Tra le file degli anime autunnali che hai seguito con piacere rientrava K-Project per il quale avevi avuto modo di spendere già qualche parolina in passato.
Alcune cose ti avevano lasciato abbastanza perplesso ma con l'andare della seconda stagione ci hai fatto il callo; alcune domande rimaste insolute - anche grazie al fatto che hai deciso di dare un'occhiata pure alla produzione manga che consiste di molti spin offs - hanno ottenuto risposta ma altre proprio no.
Ci facciamo un giro nell'idrovolante? Allacciate le cinture che si va.
Giusto per esaurire subito un paio di punti, gli abituè della grafica spettacolare - computer grafica in buona parte - non sono certo rimasti delusi. Che questa produzione abbia attirato soldi e molti ne siano stati spesi per offrire un prodotto di qualità si vede chiaramente. Rimangono alcune scene abbastanza fanservice con solite protagoniste la gattina Neko - che dimentica le sue mutandine presso la Homra costringendo Yata dei Rossi a riportagliele - e la seconda in comando di Scepter, Seri, che introduce la serie mostrando le sue esuberanti forme in uno scontro contro i Rossi. Poi oh, divisa a parte, si presenta anche in abito da sera in un'occasione e mica sfigura.
Quello che interessa è però la trama. Con un Re Dorato - il Re della Prosperità, cioè Daikaku, che altri non è che un luogotenente presente già al tempo della scoperta della Tavola di Dresda, capace poi di portarla in Giappone, controllarla e fare del paese dagli occhi a mandorla la principale potenza tecnologica del suo tempo - di meno, il Re Verde - Hisui Nagare - inizia i suoi intrallazzi servendosi di una organizzazione che viene mascherata sotto una sorta di Social Network - JUNGLE - i cui proseliti acquisiscono punti compiendo missioni in maniera da passare dall'ultimo grado - E - a quello massimo - J - che da diritto a poter stare in presenza del Re ed a poter girare tranquillamente e senza essere controllati per il quartier generale - che si rivelerà essere alla fine una roulotte posta nei sotterranei cittadini.
Il grado massimo - J - viene praticamente considerato come una leggenda dai sottoposti di grado inferiore; tuttavia lo hanno raggiunto Yukari - uno spadaccino con la fissa delle maschere di bellezza - e Sukuna - un adolescente schifato dalla vita "programmata" che la sua famiglia gli stava costruendo - ; accanto ad essi Nagare può contare su Kotosawa - un pappagallo che assieme a lui sopravvive ad un misterioso incidente e che è talmente in simbiosi con lui da costituire i suoi occhi e la sua fonte di comunicazione principale all'esterno - e soprattutto l'ultimo Re della lista, Iwa - un uomo di mezza età vestito da prete con il potere della Nebbia.
Scopo dichiarato è quello di far si che la Tavola Di Dresda - responsabile dei poteri dei Re e dei loro sottoposti - venga lasciata libera di manifestare la sua influenza cosicchè tutti i normali cittadini possano fruirne determinando in tal maniera il loro futuro e soddisfacendo i loro desideri. In altre parole: anarchia totale mascherata da volontà di rendere libera la popolazione. La soppressione degli influssi di detto manufatto era spettata al Re Dorato - il quale nel contempo aveva anche dato una bastonatina al Re Verde che lo aveva sfidato - e, dopo la sua morte, al secchione Munakata, Re Blu.
Se la serie precedente era tutta incentrata sulla differenza ideologica - che si può riassumere in "libertà" anche violenta e "Ordine"- e caratteriale del Re Blu - Munakata - e di quello Rosso - Makoto, che poi farà pure una brutta fine, andando a trasferire i suoi poteri ad Anna Kushina, che il Re Dorato aveva invece tentato di rendere Regina Blu - , questa stagione mostra un Re Blu al limite, con una Spada di Damocle pronta a rompersi. Non a caso, ad un certo punto chiamerà tra le sue file Genju, uno che già aveva ucciso il precedente Re Blu in occasione simile. Il Re Grigio attuale è invece Iwa, di cui hai già detto; quello Verde Nagare, un ragazzo che in un incidente aveva perso il cuore - letteralmente - e che solo la Tavola Di Dresda aveva salvato.
