Re Post - Indie Rpg 14: Goodbye Rebeca, un gioco da provare assolutamente!

Quattordicicinquesimo episodio di Indie RPG per questo appuntamento di Re Post. Originariamente pubblicato il 29/04/2015. Enjoy!



Il titolo stavolta dice tutto e la breve recensione che ti appresti a fare non potrà portare ad altra conclusione. Piccola chiosa introduttiva: se vi domandate perchè tra i giochi finora recensiti non rientrino i vari Oni - Ao Oni, Shin Oni - o i famosi Ib o The Witch Liar o titoli di quel genere, è perchè hai scelto di recensire quei giochi che siano meno conosciuti. Dei precedenti infatti, più che una recensione scritta, si possono ammirare gameplay a bizzeffe e in tutte le lingue su Youtube che rendono sicuramente meglio l'idea di alcune frasi supportate da immagini ma d'altro lato però tolgono buona parte della curiosità spoilerando fin dall'inizio la grafica del gioco e l'atmosfera complessiva che se ne può ricavare. Tu avresti pure un canale Youtube - con 0 video - ma non ti è mai interessato gettarti nella mischia, un po' perchè non disponi del supporto hardware e software adatto - e questo è il finto problema - e un po' perchè non disponi del secondo fattore necessario - il tempo, chè sarebbe facile attaccare una camera e uploadare ma richiederebbe tempo l'editing; piuttosto di fare una cosa cosi', alla muzzo di gendarme, preferisci utilizzare un blogghino che ti spreca meno risorse. Perchè alla fine comunque quello che vuoi comunicare riesci a comunicarlo anche per iscritto. 

Esaurito questo spiegone null'affatto necessario e sicuramente troppo prolisso, Signori e Signore a voi Goodbye Rebeca



Beh, per essere un Indie è un titolone. Dici Davvero. Paragonabile tranquillamente ai succitati Oni, Ib e compagnia bella - o brutta chè quando si parla di horror le cose belle sono pochine. Sviluppato da Stiven202 - di lingua spagnola e cosi capisci anche perchè Rebeca sia con una sola c -, il gioco narra le avventure di una ragazza che si trova improvvisamente lasciata sola nella sua casa e comincia a cercare i suoi genitori; coinvolgerà a circa metà gioco anche un amico fino ad arrivare ad un finale - anzi a 4 finali in realtà - molto interessante. 

Partiresti pure dalla grafica che alla fine è la parte meno impressionante di questa piccola perla videoludica anche se è fatta comunque molto bene per gli standard dell'RPG. Piace la definizione, piace pure la scelta cromatica per i menù e per gli avatar dei personaggi durante i dialoghi, piacciono le ambientazioni abbastanza scarne ma numerose e ben disegnate. 




Continuando nella recensione al contrario, il comparto sonoro si presenta buono alternando poi vari momenti di silenzio con suoni che compaiono dal nulla facendo rizzare i peli delle braccia; alcuni di essi sono mutuati da Resident Evil - e lo si capisce fin dalla schermata iniziale e da quello che si sente selezionando l'inizio del gioco. Se non vi capita - sia pure raramente - di schizzare in piedi sulla sedia, beh allora o siete fatti di plutonio e avete qualche deficit emotivo. 

Andiamo a parlare del punto fortissimo: il gameplay. La componente RPGistica è ottima davvero. Lo vedi sin dall'inizio con la possibilità di scegliere tra modalità noob e modalità esperto, cosa che pochi giochi indie hanno. Si passa poi alla presenza delle varie mappe 


che non sono accessibili immediatamente ma devono essere recuperate - proprio stile Resident Evil - e che potranno essere poi richiamate con il tasto W. 

Aggiungiamoci una serie di enigmi piuttosto interessanti che fanno decisamente attivare il cervello del giocatore - anche se poi il personaggio usa automaticamente al momento giusto l'oggetto recuperato, senza far fumare le meningi - , frequenti backtracking imposti dal fatto che si troverà un oggetto chiave per un determinato luogo magari molto più avanti e in altra locazione e un bel listone di cose da fare - gli obiettivi, richiamabile con il tasto A - che sicuramente mostra tutta la cura dedicata dallo sviluppatore alla sua creatura. 



Anche la parte "documentale" è molto ben curata con frequenti diari e note sparse che potranno essere trovate e contribuiranno alla migliore comprensione della storia; piace pure il fatto che ci sia un gustoso extra - degli stickers - collezionabile che non influirà sul gameplay ma alla fine risulterà essere molto importante; cosi' come piace il fatto che vi sia persino un computer - accessibile solo dopo aver trovato una password - i cui contenuti gettano luce sulla storia mentre si è in gioco e cambieranno nel corso della stessa. 



Il menù - selezionabile come di consueto con X e interagibile col tasto azione Z - si presenta ben fatto: non voci superflue, un primo livello alquanto semplice - oggetti e uscita - arricchito poi da un sottolivello molto denso con la distinzione tra i "file", gli oggetti collezionabili, quelli chiave . chiamati "importanti" . e gli oggetti comuni. Interessante pure la "barra della vita" che una barra non è: si tratta di una sagoma del personaggio di colore scuro che si tinge progressivamente di macchie rosse in seguito alla misura dei danni riportati: una soluzione che ricorda molto gli FPS di qualche anno fa. 

E la parte horror? C'è pure quella sia graficamente - macchie di sangue, cadaveri sventrati - sia uditivamente - già visto. 

Nella modalità facile si tratterà comunque poco più di una passeggiata, in realtà: poche le occasioni in cui si potrà morire - inseguimenti di mostri per lo più - pur se comunque l'atmosfera oppressiva sarà mantenuta costante. Non hai provato quella difficile ma sospetti le cose stiano ben diversamente. 

Visto che hai introdotto un paragone - con le dovute differenze, eh - con Resident Evil, anche l'impossibilità di salvare a piacimento - si dovranno infatti trovare dei diari sparsi per le varie locazioni, comunque abbastanza frequenti - avvalora la tesi che lo sviluppatore conosca la serie e abbia tratto - positivamente - spunto da alcune delle soluzioni dell'immortale capolavoro di casa Capcom. 

La giocabilità è davvero molto buona: il personaggio - controllabile con i tasti direzionali - può - e in alcuni casi deve - correre grazie a pressione del tasto Shift; i movimenti appaiono molto fluidi. Ottima poi la possibilità di cambiare i comandi settandoli a proprio piacimento, una opzione che non molti RPG Indie si permettono di avere. Alla luce di tutto quanto è stato detto finora sei davvero felice di passare sopra ad alcuni piccoli bug - ne hai trovati comunque tre in tutto - che certo non minano la godibilità del titolo. 

Se questo ancora non bastasse, non solo vi sono 4 finali ma vi è pure la possibilità di accedere a dei contenuti extra una volta completato il gioco sottoforma di stanza in cui non si poteva entrare durante la prima corsa: ecco che una serie di oggetti apparentemente inutili si riveleranno essere importanti per ottenere ulteriori informazioni sulla storia. 

Non credi di aver tralasciato niente; ti resta solo da fare i complimenti allo sviluppatore per la cura messa nella sua opera e sei davvero impaziente di giocare alla sua prossima piccola perla. 

E' tutto e ora...attenti alle cantine scure.

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