Il filmone - Lasciami entrare: sangue freddo per una storia sentimentale



Devi ammettere che stavolta sei stato un po’ indeciso. Quando hai visto “Lasciami Entrare”, film horror proveniente dalla sempre amabile quanto freddina Svezia, non capivi se sarebbe stato adatto per questa rubrica o per il tuo secondo blog in cui tenti – e non ci riesci – di essere un attimino più serio. 

Alla fine hai scelto la prima opzione essenzialmente per un motivo: non si tratta di un brutto prodotto e sicuramente non fa nulla per essere un trashone ma alla fine il contenuto non è che sia così esaltante. 

E allora via: 5 motivi 5 per vedere, non vedere, scaricare, non scaricare, salvare, non salvare “Lasciami Entrare”. 


1- L’inizio e…la fine 

Intendi proprio a livello di scelta stilistica. Nessun suono, solo uno sfondo nero su cui campeggiano i crediti che poi, progressivamente, inizia a lasciare spazio all’effetto neve. 

Sembra nulla ma introduce alla grande nell’ambientazione complessiva del film, lo fa con il giusto senso di mistero e inquietudine e poi conclude altrettanto bene con una malinconia – che è quello che la vicenda della protagonista suggerisce – disarmante. Perché non c’è soluzione o lieto fine e tutto ricomincia daccapo. Molto bene, devi dire. 

2- La trama 

Nulla di eclatante, sia chiaro. Oscar, bambino delle elementari bullizzato, conosce la vicina di casa Ely. Si scopre che è una vampira e la sua vicinanza consente al piccolo di assumere progressivamente maggiore fiducia in se stesso e di affrontare i bulli tanto da asportare l’orecchio ad uno di essi. Nel finale le cose di fanno complicate visto che il fratellone maggiore della vittima arriva per fargli sostanzialmente la pelle: per fortuna Ely soccorre Oscar e…accade la scena più di impatto di tutta le pellicola con un mare di sangue ai bordi di una piscina. 


In mezzo non moltissimo: costruzione del progressivo affetto reciproco tra i due ragazzi, doloroso allontanamento per la condizione di lei, ritorno e chissenefrega se questa beve sangue, vicende scolastiche varie, poliziotti che cercano di capire come mai la gente tenda a morire dissanguata e ovviamente non ci arrivano nemmeno vicini e un finale che vede Oscar andarsene in treno e tambureggiare su una valigia – in codice Morse: precedentemente Oscar lo aveva insegnato ad Ely -. L’interpretazione non è difficile: dopo la strage della piscina – con cui Ely ha manifestato la volontà di rimanere con Oscar – i due stanno fuggendo insieme – non si sa dove ovviamente - . Un finale malinconico ma sostanzialmente felice. 

3- Ely, la vampira 

Un bel personaggio con le caratteristiche proprie del vampiro. Mostra 12 anni ma li ha da non sa quanto: il che significa che diventando vampira – non viene mai detto come questo sia accaduto – non è più invecchiata. Ha capacità fisiche più che notevoli perché se salti dall’alto di un ospedale, sopporti il freddo della Svezia a piedi nudi, fai fuori un po’ di gente azzannandola con la forza bruta, proprio la classica bimba di 12 anni non sei. Può vampirizzare, brucia alla luce solare, ha una voce profonda quando si trasforma e vive ovviamente da sola, portandosi pure il cibo a casa. Una vampira classica, insomma. 


4 –Horror 

Il film è qualificato come tale e devi ammettere che qualche scena – omaggio di Ely – di sangue c’è. Dal primo omicidio fino al succhiare il sangue del paziente in ospedale o quello di Oscar che impudentemente si taglia la mano per fare un giuramento di sangue – bravo – ; dai gatti vampirizzati fino alla scena della piscina che non si vede – perché la prospettiva rimane su Oscar sott’acqua – ma di cui si possono apprezzare gli effetti alla fine. 



Horror sì ma calibrato e centellinato con la forte complicità di ambienti scarsamente illuminati come ci si attenderebbe del resto dalla locazione nordica; horror che “comunica con sensazioni” e con musiche che paiono comunque sempre all’altezza più che con immagini. 


5 – Il Remake 

Pluripremiato in tutto il mondo, il film ha poi goduto anche di un remake in lingua inglese. Nel 2010 intitolato Blood Story (Let Me In). Lo guarderai quando diventerai vampiro ed avrai tutto il tempo del mondo a disposizione. 


Nel complesso un film più che guardabile anche se piuttosto lento a tratti e con una trama per nulla originale. Per chi voglia farsi mordere da una vampira nordica la direzione è questa, in lingua originale con sottotitoli Ita.

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