Indie Rpg Ep. 40: tra circo e Truman Show



Vi è mai capitato di risvegliarvi e di non capire per alcuni secondi dove siete o che giorno sia? Se questa può essere una cosa normale connessa ai cali delle cosiddette onde Alpha - non che tu sia un esperto ma qualche articolino, giusto per sollazzo, l'hai anche letto - magari lo è un po' meno se questa sensazione è permanente. E potrebbe essere pure peggio se poi scopri la realtà. 

Questo un po' quello che succede nelle due proposte odierne. Signori e Signore: Ovnogesl e Queen Mary's Script


Nome impronunciabile a parte, Ovnogesl rappresenta un gioco a tratti sorprendente. Sviluppato da Findsome - mai nome più azzeccato - e scaricabile qui, ti troverai a dover guidare un ragazzo che, oltre a domandarsi che anno è che ora è - Cit. Battistiana per i più disattenti - si chiede pure che sta succedendo. E lo scoprirà. 

Grafica minimalista a dir poco con contrasto tra una prima parte costantemente monocromatica e una seconda colorata abbellita giusto da qualche disegno dai contorni molto sfumati al fine di sottolineare l'incertezza che è la costante del gioco. 



Non che il menù, comunque privo di voci superflue, sia più accattivante; nè la documentazione - semplici lettere bianche su schermata nera - portano alcun abbellimento visivo. Il gameplay viene però abbastanza migliorato dalla presenza di ambienti - pochi - in cui praticamente qualunque cosa è cliccabile e dalla soluzione di non concedere salvataggi quando vuoi ma soltanto quando raggiungi delle clessidre; dall'altro lato però, gli oggetti - pochi - sono usati automaticamente e si aprono alcuni brevi spezzoni animati quando si raccolgono alcuni di essi. 

Non mancano alcuni piccoli bug che freezano il gioco costringendo a forzare l'uscita e riavviare l'applicazione nonostante il gioco sia giunto alla versione 3.0; tuttavia il grosso punto di forza è dato dalla presenza di ben 8 finali di cui 2 - il 4 ed il 6 - divisi in a e b. Devi quindi rigiocarlo più volte anche se ogni singola run non dura in media più di 15-20 minuti. 

Null'altro da dire per un gioco breve e con poco da offrire: tuttavia, in questa sua pochezza, risiedono dei punti quali la trama che decisamente piace ed è abbastanza ben svolta. 


Di tutt'altro tenore l'esperienza che incontrerai provando Queen Mary's Script che davvero rappresenta un piccolo capolavoro. Sviluppato da Gabicho e scaricabile qui, dovrai guidare una piccola ragazzina alle prese con qualcosa di non necessariamente piacevole nella sua casetta a vivere una storia di marionette e bambole. 

La prima cosa che impressiona è senz'altro la grafica: quella solita del tool di rpg making viene sostituita da una disegnata a colori acquarellosi sia in gioco, sia durante gli spezzoni narrativi che propongono delle tavole non solo molto esplicative ed in tema col contenuto del dialogo ma anche piuttosto piacevoli alla vista. Talvolta le schermate appaiono come una sorta di collage di vari pezzi con accostamenti cromatici sempre comunque ben realizzati. 



Quanto al gameplay, la prima impressione, stanti le prime fasi di gioco, porta a credere che non sia stato sfoltito delle voci superflue: niente di più sbagliato. Le varie statistiche sono significative specialmente alla luce del fatto che ad un certo punto la protagonista sarà dotata di armi - ne hai trovate 3 ma non escludi ce ne possano essere altre che hai missato - che dovrà utilizzare per difendersi nei combattimenti in real time contro mostri non propriamente muniti di buone intenzioni. Altra cosa che ti piace è il fatto che i membri del party siano rappresentati tutti a schermo e che i nemici possano anche colpire soltanto alcuni della "fila indiana" compromettendo solo le loro statistiche: può benissimo capitare che uno dei componenti muoia ma il GAME OVER si verifica solo nel caso di uccisione di tutti. Proprio questa possibilità giustifica il recupero di "Rime" - Rivivi e Cura - che permettono di evitare la brutta fine per i propri personaggi costando punti magia. Esistono poi, anche se in misura limitatissima e solo per la protagonista principale, degli equipaggiamenti e delle magie da usare in battaglia. E' in sostanza un RPG vero e proprio in cui forte è la possibilità del GAME OVER e quindi sempre possibile il salvataggio attraverso menù. Notevoli pure gli enigmi, davvero molto vari e consistenti anche nel ricercare punti "nascosti" nelle schermate difficili da individuare perchè celati nello stesso disegno: alzi la mano - anzi la manica - chi potrebbe facilmente capire che si può entrare nella manica di una gheisha che sembra essere messa li solo per abbellimento. Graficamente molto curata e decisamente anche molto completa la documentazione che può andare da semplici note fino a collage di articoli. 

Notevoli infine pure le musiche. In conclusione un gioco della durata di un paio d'ore impreziosito pure dalla presenza di due diversi finali. 


E' tempo di realizzare che sei tornato nella realtà che conosci: tuttavia non è stato un brutto viaggio nell'ignoto. 

Indie Rpg Ep. 40: tra circo e Truman Show Indie Rpg Ep. 40: tra circo e Truman Show Reviewed by radish7 on 19:07 Rating: 5

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