I manga di Ken Il Guerriero: Juuza Gaiden



Siamo alla fine del ventesimo secolo...il mondo è sconvolto dalle esplosioni atomiche...tuttavia la razza umana era sopravvissuta...

Adesso alzi la mano a chi non risuona qualcosa quando sente queste parole. No perchè se vi sono mani alzate allora si invitano i gentili lettori a lasciare questo post e dedicarsi a qualcosa di meno impegnativo come ad esempio questa cosetta qui

Bon, se stai ancora leggendo vuol dire che sai che si sta parlando di Hokuto No Ken - per gli inglesici "Fist of the Northern Star" - altrimenti noto in suolo italiota come Ken il Guerriero, anime che fece impazzire - e lo fa ancora - una generazione di bimbi intorno alla metà degli anni '80. Arti marziali, violenza - anche se censurata con improponibili toni bianchi o nero che il viola per il sangue era ancora di là da venire - e una storia coinvolgente permeata di mistero e di sentimenti forti. Tutto quello che, bombardato quotidianamente da majocco e robottoni, non avevi mai visto. 

Ecco: la produzione manga - e nemmeno quella anime ma non sai se ne parlerai, chi sopravviverà allo tsubo dei tre giorni vedrà - kenshirica mica si è fermata agli anni '80. No, no: negli anni 2000 sono arrivati una serie di racconti brevi, i Gaiden - cioè delle storie parallele, che possono anche non essere ufficialmente in Continuity perchè per scelta dell'autore poste al di fuori della stessa, che costituiscono una ricostruzione dei fatti sotto la visuale di un determinato protagonista diverso da quello principale - e pure un prequel ufficiale che ha incasinato definitivamente la storia ponendo forse più dubbi e incongruenze che altro. 

Per il momento vuoi dare un'occhiata a questi Gaiden con l'occhio dell'appassionato - ma non esperto - che cerca di capire se vi sono notizie aggiuntive o gustose novità rispetto alla serie canonica. In assoluta libertà insomma: un po' come il personaggio di questo primo appuntamento: Juuza Gaiden anche conosciuto in terra Japponica come "Hokuto no Ken Juuza Gaiden - Houkou no Kumo"


Premessa: l'opera è ufficialissima come testimoniano i crediti che citano gli autori del manga originale - Buron Son e Tetsuo Hara, sempre siano lodati - accompagnati dal vero creatore e disegnatore, tal Missile Kakurai. Non ti può allora sorprendere che in effetti quello che si ha sia semplicemente la narrazione dei fatti che porteranno la dissoluta nuvola ad assumere il ruolo che il destino gli impone sino allo scontro col terribile Re Di Hokuto; con qualche scena aggiuntiva non presente nel manga - eh, grazie, se no che lo facciamo a fare? - e senza presentare, almeno per quello che ne capisci, alcuna incongruenza con la serie canonica. Il tutto in 16 capitoli da circa una ventina di pagine ciascuno

Il Gaiden è in sostanza diviso in due grossi filoni e permeato di flashback che riportano i ricordi di Juuza scatenati da scene quotidiane. La prima parte vede il protagonista alle prese con un villaggio sotto il dominio di Raoh in cui tutti sembrano essere apparentemente felici; diretto da Yona, comandante in capo delle forze di Basta, luogotenente di Raoh, che si finge infermierina premurosa salvo rivelare un passato doloroso che l'ha in sostanza mandato fuori come un terrazzino battuto dal sole cocente della canicola. Cosi lascia che apparentemente il villaggio sia governato da Samu; per dare sfogo alle sue rabbie represse, decide che ci sta bene un'arena segreta dove combattano i bambini - drogati al punto da seguire ciecamente le istruzioni del pazzoide - oggetto ovviamente di scommesse. Il tutto viene scoperto proprio da una ragazzino forestiero - Yan - che vorrebbe denunciare il fatto per salvare la sua amata Alisa con la quale invece finirà per combattere decidendo di suicidarsi per evitare di ucciderla. Scoperto il tutto, Juuza, guidato dagli insegnamenti della sempre presente nei suoi ricordi Julia, deciderà di risparmiare l'avversario.

