E niente, talvolta nel tuo hard disk pieno zeppo di roba proveniente dai paesi dell'Est Mondiale ritrovi qualche opera di cui non hai la più pallida idea. Sei ovviamente molto curioso e figurati se non vai subito a darci un'occhiata.
E cosi ti capita di vedere Grandeek The Alternative, OAV di una quarantina di minuti di cui conosci quanto Benitez di calcio all'italiana. Successive ricerche nell'Internetto ti portano a scoprire che si tratta della trasposizione animata - rimasta unica - di Grendeek Reel, fumetto fantasy iniziato nel 2005 e ancora in corso in Japponia arrivato fino al 4rto volume. Ovviamente non l'hai letto e nemmeno sai se mai sia uscito dai confini del Paese con il Sole Rosso su campo bianco: invece di darti per vinto, questo ti ha stuzzicato ancora di più.
E...? E quello che hai visto ti è piaciuto.
Per parlare di grafica - cosi poi passi alla parte più interessante - si ricorda ai gentili lettori che si tratta di OAV del 2005. Un'epoca in cui la Computer Grafica era ai primordi ed ancora, preferibilmente, si rimaneva ancorati al vecchio metodo del disegno. E proprio il disegno qui ti appare parecchio ispirato e con una soluzione stilistica che ti è davvero piaciuta: quando i personaggi parlano ma non si vuole rendere edotto lo spettatore del contenuto del discorso, si passa a disegno in bianco e nero con tratti animati.
Liquidi velocemente pure il comparto sonoro dicendo che l'OAV apre con un meraviglioso motivetto medioevale denso di violini e flauti e chiude con una bellissima e dolcissima colonna sonora finale cantata con voce soave. Funziona, e pure alla grande.
E arrivi cosi alla trama, o a quello che ne hai capito.
Si seguono le vicende della bella puccia Tia Olebraint, accompagnata dalla fidata spada Grandeek con tanto di spirito di vecchio saggio Gandalf-like sempre pronto ad interagire con lei. La puccia ha in animo di trovare l'arma più potente, motivo dei suoi viaggi. E gira che ti rigira in questo OAV finisce a Marcleida, isola conosciuta come "Isola della Armi" ma al momento piuttosto in difficoltà causa un passato piuttosto problematico. 50 anni prima, infatti, era in guerra: i cittadini, come unica maniera per farla cessare, avevano deciso di sacrificare l'eroe che la difese consegnandolo ai nemici.
Cosa che Aihorn, spirito alla pari di Grandeek che si trovava nella spada, non ha particolarmente gradito, tanto da decidere di vendicare il suo master uccidendo uno per uno - cosi tutti avrebbero potuto soffrire la perdita dei propri cari - gli abitanti di Marcleida. Contro di lui viene assoldato un sicario - tal Luke Slayton - col compito di uccidere lo spirito; intanto la puccia Tia incontra lo stesso e a sua volta tenta di fermarlo sia pure con un metodo molto più improntato sul ragionamento e sulle parole che sulla forza bruta. Il finale non lo spoiler, lo lasci a chi voglia vedersi l'OAV di cui fornisci il link per gentile cortesia del gruppo di doppiaggio BAM.
Al di là della trama, vi sono decisamente, come in ogni buon fantasy, degli elementi simil RPG che ti hanno ben impressionato.
Intanto gli spiriti delle spade sono elementali. Si scopre infatti che Grandeek utilizza il potere del fulmine - che difatti gli viene molto bene nella situazione....acquosa dell'OAV - e riesce anche a seguire l'aura degli altri spiriti mentre Aihorn ha una sorta di simil-scan, cioè abilità che gli consente di capire le caratteristiche dell'avversario, oltre a poter controllare le persone e ad utilizzare le risorse idriche dell'isola con una certa maestria.
Esiste poi una sorta di epica e leggendaria narrazione che vuole che dell'eroe sacrificato e della fidanzata siano state prelevate le dita scheletriche per essere incise nella spada Aihorn; collocata poi in un sepolcro la cui scoperchiatura da parte di una cercatrice di tesori comportò la liberazione dello spirito.
Anche l'isola di Marcleida viene caratterizzata, al di là dell'impronta visiva, con alcune informazioni interessanti. Intanto l'accesso non è libero: occorre compilare un formulario che deve essere approvato dal Comitato per l'Immigrazione. Poi la città è dotata di un sistema molto avanzato per l'utilizzo dell'acqua: prelevata dal sottosuolo con pompe apposite, viene poi incanalata su tubazioni che riforniscono tutte le abitazioni. Fa un po' Roma medioevale e un po' Svizzera, insomma.
Esiste poi una differenza - mai spiegato in profondo - tra Angeli e Demoni. La protagonista Tia è un Demone, mentre il sicario Luke è un angelo: questa la ragione per cui la prima può uccidere Airhorn mentre il secondo non può farlo. Vatti a sapere perchè.
Questo in sunto. Consigli la visione? Si, decisamente.
Animescoop: Grandeek The Alternative - alla ricerca dell'arma più forte
Reviewed by radish7
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