In sè la trama è semplice: tavola da rubare, tavola rubata; tavola da recuperare tavola...distrutta. Il buon Shiro - che altri non è che Wiesman, il Re D'Argento immortale che ha dato origine a tutto il discorso nella Seconda Guerra Mondiale per non essersi fatto gli affaracci suoi e ha preso il possesso di un povero ragazzo che ne ha passate di tutti i colori, non solo di argentate - conclude che l'unica maniera per evitare che i poteri della Tavola si propaghino a umani che non sanno come usarli è quella di farla a pezzi. Trattandosi di produzione giapponese, non è che la puoi prendere semplicemente a martellate: occorre la solennità di un sacrificio ed ecco che la Spada di Damocle Argentea cade sul manufatto compiendo la missione prefissa. Ma mica a caso: una complessa formula matematica ne determina l'efficacia dirompente. La regina Rossa - Anna - contribuisce incanalando il potere dei Rossi per aprire un varco in cima al luogo ove la Tavola è tenuta; quello Blu, Munakata, ci mette del suo facendo infiltrare il suo terzo in comando, Fushimi, per far venir meno il sistema di sicurezza dei Verdi e al contempo trova maniera di vendicarsi del Re Grigio che lo aveva sconfitto causando il ladrocinio della Tavola.
Risultato? Come logico pensare, con la Tavola distrutta tutti i poteri vengono meno. Addio Puccia Anna come Regina Rossa - e non è che poi a lei freghi molto, parrebbe -; addio Nagare perchè il cuore non ce l'hai e in vita non resti; addio Re Grigio - che comunque non è che avesse molto da chiedere alla vita e si lascia morire assieme a Nagare -; addio Weisman, il cui potere di immortalità viene meno accanto alla capacità di occupare il corpo di Shiro che infatti si risveglia come quello che è - cioè un povero ragazzo delle superiori -; l'unico fortunello è ovviamente il secchione Munakata che sarebbe ben presto crepato per l'instabilità del suo livello Weisman ma la sua Spada di Damocle sparisce e chi s'è visto s'è visto.
Trama conclusa: nel complesso il cerchio si chiude. Tuttavia rimangono giusto un paio di tangenti.
Innanzitutto riguardo a Neko: viene più volte detto da parte del Re Verde - che sembra conoscerla - che lo stesso incidente che gli diede i poteri fu causa anche delle facoltà della gattina, tramutandola da semplice umana a Strain - ovvero soggetto con dei poteri particolari. La storia completa non viene tuttavia mai trattata e si finisce con una studentessa universitaria col suo solito brio e la sua solita minigonna molto corta; nè si capisce - come sarebbe ragionevole dedurre - se Neko abbia effettivamente perso i suoi poteri anche se di certo non ha perso le sua abitudini nel mangiare dato che la si vede con lisca di pesce alla bocca nell'ultimo pranzo che la serie di propone. Lo stesso incidente cui più volte si accenna viene in realtà liquidato piuttosto velocemente: si tratta della rottura della Spada di Damocle del precedente Re Rosso - Kagutsu - che avrebbe causato la morte di 700000 civili e la formazione di un cratere nella zona di Tokio. Oltre alle conseguenze suddette, avrebbe anche determinato l'uccisione dell'instabile Re Blu da parte di Genju al fine di evitare una ripetizione e lo scioglimento di Scepter 4 - poi ricostituito da Munakata - da parte del Re Dorato. Probabile che la tematica sia stata ripresa in uno degli spin off che non hai avuto modo di trovare tradotti in lingua che tu possa capire: "K: Dog and Cat" sembrerebbe l'indiziato principale.
Resti anche un po' sorpreso riguardo al Re Argento: tavola rotta e deve lasciare il corpo di Shiro, tuttavia si riprende il suo e trascorre felicemente il tempo assieme ai suoi discepoli Neko e Kuro. Ora: il suo corpo deve essere stato conservato davvero bene dato che era venticinquenne al tempo della Seconda Guerra Mondiale e di anni ne sono passato almeno una quarantina e pure abbondanti; potrebbe darsi che il suo potere di immortalità riguardi non solo la sua anima ma anche la sua fisicità, però. Resta da capire come si sia trasferito: non può aver usato il potere del Re Senza Colore che sarebbe venuto meno con la distruzione della Tavola stessa; di certo - almeno sembra questo si possa desumere con facilità - la sua facoltà viene meno e dunque da ora in poi invecchierà come un comune umano.
A parte queste piccole cose, il lieto fine con la liberazione una volta e per tutte dai pericoli insiti nella Tavola appare degna conclusione di una serie - includi anche gli spin off manga - che ti ha decisamente convinto. E' tempo di farsi un aperitivo alla Homra.
In sight: K-Project, una conclusione che quadra il cerchio
Reviewed by radish7
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07:05
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