Nella seconda parte assistiamo a quanto già si conosce: tentativo disperato dei Goshasei di convincere Juuza a lottare con loro e risultato ottenuto solo quando egli scopre che l'Ultimo Guerriero di Nanto altri non è che l'amata mezza-sorella da parte di padre Julia. Combattimento con Raoh. 



Qualche punto interessante però c'è. 

Innanzitutto si approfondisce un attimo meglio la struttura dell'esercito di Raoh. Vi sono Luogotenenti come Basta al di sotto dei quali stanno dei comandanti come Yona che hanno il compito di amministrare i villaggi conquistati e - a quel che si vede - godono pure di una certa libertà nel farlo. Vi sono anche truppe di invasione: si vedono infatti quelle di Shukan - che vengono abbastanza facilmente debellate dai compagni di Juuza - e quella di Galaha, formata da marzialisti, che richiede l'intervento del protagonista al fine di essere sconfitta. 

Ovviamente si pongono maggiori rilievi sulla figura di Juuza che appare sempre ossessionato da Julia che ha dovuto affidare a Kenshiro; infatti lo sta cercando per bastonarlo amorevolmente dato che non è riuscito ad evitarne la morte. Alla fine, in una scena decisamente molto bella, ammetterà che la sua vita dissoluta fatta di agi e donnine pronte a concedersi altro non era che un tentativo infruttuoso di allontanarne il ricordo. Che mai c'avrà questa Julia che tutti la vogliono rimane un mistero anche dato il fatto che esiste una Mamiya - che infatti appare anche qui assieme ad Airi, sorella di Rei - che, per ammissione dello stesso Juuza, ne è la copia sputata. 

In generale maggiori sono le indicazioni su Nanto e sui Goshasei. Posto che l'appartenenza di questi ultimi a Nanto è ancora materia di dibattimento, sicuramente i collegamenti con la Scuola Della Croce appaiono piuttosto forti come i flashback di Juuza dimostrano. Uno lo mostrerà parlare con Sauzer e commentare la scena dell'addio di Kim al Dojo di Hokuto, con scoperta che Kim a quanto pare non saprà tirare di arti marziali ma sicuramente era un ottimo panettiere; un secondo lo vedrà scontrarsi con Rei e pareggiare con lo stesso nonostante la sua tecnica all'apparenza sia del tutto dilettantistica; un terzo ce lo restituirà bambino, col simbolo degli astri in cerchio sulla pancia, e arruolato da Rihaku che provvederà al suo addestramento assieme agli altri Goshasei finchè la Nuvola - anche dagli altri subito riconosciuto come talento senza uguali - deciderà di andarsene perchè stanco ed annoiato. Senza contare i molteplici ricordi di Julia - con cui deve aver passato davvero parecchio tempo - che è di Nanto e che finiscono sempre col permettere al protagonista di creare delle relazioni con i fatti attuali e agire in conseguenza degli insegnamenti involontariamente impartiti dall'Ultimo Guerriero. Proprio il dare di testa per non poter sposare Julia indurrà Juuza a distruggere la statua di Nanto ed ad essere incarcerato: in quell'occasione verrà in suo soccorso suo fratello Ryuga consentendogli la fuga. Vengono poi mostrati anche gli adulti Shuren del fuoco e Hyuui del vento che hanno persino un colpo combinato - di cui non ricordi traccia nel manga originale - della stessa consistenza della palta dato che il protagonista lo disperde semplicemente roteando le gambe. 

Vengono poi nominate le varie scuole di appartenenza Nanto, Taizan - per Ryuga - che sono tuttavia tranquillamente trovabili nel manga originale: unica aggiunta ti sembra quella dello tsubo che polverizza la mani della nuvola che per la prima viene nominato come "Kyomei". 


In definitiva una piacevole lettura che segue piuttosto fedelmente ampliando senza creare alcuna contraddizione l'opera originale. Per gli arditi che conoscano la lingua inglesica ecco il link in omaggio
I manga di Ken Il Guerriero: Juuza Gaiden I manga di Ken Il Guerriero: Juuza Gaiden Reviewed by radish7 on 06:43 Rating: 5

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