Flashgames Ep. 34: diversi...



Lo devi anche ammettere, metti le mani su cosi tanti flashgames che ormai trovi anche difficile descrivere con un po' di brio - no, non il difensore della Juve anni '80 - quello che giochi. Perchè? Beh, da un lato le soluzioni sia a livello tecnico che a livello gameplay e trama quelle sono; dall'altro hai un'avversione di cui già hai avuto modo di parlare per i giochi in 3D che sarebbero pure quelli che danno maggiore sfogo alla creatività degli sviluppatori. 

Accogli quindi abbastanza positivamente questo episodio dove un paio di flashgames riescono - pur avendo nel loro complesso dei severi limiti - a sorprenderti per alcune idee. 

Quali? Beh leggete se non avete paura dell'Orlock. 



Escape the Orlock's Castle è un flashgames molto veloce - una ventina di minuti sono più che sufficienti - che contiene qualche ideuzza di quelle che ancora ti possono positivamente impressionare accanto, però, a una serie di problemucci che non è che ti mandano al settimo cielo. Sviluppato da tal Ganderoleg e giocabile qui, dovrai molto semplicemente risolvere alcuni enigmi al fine di evitare di venire catturata - si, perchè sei una donna e ripresa da un'angolatura piuttosto attraente - dall'Orlock che qui viene concepito come una sorta di fauno piuttosto incazzoso. 

Parti subito dai difetti. Per qualche ragione non spiegabile talvolta l'animazione della protagonista che attraversa la stanza corre, talvolta se la prende comoda e cammina chè tanto il peggio che può capitare è che una bestia con gli zoccoli duri possa saltarti addosso. Non piace assolutamente l'effetto interferenza per mezzo di puntini - che dovrebbero simulare non sai bene che cosa, forse la nebbiosità delle stanze o forse l'idea che si tratti di una dimensione onirica - che finisce per non permettere di vedere bene nemmeno i punti con cui nello schermo si deve interagire. Piaciucchia ma non esalta la presenza di pochi enigmi - tre in tutto - che nemmeno sono poi cosi difficili. 



Ma allora ci sono punti positivi? Hai voglia. Intanto piace decisamente molto la grafica - effetto interferenza a parte - che ti porta dentro ad un castello medievale scuro e tetro, con passaggi angusti e porte gigantesche da aprire; non dispiace nemmeno l'idea di animare la protagonista nel suo procedere da un stanza all'altra, cosa non tipica dei flashgames, chè se poi è anche abbastanza attraente male non fa. Ma soprattutto ti ha impressionato il sistema di comando: è un punta e clicca che mostra costantemente a schermo le icone da premere per ottenere le varie azioni: andare avanti od indietro, girarsi a destra o a sinistra - che è esattamente la stessa cosa perchè le visuali consentite sono sono davanti e dietro - , aprire uno scarno menù che consente tra le altre cose di salvare, più un occhio che dovrebbe servire per esaminare i dintorni e che in realtà verrà utilizzato una sola volta. Il tutto a tempo chè il fauno ci sta raggiungendo: bella idea la presenza di una mappa schematica che permette costantemente di individuare la tua posizione e quella del cacciatore, cosa che sarà fondamentale almeno in occasione del finale in cui bisognerà usare un attimo di astuzia. 

In definitiva sembra un gioco sviluppabile e da sviluppare ma con buone premesse e piacevole alla vista grazie alla sua buona grafica. 


La seconda proposta la liquidi in realtà molto velocemente chè hai gia avuto modo di spiegare in un'occasione in precedenza  come sia piuttosto innovativa a livello di flashgames: si tratta di The Sins Of Daisy capitolo 4, che conclude una storia magari semplicistica ma impreziosendola con ben 4 finali possibili. Per coloro che possano essere interessati ecco il link


Quali altri sorprese i flashgames possono riservare? Non resta ce scoprirlo al prossimo appuntamento. Senza fauno ingrifato possibilmente.


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