London Zombies - anche "Cockneys vs Zombies" in patria albionica - è un film comico del 2012 diretto da Matthias Hoene - God save him - in cui la città del Big Ben - in realtà solo la West End - si vede alle prese con un contagio e susseguente invasione da parte delle poco simpatiche creature non morte.
Di film con questo tema ne ha visto ormai a bizzeffe; seri - come questo qui - oppure faceti - come questo qui -; quindi non è che speravi in molto che non avevi già visto.
Ed invece... ecco 5 motivi per passare un'oretta e mezza in compagnia di qualche mutato nella periferia di Londra.
1 - B Movie
E' chiaro fin dall'inizio che il film - nemmeno uscito nei cinema e finito subito nel circuito dell'home video - non aspira ad essere un colossal hollywoodiano. E lo è pure che il budget non doveva essere proprio stellare perchè se cerchi volontari con inserzioni su giornali in tutta Londra per fare la parte degli Zombie anzichè affidarti alle agenzie oppure se è troppo costoso girare una seconda scena con avvoltoi - uno appare proprio all'inizio e ti dovrebbero pure spiegare come faccia ad essere nella capitale londinese - perchè il loro affitto è troppo dispendioso, capisci subito quali sono i mezzi a disposizione. Anche alcuni - ma non tutti - degli effetti speciali appaiono piuttosto grezzi e rushati.
E tuttavia...il film non ne risente perchè ha la grossa caratteristica di non prendersi mai troppo sul serio fin dall'inizio e di fartelo notare pure bene.
2 - Il cast
Ecco, questo proprio tanto da B- Movie non è. Si vedono infatti Honor Blackman - ex Bond Girl in Agente 007 - Missione Goldfinger - anche se ovviamente sono passati i tempi migliori, Alan Ford - spettacolare così come lo fu in The Snatch - Lo Strappo - e qualche manciata di attori che avevano preso parte ad esempio in Mr. Who.
Vero è che magari i suddetti non sono più esattamente sulla cresta dell'onda ed alcuni forse non lo sono nemmeno mai stati ma insomma una buona parte dei soldini devono essere finiti qui: e non è stata per nulla una cattiva scelta visto che tutti gli attori fanno davvero la loro parte e su un paio di essi dovrai per forza tornare.
3 - I crediti
Parte che di solito viene saltata amorevolmente dagli spettatori, qui invece i crediti - iniziali e finali - sono qualcosa di veramente artistico e mettono immediatamente nel mood del film, facendo intuire quale ne sarà la tendenza. Ben animati, grafica molto opportuna e tremendamente accattivanti.
4- Loro: i personaggi notevoli
Un po' tutti i protagonisti hanno in realtà il loro perchè ma loro due sono gli assoluti show stealer
Età diverse, linguaggio simile - non proprio due che hanno studiato ad Oxford - , entrambi ex militari - esilarante il finto flashback che mostra il nonno irrompere in un covo di nazisti e farli fuori a mitragliate, con un'arma che peraltro al tempo della seconda guerra mondiale nemmeno esisteva - , modi analoghi da chi non teme nulla, fossero pure alcuni chili di carne putrefatta che brama pasteggiare col loro corpo. Dissacranti - perchè usare un bambino come un pallone di calcio, sia anche zombificato, non è proprio il massimo del bon ton - , attivi, massicci ed incazzosi: quelli che vorresti avere al tuo fianco se per caso una apocalisse di non morti dovesse scoppiare.
5 - Scene Cult
Ma perlomeno un paio. L'inseguimento da parte degli zombie di un anziano con deambulatore, per fare un esempio; la carneficina del nonno circondato dopo aver disancorato il battello, per farne un altro anche se avrebbero pure potuto spiegargli che poteva comodamente sciogliere la catena dal lato della barca senza finire in mezzo al putiferio.
Non sorprende allora che, pur trattandosi di film che ripercorre le orme del famigerato Shaun of the Dead e non apportando in realtà alcunchè di originale, ti abbia pure beccato un paio di premi internazionali - ai famosissimi San Sebastián Horror and Fantasy Film Festival e Toronto After Dark Film Festival - come miglior film.
E hai finito, te ne vai in un comodo battello che hai trovato sulle rive del Tamigi. Per chi voglia tornare in città la direzione è questa.
Il filmone - London Zombies: i non morti a Londra
Reviewed by radish7
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