Spectral un film di azione militare del 2016 diretto dall'esordiente Nic Mathieu e proposto da Netflix sulla propria piattaforma.
E...basta. No dai, dopo la pausa.
1 - La realizzazione tecnica
Colpisce davvero. Sia la scelta delle maestose inquadrature ungheresi - perchè lì il film è stato filmato, nonostante sia ambientato in Moldavia - che permettono di ricostruire una locazione in rovina e teatro di guerra, sia gli effetti speciali - specialmente quelli degli Spectral in azione ma non solo - sia le scene di azione in generale sono davvero ben fatte e lasciano l'occhio dello spettatore piacevolmente inebriato.
Cortesia della Weta Workshop, azienda neozelandese con un curriculum da paura. Un nome? Il Signore degli Anelli.
2- Trama
Se la "forma" è ottima, stringi stringi la sostanza invece non è poi granchè. Intendiamoci: il film si vede e bene ed intrattiene per la sua durata e tuttavia alla fine la sensazione del "ho ottenuto poco" un po' c'è. E così si capisce pure il motivo per cui la Universal Pictures l'abbia accantonato e se lo sia preso Netflix.
Essenzialmente scoppia un bel casino in Moldavia e uno scienziato americano viene chiamato in luogo per dare una spiegazione ad un fenomeno elettromagnetico avvistato grazie a degli speciali occhiali in dotazione alle forze armate da lui creati. Dopo millemila morti, quattordicimila scene d'azione, un milione e duecentomila proiettili sparati, la verità sarà scoperta e la soluzione trovata. E vissero tutti felici e contenti....più o meno.
3 - Survival e poi azione
Chiramente film d'azione militare con tante ma tante somiglianze con un classico COD videoludico - incluse inquadrature con speciali visori -, il film parte con una sessione semi survival horror che hai piuttosto apprezzato allorchè la prima missione è quella di recarsi in un edificio per salvare alcuni militari americani. Con tutti i crismi: edificio in rovina, corridoi stretti, stanze in rovina, illuminazione scarsa se non assente. Non male anche se non dura più di 10 minuti in tutto.
4- Gli Spectral
Il film avrebbe pure una parte di fisica al suo interno che viene buona allorchè si cerca di dare una spiegazione al fenomeno degli Spectral.
Dopo che la prima tesi del sistema di occultamento russo viene sconfessata, il professorone arriva alla conclusione che si tratterebbe di uno stato "non canonico" della materia conosciuto come "Condensato diBose-Einstein". Che per i non avvezzi - come te - significa in sostanza bosoni - no, non spieghi cosa sono, pensiamo a determinate particelle come ad esempio i fotoni della luce - portati a temperature vicine allo zero assoluto. Il che giustifica che gli Spectral possano passare attraverso le mura e la materia in generale, congelandole pura. Ma c'è di più: questo condensato è solo il supporto perchè la "forma" deriva da umani "fotocopiati" che si scopre a fine film essere addirittura conservati in specifiche capsule in condizione di semi-sospensione - sistema nervoso e cervello presente, corpo no - tali da renderli piuttosto "incazzosi". Per qualche ragione non spiegata - e che fisicamente non si giustifica - temono il ferro da cui stanno lontani; e poi anche una specifica arma al plasma che li "scioglie" di cui non viene detto altro.
E alla fine la soluzione è semplice: basta staccare la spina.
5- Il prequel fumettoso
Poco prima della release, Netflix aveva distribuito anche un fumetto prequel di cui però non sei riuscito a trovare traccia nell'internetto. Buon marketing comunque.
In definitiva un film senza grosse pretese ma che si lascia guardare e pure senza occhiali speciali infrarossi.
Il filmone - Spectral, strane presenze in Moldavia
Reviewed by radish7
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07:00
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