Flashgames Ep. 33: ancora Kai e quella casa sulla collina



Hai proprio da poco finito uno specialino su Kai3134 che subito il prode sviluppatore ti piazza un altro dei suo flashgames. Figurarsi se non te le giochi dato che le sue opere ti sono per ora parecchio piaciute. Ci accoppi un gioco che puoi definire, senza paura di essere smentito, un piccolo gioiellino. 

Se non temete strane presenze, avventuratevi oltre questa pausa. 


Haunted Nightmare Escape è proprio il classicissimo gioco alla Kai3114: per qualche strano motivo la dimensione onirica - e non sai perchè proprio in questa dovresti finire chè magari trovarsi di fronte una bella spiaggia assolata con pupe in bikini e un bel cocktail ghiacciato sarebbe un po' meglio - ti relega all'interno di una casa composta di una decina di stanze scarse in tutto di cui tra l'altro riesci a visitarne solo alcune. Ovviamente devi trovare la maniera di uscirne. 

La grafica è proprio quella tipica dei giochi alla Kai: molto ben definita con l'uso di pochi ma ben fatti disegni e con l'impreziosimento di un personaggio che compare come avatar a schermo pieno nei dialoghi oltre alle finestre oggetti che sono sempre un bel tocco. 

Punta e clicca classico, il gameplay consiste tutto nel girare per le stanze e trovare alfine tre gemme che ti consentono di aprire la cassetta a muro che contiene l'agognata chiave per la porta d'uscita; sembra pure semplice ma bisogna impegnarsi giusto un pochino. Gli enigmi non sono particolarmente difficili nè numerosi - 3 in tutto -: la parte ardua è trovare gli indizi che ti permettono di risolverli e interpretarli nella maniera corretta. 

La parte horror viene portata dal senso di chiusura dell'ambiente, dalla presenza di una ragno dalle dimensioni grossomodo di un gatto e di una bambola dall'aspetto alquanto sinistro. Al di là dell'aspetto visivo diviene pauroso soprattutto il motivetto - che non ti piace tanto - che termina con rumore di passi e risata schizofrenica: ti giri sempre anche se non ce n' è alcun bisogno. 



Come tutti i giochi di Kai3114, anche questo presenta dei bonus - stavolta delle gemme verdi - che permettono di guadagnare alcuni punti che inevitabilmente si perdono però con il passare del tempo. Un quarto d'ora circa che termina con il ritrovamento dell'agognata chiave e la voglia di poter finalmente respirare aria fresca e godersi un bel sole caldo ma...to be continued. 

Per coloro che non temono ecco il link qui



Piccolo gioiellino di questa edizione è invece Forgotten Hill Puppeteer, sviluppato da FM Studio e giocabile qui. E qui ne hai da parlare, quindi meglio mettersi comodi. In sunto di questo gioco ti ha impressionato tutto: trama, grafica, musiche, componente horror e gameplay

La trama non è in realtà originalissima - auto in panne e si finisce all'interno di questo strano teatro da cui bisognerà uscire - ma si avvale di una narrazione di tutto rispetto grazie alle convincenti animazioni iniziali e finali e all'insieme delle informazioni che potranno poi essere reperite strada facendo. 

Graficamente il gioco si presenta davvero ben fatto: oltre alle schermate iniziali, tutte le varie locazioni sono disegnate sapientemente con fondali alquanto bizzarri sui cui si stagliano gli oggetti notevoli e i vari - e sono parecchi - personaggi. Piacciono anche le finestre separate in cui vengono rappresentati oggetti e documenti e anche il menù - una semplice barra inventario posta in fondo allo schermo - appare alquanto in tono. 



Il gameplay consiste di una punta e clicca con numerosi spunti di interesse. A cominciare dalla presenza di una serie di enigmi anche piuttosto complicati che finiranno per far aguzzare l'ingegno e per prolungare oltremodo il gioco: combinazioni, ordini in cui gli oggetti devono essere toccati, password. Ce n'è davvero per tutti i gusti e la fase più complicata è decisamente quella di trovare - il che esige una importante capacità di concentrazione non solo visiva ma anche talvolta sonora - gli indizi rilevanti: il gioco non è lineare e costringe ad infiniti backtracking tra le varie stanze che di certo comunque non lo penalizzano, anzi. Piace pure la presenza di "medaglie" che altro non sono che i classici "Achievements": tuttavia il termine non deve ingannare in quanto non si tratta di premi per aver completato delle missioni secondarie, bensi di piccoli minigiochi - ad esempio catturare ragni con delle gomme - necessari al fine di proseguire la storia. 

Dannatamente bene poi viene sviluppata la parte horror che punta su un misto di componente visiva - screamer animati che passano a schermo in alcuni momenti; scene comunque abbastanza splatter ma più nel senso "macabro" del termine - e uditiva - la musica è sempre la stessa, da circo, ma da davvero ansia; buoni i rumori abbastanza improvvisi seppure non frequentissimi. 

Con l'ulteriore impreziosimento di essere disponibile in lingua italiana e di presentare sottotitolo solo in presenza della voce narrante che si scoprirà...eh no, niente spoiler. 

In definitiva una piccola perla nel mare di flashgames tutti uguali per un'oretta di macabro divertimento assicurato. 


Termina qui questa edizione e se per caso vedete un piccolo teatro dopo che la vostra auto è andata in panne...cercate altrove. 

Flashgames Ep. 33: ancora Kai e quella casa sulla collina Flashgames Ep. 33: ancora Kai e quella casa sulla collina Reviewed by radish7 on 19:04 Rating: 5

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