I Manga di Ken il Guerriero - parte 3: Yuria Gaiden



Dopo i Gaiden dedicati a Juuza e Ryuken stavolta tocca a Yuria, amata del protagonista e unica persona di uno shonen a morire e resuscitare, morire e resuscitare e poi...boh in teoria muore una volta per tutte ma non ci è dato saperlo con certezza. 

La cavalcata sarà stavolta piuttosto breve ma non per questo poco interessante; senza indulgere ulteriormente a voi "Yuria gaiden: Jibo no Hoshi" per gli angloparlanti "Yuria Gaiden: The Merciful Mother Star" e per noi poveri italiani "Yuria Gaiden: La Stella materna della misericordia". Più o meno. 



Yuria Gaiden viene disegnato nel 2007 da Kasai Ayumi e contiene un breve racconto di come la belloccia della serie se la sia passata prima dei fatti che portarono al suo rapimento da parte del Re delle Discoteche di Nanto, Shin il biondo. 

La protagonista, oltre alle classiche doti di risolutezza e compassione che le sono proprie nel manga, possiede anche il dono della premonizione: riesce a percepire il destino di chi le sta davanti - e indovinate: quasi nessuno ci finisce bene - ma non il suo. Viene detto che per diritto di nascita regna sulle 108 Scuole di Nanto: se ricordi un minimo bene questa cosa un tantino cozzerebbe con il suo diventare ultimo guerriero di Nanto solo in seguito alla morte del precedente che in nulla aveva capacità simili alle sue, essendo un guerriero, purtroppo malato, con i contro fiocchi. 



La storia è sostanzialmente divisa in due parti. Nella prima si assiste allo sfortunato destino - chè oh, non sarai Kenshiro ma sei la fidanzata e quindi il dono di provocare la morte di coloro che con te vengono in contatto ce l'hai comunque - della piccola Saya che non solo ha perso il padre nell'incendio del Tempio di Nanto ma anzi ha solo tre giorni di vita - ecco, questo è un riferimento - perchè afflitta da un male incurabile - altro riferimento. Innamorata di Toki, Zio Ken e Zia Julia la vogliono portare nel suo terz'ultimo giorno di vita al Dojo di Hokuto per permetterle di vedere il suo idolo: purtroppo è pur sempre Hokuto no Ken e quindi non vi riescono. Nella seconda parte si assiste invece alla visita di Shin presso il villaggio di Nanto dove avrà maniera di innamorarsi di Yuria e di essere riconosciuto dal Sacerdote - ecco, questo è un punto interessante - come capace successore Nanto Seiken venendo da lui considerato nemmeno un maestro ma addirittura un prodigio. Siccome era troppo facile, finirà assieme a Juuza e Yuria in una nave dove si stava celebrando il compleanno di Sari, cameriera di Giulia, cui un predone appiccherà il fuoco: ovviamente i tre si salveranno - grazie all'incoraggiamento di Yuria che altrimenti i due baldi giovani mica riuscivano ad aprire una porta della nave - ma ciò non è che impedirà a Shin di prendersi un due di picche di quelli sonori. Avrà modo di rifarsi come sappiamo. 

L'unico altro punto vagamente interessante è dato dal fatto che per qualche motivo Juuza sembra poter combinare la sua tecnica col fuoco, manco avesse preso a prestito l'arte da Shuren. 


Pochino stavolta dunque; tuttavia un Gaiden breve - 9 capitoletti di una ventina abbondante di pagine in tutto - e piacevole. Almeno se non sei Shin.

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