Animescoop: Alice in Borderland, quando il gioco si fa duro



Lo shonen Alice no Borderland (in japponico: Imawa no Kuni no Arisu) nasce in origine come fumetto, tuttora in corso, e viene trasporto nel 2014-2015 in tre brevi OAV - di 23 minuti ciascuno - a firma di Ryosuke Nakamura - sceneggiatore tra gli altri di Claymore, Death Note e pure questa cosina qui

Motivi per tuffarsi in questa ora di animazione? Davvero parecchi. 


Innanzitutto l'idea - quella che i puristi amerebbero chiamare "concept" -: dannatamente buona e originale. Un fuoco di artificio di dimensioni quantomeno sospette ed ecco che tre amici dalle vite non proprio soddisfacenti finiscono per essere proiettati in una città in rovina - chiamata Borderland - senza aver la minima idea di cosa loro aspetti. Se dapprima l'idea generale è quella di essere assolutamente liberi, successivamente capiranno a loro spese che dovranno partecipare ad un gioco davvero duro cui solo i duri possono prendere parte. 

Alla base del gioco stanno semplicemente i semi di un mazzo di carte francesi. Il numero delinea la difficoltà del gioco; il seme la tipologia. Cosi fiori significa poco pericoloso - sempre se sei in grado di risolvere indovinelli matematici e non temi frecce infuocate che piovono da direzioni tuttavia prevedibili -; picche indica i giochi basati sulla fisicità; cuori quelli che tendono a demolire psicologicamente il giocatore mettendolo di fronte a scelte dolorose che comportano delle perdite. Si, perchè la costante di ogni gioco è che sono forti le probabilità che qualcuno ci lasci le penne: cosa praticamente sicura in quelli di cuori. 

Ai partecipanti, una volta superata una prova, viene regalata la carta - no, bel premio davvero - più un Visa che permette di allungare il proprio soggiorno in Borderland di un numero di giorni pari a quelli della carta vinta; i giocatori possono, se lo vogliono, comunque prendere parte anche a giochi nei giorni in teoria di pace. 



Altro pregio dell'anime è sicuramente dato dai personaggi e la loro caratterizzazione. Se hai 1 ora in totale ne introduci pochi - e cosi è - e li caratterizzi il giusto per renderli comunque distinguibili e ricordabili. Missione riuscita, diresti. 4 personaggi principali soltanto: il protagonista Alice - annoiato, nessun interesse particolare e men che meno studioso, invidioso sotto sotto del fratello che riceve tutte le attenzioni dei genitori per il suo essere valente nelle attività sociali ma decisamente dotato di capacità analitica e intelligenza superiori -; il primo amico Chouta - bruttino ma che si farà proprio per questo la belloccia della situazione; deboluccio fisicamente e abbastanza portato al panico ma fedele vero amico -; il secondo amico Karube - fisicato, con solo licenza di scuola elementare ma capace di gestire un bar -; infine la donna della situazione, Shibuki, sostanzialmente annoiata al pari del protagonista, fragile ma allo stesso tempo decisa e intelligente. A cui si uniranno altri solo per un gioco e poi quella che sospetti - visto che non hai letto il manga - diverrà la nuova amica del cuore di Alice, ovvero quella Usagi che introduce se stessa dimostrando di poter scalare a salti i piani di un palazzo.

Con alcuni insegnamenti di sottofondo, tutti ricavati dalla acuta mente del protagonista di fronte alle situazioni contingenti: amicizia e importanza della stessa per poter sopravvivere; bisogno di non deprimersi di fronte agli altri; saper valorizzare le proprie qualità che potrebbero tornare utili sia pure quando considerate inutili nella vita di tutti i giorni. 

A completare il quadro sta decisamente il carattere piuttosto cruento di certe scene - uccisioni, si mostri il sangue o meno - che ricorda come il titolo sia uno shonen in piena regola accompagnato da un finale che smuove perchè se sei il protagonista c'hai da soffri' secondo legge non scritta delle opere di questo genere. 


Consigliato? Si.

Animescoop: Alice in Borderland, quando il gioco si fa duro Animescoop: Alice in Borderland, quando il gioco si fa duro Reviewed by radish7 on 06:43 Rating: 5

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