Animescoop - Genocyber: crudo, fantascientifico e pure un po' politico



Genocyber (ジェノサイバー Jenosaibā) è una serie di 5 OAV del 1993 della durata di 22 minuti ciascuno a parte il primo doppio episodio di 45 minuti essenzialmente diviso in 3 archi diversi

Fondendo parecchie componenti che vanno dal fantascientifico al politico e all'horror, l'anime crea un contesto piuttosto suggestivo e intrattiene lo spettatore con un ritmo sempre piuttosto incalzante in cui i dialoghi vengono abbastanza accantonati per dare spazio ad azione e combattimenti. 


Siamo all'incirca intorno al 2300 e la scena politica mondiale è caratterizzata dall'UNT, Nuovo Ordine Mondiale - che sa moltissimo di ONU dei nostri giorni -, potenza prima economica che politica - una sorta di multinazionale - ; tuttavia a quanto pare non tutte le nazioni si sono sottomesse ed in particolare il Karain - Kuwait -, forte della protezione derivantegli dalla sabbia del deserto in grado di bloccare le onde elettromagnetiche, si è ribellato. Occasione ghiotta per sperimentare la nuova arma ossia il Vajra, una complessa forma di pilota che guida il Genocyber, ossia un mecha che fa molto ma moltissimo Patlablor come concezione. L'arma è il portato degli studi più recenti sull'universo inesplorato della mente umana, più precisamente sull'immaginazione definita come Ombra Mentale: attraverso uno strumento noto come Mandala si è in grado di potenziare le proiezioni mentali derivanti dalla Forza Spirituale detta Vento ed il controllo avviene mediante lo scanner definito PSL. E' in sostanza un robot umanoide materializzato dalla mente del pilota nelle persone in questo caso di due sorelle, Elaine e Diana, entrambe dotate di poteri ESP come generare allegramente esplosioni, telecinesi, elettricità e una delle quali però totalmente selvaggia ed incontrollabile a tal punto che già nel primo OAV serenamente fa sparire Hong Kong dalle carte geografiche. Il resto degli OAV saranno in sostanza un tentativo di "civilizzare" la lupesca Elaine mentre mano si acquisiscono informazioni sul suo potere: cosa non proprio riuscitissima, dato che la ragazza al termine dell'OAV 4, distrugge l'intero pianeta. 



100 anni dopo l'umanità si è un attimo riorganizzata: stavolta ci si trova presso la città di Ark De Grande, fondata da Genichiro Kiryu - discendente dei fondatori di quell'Istituto dal nome omonimo che ha grande parte nella creazione di Elaine-Genocyber nonchè uomo che se la sollazza da un astronave e chiamalo stupido -, in preda ad attacchi terroristici e caratterizzata da un culto che narra le gesta della creazione alla maniera sostanzialmente biblica. Finisce ovviamente con tanto marcio e un bel reset generale da parte di Elaine che salva soltanto un paio di buoni ragazzi mentre affossa definitivamente lo sfidante finale creato da quel simpaticone di Kiryu. 

E se la trama - che hai riassunto in spizzichi e bocconi - è un po' confusa ma affascinante, i punti forti arrivano adesso. 

A cominciare dall'horror: esplicito, crudo, talvolta persino eccessivo tanto che la serie di OAV venne criticata a suo tempo proprio per questo motivo. Elaine non le manda proprio a dire e - tra le altre cose - spappola teste con fontane di sangue in bella vista, squarta con interiora esposte e visibili, sguscia gente estraendo cervello, spina dorsale e budella. Non che gli altri personaggi siano più delicati visto che fucilano alle spalle dei poveri bambini che tentano di scappare oppure tramutano un'intera nave in interiora di...qualcosa . E sono solo alcuni esempi per i quali le parole non rendono giustizia. 



Piacciono poi i mille riferimenti a cose già viste e, in qualche caso, probabilmente anche le ispirazioni fornite a opere successive. Senza pretesa di esaustività alcuna hai notato: 

- la città di Ark de Grande somiglia in tutto e per tutto a Midgar di FFVII per la sua struttura circolare in mezzo al deserto e per il fatto che vi si accede in treno; 

- il Genocyber assomiglia, a seconda delle sue forme, molto sia a Patlabor che a Robotech; in più nella forma finale dell'OAV 1 ricorda molto Omega Shenron di Dragon Ball Super con in più ali da farfalla e in quella di fine OAV 5 le fasce muscolari esposte in bella vista fanno venire alla mente il Gigante Colossale di Attack On Titan

- sempre Elaine, in un'occasione in cui le va di mostrare qualcosa di piuttosto interessante, entra con una mano nel costato di un povero cristo e gli estrae le costole senza ferite esterne manco fosse un un'adepta della scuola di Kaiser di Hokuto No Ken

- in una scena appare un robot umanoide che sembra Tartan dei Transformer

Anche le scelte grafiche ti sorprendono e non poco. Già nell'OAV1 dove la sigla iniziale utilizza delle foto così come alcuni fondali; in più, per rappresentare le parti oniriche, piace l'uso di disegni in carboncino e l'animazione in slow motion che da proprio quel senso di sogno che si vuole ritrovare. Interessante pure l'OAV 5 dove, per dare l'idea del manga, sono proposti disegni in bianco e nero per Elaine/Genocyber; la tecnica del carboncino si ritrova pure nella sigla finale, dove vengono mostrati scene dell'OAV appena visto. 



Infine il comparto sonoro, decisamente evocativo e all'altezza: varia dal rock, all'epico apocalittico e comunica tensione attraverso ritmi incalzanti nei momenti giusti. 


In definitiva una gran bella serie di OAV che non mancherà di piacere a coloro che amano il genere apocalittico/ Sci Fi e non disdegnano horror e splatter. La direzione per Ark De Grande è questa

Animescoop - Genocyber: crudo, fantascientifico e pure un po' politico Animescoop - Genocyber: crudo, fantascientifico e pure un po' politico Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

1 commento:

  1. Un po' (tanto) imprecisa come descrizione del Genocyber come organismo, ma apprezzo l'articolo e condivido l'entusiasmo. Sarei curioso di sapere in quale scena si vede quella donna nuda metà scheletro, con l'occhio che le esce fuori dall'orbita, perché io non me la ricordo...

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