Per chi segue questa rubrica del tuo bel bloggettino, il trash non dovrebbe aver più segreti. O forse sì.
Non lo sapevi minimamente ma, accanto ad un'invasione americaneggiante, pure nel Bel paese ci si difendeva con qualche trashone notevole. Ed ecco allora che ti capita sotto tiro "I Predatori dell'Anno Omega" - anche conosciuto come "Warrior of the Lost World" giusto per darsi un tono internazionale - , film di serie inferiore alla B della durata di 87 minuti uscito nel 1983.
E...via ai consueti 5 punti.
1- La realizzazione tecnica
Impressionante. A dirlo in poche parole: non c'è nulla che funziona.
Di sicuro non la regia che inanella alcune delle più infelici scelte che tu abbia mai visto. Se fa figo introdurre il film con il personaggio principale che arriva in moto dalla distanza con il sole sullo sfondo, beh almeno mettetela a fuoco sta telecamera che sembra di vedere un videogioco della Atari - che proprio in quell'anno sostanzialmente fallirà - con pixels in rilievo; se vuoi narrare il contesto alla Star Wars, perlomeno le scritte iniziali su campo nero fatele con una carattere un minimo accattivante ed originale, non con il Courier e senza alcuna prospettiva; se vuoi metterci qualche esplosione per aumentare il senso di azione almeno non farlo bidimensionale su pellicola col Paint; se vuoi usare dei suoni accattivanti, non prenderli dalla libreria che Star Trek usò negli anni 60.
E sono solo esempi, eh: potresti continuare per tutta la durata del film.
2 - La trama...più o meno
Buoni contro cattivi: la Omega è un'organizzazione guidata dal perfido Prosser che ha schiavizzato il genere umano togliendo il libero arbitrio ed indottrinando le persone come si trattasse di Gattaca. Contro di loro si pone la New Way capeggiata da un professorone. In breve: prima cosa liberiamo il professorone ma ci rimettiamo la figlia che viene catturata; seconda cosa dobbiamo liberare la figlia; finito. Ah, ne approfittiamo per reclutare degli spostati e per conquistare la base degli Omega. In 10 persone scarse contro un esercito di millemila uomini che cadono per terra prima ancora di essere colpiti.
E' proprio fantascienza.
3 - Il Sonoro
Fantastico. Tutta - e non scherzi - la libreria suoni delle produzioni Sci-Fi anni '60. E questo è pure nulla se si considera che talvolta i suoni arrivano prima dell'azione su pellicola e talvolta dopo: manco in sincro.
4 - La scena clou
Bhe, ce ne sarebbero millemila. Ma quella del finale in cui la New Way festeggia a suon di pallonicini su un improbabile inno di cui non vuoi sapere nulla resta da cult. Ma il film è una cosa seria, eh: non può finire così. Dunque ecco che si scopre che il Prossor sconfitto era un clone, che uno dei "santoni" della New Way in realtà complotta con lui e che quindi la storia è ben lungi dall'essere finita. Ma tutto questo all'eroe senza nome non interessa manco di striscio: baciata la sua bella e detta la classica frase ad effetto per cui non può rimanere - e non si capisce perchè - , se ne va con la sua bella moto verso il sole che tramonta, alla stessa maniera in cui era arrivato, ossia diventando pixelloso alla distanza. Roba da Wall of Fame.
5 - Kit, levati
Ricordate Supercar con Kit come computer? Nulla. La moto del protagonista dai, è una vespa addobbata - qui ha il proprio computer che sforna frasi meravigliose una dopo l'altra, dandoci giù di slang come se non ci fosse un domani e nemmeno un oggi. Da "Teste di C...." a "Ritardati" fino a "Ci sto Dentro": meraviglia e migliore performance del film senza manco dover recitare.
Ancora mille sarebbero le cose che potresti dire di questo film ma ti fermi qui; va guardato per farsi una risata di quelle che restano qui.
Il Filmone - I Predatori dell'Anno Omega, quando il trash lo fanno gli italiani
Reviewed by radish7
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