sangue di vittime innocenti, aiutato dai suoi molteplici generali ninja. La famiglia di ninja Kuryu si muove per impedire che il potente essere malvagio si impossessi di un potere infinito e sveglia il drago distruttore della terra. Il massimo esponente di tale famiglia è Miroku, ninja abilissimo e temerario, che intraprende una vera e propria odissea poichè Yukimura è circondato da alleati potentissimi e c'ha pure la componente tecnologica derivante dal fatto che è in realtà un alieno che vuole soltanto far decollare la sua astronave, la Ryu, per controllare da lì la terra. 

La sceneggiatura, dicevi: praticamente le idee si esauriscono all'incirca al terzo OAV e da lì, essendo tutto chiaro, si attua una vera e propria ripetizione della trama già vista cambiando giusto qualche attore e qualche locazione. Davvero poco accattivante. 

Al di là di questa nota dolente, però,vi sono altri lati positivi. 

Innanzitutto la commistione gigantesca di vari concetti che vengono tutti spremuti in questi OAV. Si potranno infatti trovare demonologia, feudalesimo e storia Japponica, arti magiche e pratiche marziali, astronavi in attesa di salpare e mecha e altro ancora. Se è vero che sembra tutto buttato in un calderone e che lo spettatore si potrebbe confondere, probabilmente in realtà non ne ha nemmeno il tempo essendo costantemente preso dallo stupore della nuova trovata. 

Altro punto interessante è la sana dose di mazzate dolcemente accompagnate da sangue a profusione e scene gore e splatter. Tengono viva l'attenzione e lo fanno pure bene considerando che i combattimenti non sono certo banali ma sempre ben pensati e animati. 

Infine la colonna sonora dotata di musiche coinvolgenti e sapientemente selezionate che lasciano sempre deliziate le trombe di Eustachio. 

Non vuoi aggiungere altro ed inviti alla visione qui. Possibilmente prima che la Ryu decolli.