I fumetti di Outlast: qualche chiarimento?



Wow. Era dai tempi di due brand capisaldi dell'horror come Resident Evil e Silent Hill che non ti ricordavi che un franchise videoludico desse anche luogo ad una produzione in fumetto. E, ovviamente, l'avevi scandagliata proprio per bene: qui per RE  e qui per Silent Hill, vedere l'elenco dei link in apertura del post. 

Ed ecco che riaccade con OUTLAST della cui ultima terrificante incarnazione hai avuto modo di parlare nel secondo blog con un mini specialino in ben tre puntate

Ecco: uno dei post di quello specialino parlava proprio dei misteri, delle questioni rimaste irrisolte e delle conseguenti teorie che ci girano attorno. Che il fumetto possa gettare qualche luce sulle intricate macchinazioni della Murkoff, equivalente della Umbrella Resident Eviliana? Vediamo. 


Allora: intanto i fumetti sono stati rilasciati in maniera gratuita - grosso punto a favore - da parte della stessa Red Barrels e proprio nel sito della stessa sono scaricabili in lingua inglese. 5 in tutto, poche pagine ciascuno - circa 25 a botta - per la penna di JT Petit e la matita di The Black Frog. E lo stile è subito di quelli che adori: quella accozzaglia di colori a macchia fauvista e linee gran poco definite che ti ha fatto amare i fumetti di Silent Hill. Vanno sotto il nome di The Murkoff Account, una sorta di file segreti della società. 

Per farla breve, si segue il racconto di Paul Marion, ex dipendente della Murkfoff e membro del Dipartimento di Assicurazione e Mitigazione il cui scopo altro non è che intervenire in caso di potenziali perdite economiche della società dovute ad incidenti negli esperimenti: si offrono alle vittime delle transazioni - spendendo ovviamente il meno possibile - in cambio della loro rinuncia ad investire dei casi FBI e autorità giudiziarie competenti. Sua collega è la sfuggente Pauline Glick, vera e propria mente della coppia e risoluta nel mantenere sempre lo scopo indicato, ricordando spesso al collega che loro non sono li per salvare vite umane. 

In generale viene detto che gli investimenti della compagnia sono rivolti a terapia genetica, psicologia del comportamento - in particolare si adottano terapia dei sogni ed ipnosi - tecnologia dell'informazione e medicina. Come per tutti i colossi, più si va in alto più diventa difficile individuare dei responsabili: tutto quello che si vede della struttura della Murkfoss è il vice presidente del Progetto di Sviluppo Globale, tal Jeremy Blaire, che peraltro sarà destinato a fare una brutta fine, e il Responsabile della Sicurezza nella base in Colorado, Trager. Esiste invece una Polizia interna il cui scopo ufficiale dovrebbe essere quello di proteggere i dipendenti che sporgano reclami e quello non ufficiale - e quindi vero - diventa piuttosto disonorarli - quasi sempre - o nei casi peggiori ucciderli. Non proprio la tua Google, insomma. 

Gli esperimenti sono sia condotti presso alcune loro basi, sia su collettività ovviamente inconsapevoli. Esempio del primo tipo è sicuramente il povero Billy Hope che, venduto dalla madre Tiffany, è divenuto The Walk Rider, unico esperimento riuscito della Compagnia. Esempi del secondo tipo sono viceversa quello di Mount Massive in Colorado - del primo videogame - e soprattutto quello che si farà a 80 miglia a nord Ovest di Flagstaff in Arizona e che, con ogni probabilità, è esattamente quello in corso in OUTLAST II. I due esperimenti hanno perlomeno un tratto in comune: già 1/3 delle donne a Mount Massive, infatti, avevano sperimentato una gravidanza psicosomatica - come quella, probabilmente, di Lynn in OUTLAST II. 


Marion non vorrà cedere agli ordini superiori e, grazie ai leaks di alcuni ex dipendenti della Murkoff - tra cui Simon Peakock che aveva diffuso dei file già 6 anni prima; Miles Upshur e Waylon Park che cercano di proteggerlo mantenendolo lontano dagli occhi della società - e contro persino i migliori consigli della collega Pauline, finirà per arrivare in Arizona e per essere soggetto ad una strana luce che lo getta in un flaskback - non diversamente da quello che accade a Blake in OUTLAST II. Vedrà cosi la moglie incinta morire nel dare alla luce la figlia Alice - che già Miles gli aveva rivelato essere connessa ai fatti e qui la domanda è se sia reale a questo punto o se la moglie abbia a sua volta avuto una gravidanza psicosomatica e sia semplicemente morta senza dare alla luce alcunchè un po' come Lynn - e un uomo e una donna incinta scappare - e potrebbero benissimo essere Lynn e Blake. La donna però ucciderà l'uomo e mostrerà poi un tatuaggio con due ruote, simbolo di Ezechiele - e sappiamo già dai riferimenti biblici del secondo videogioco che Papa Knoth grossomodo veniva considerato quel tipo di profeta. 

Il fumetto si conclude con l'immagine di una donna che fa strisciare una mannaia a terra e che sembra proprio essere quella che impareremo essere Marta in OUTLAST II. 

Chiarimenti rispetto al gioco? No. Suggestivo e introduttivo? Si, permetteva di introdurre il lettore nel contesto che precedeva il gioco ma senza rivelare granchè. Consigliata la lettura? Assolutamente si.

I fumetti di Outlast: qualche chiarimento? I fumetti di Outlast: qualche chiarimento? Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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