Dei Cyborg hai avuto modo di parlare abbastanza poco in questo blog: una prima volta quando stavi conducendo lo speciale sui manga di Devilman qui e poi qui e poi una seconda per la serie di Netflix Call Of Justice qui.
Questo non significa però che non ti piacciano e non li consideri una serie storica sin dal loro debutto negli anni '60. Così, quando ti passano "Cyborg 009 Kaijuu Sensou" - in inglese "Cyborg 009 and the Monster Wars" - OAV del 1967, devi guardarlo. E di quell'ora complessiva resti alquanto soddisfatto.
In primis per la nostalgia che ti sale nel vedere quel disegno - no CGI - animato, denso di colori abbastanza fulgidi e di frame ripetuti continuamente per risparmiare qualche tavola: perchè con questo tipo di cartoni animati ci sei cresciuto. Trattandosi di 1967 devi anche dire che sono fatti molto ma molto bene.
Ma la grafica non è quello che ti impressiona di più. A dir la verità è il chara design che ti lascia abbastanza perplesso ma nel senso buono del termine. Perchè Francois - diventata intanto ballerina - non è bionda ma rossa di capelli; perchè 009 Joe non è biondo ma molto più japponico con capelli ed occhi scuri; perchè, infine, 004 è un bocchia petulante relegato sì a macchietta comica ma che comunque ha molto spazio nella pellicola, più di altri colleghi. Alla fine, l'unico a rimanere esattamente come te lo ricordavi è il Prof. Gilmore col suo bel nasone sproporzionato. Il "mecha" design appare abbastanza interessante comprendendo tra gli altri mostri basati su animali - meduse giganti, plesiosauri e mante - ispirati alla mitologia Omerica.
La trama è piuttosto lineare e la sceneggiatura certo non richiede un cervello fine per capirla ma del resto questa è sempre stata caratteristica del brand. I Cyborg sono riuniti dal Dott. Gilmore dopo l'apparizione di alcuni dinosauri con dei poteri sonori - e chiamali sonori, sbriciolano con onde qualunque cosa - per arrivare a scoprire che il tutto va ricondotto ai consueti Black Ghost di cui bisogna trovare la base segreta. Si parte così con il reclutamento dei Cyborgs, ciascuno impegnato con la propria vita consueta e questo è sicuramente interessante; si continua col recuperare una ragazza - Elena - che si rivelerà essere però poi Cyborg 0010 e lavorare proprio per i Black Ghost; la ragazza si convertirà aiutando gli eroi ed ovviamente pagando con la vita. Alla fine vittoria per 009 e compagni - come al solito - e più o meno tutti felici e contenti.
Un paio di guizzi interessanti sono dati dal riferimento alla mitologia greca stavolta - Elena è proprio Elena di Troia; il mostrone finale con abbigliamento tunicoso greco che Micenei di Mazinga spostatevi è Achille - e da un cameo di alcuni personaggi non proprio facilissimi da riconoscere per i non appassionati nelle forme di un robot vagamente somigliante a Astro Boy e di una infermiera volante robotizzata.
Non hai altro in realtà da aggiungere e inviti alla visione tutti coloro che vogliano godersi un'oretta di buon retro-animazione con i Cyborg senza pretese. La base dei Black Ghost si trova qui.
Cyborg 009 Kaijuu Sensou: ecco come erano i Cyborg a fine anni '60
Reviewed by radish7
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07:00
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