E' già passato un anno da quando avevi recensito la prima stagione di Castlevania, serie anime di Netflix che ripercorre il videogioco omonimo: per i curiosi qui.
E anche stavolta devi dire che non sei rimasto deluso. 8 episodi avvincenti e ben strutturati, con la giusta dose di mistero, una trama convincente anche se certo non complicata, tanti piacevoli riferimenti al videogame e una costruzione tecnica molto ben fatta.
E proprio del lato tecnico ti va di parlare per primo per poi concentrarti sulla trama. Il disegno appare molto "occidentale" con colori decisi ed intensi e senza troppe sfumature o chiaroscuri eterei, tanto da farlo assomigliare più ad una produzione Marvel o DC che ad un anime. In questo si inseriscono degli ottimi fondali, alcuni dei quali in stile acquarello e altri che ricordano l'accozzaglia di colori tipica del fauvismo; apprezzabili pure, nelle scene di combattimenti, alcune animazioni disegnate anzichè in CGI con tanto di bianconero e linee cinetiche a dare maggiormente l'idea della velocità. Non deludono davvero nemmeno le musiche che passano dallo stile gregoriano religioso a quello epico maestoso, riuscendo sempre nell'intento, quale sia l'occasione, di immergere lo spettatore nella giusta atmosfera.
Altro particolare che ti piace parecchio è che l'anime certo non le manda a dire: sia a livello visivo con scene i massacri piuttosto cruente ed esplicite, sia a livello dialogo con linguaggio scurrile alla bisogna che contribuisce a caratterizzare maggiormente un nugolo piuttosto ristretto di personaggi tutti comunque alquanto interessanti. Completa il quadro la riproduzione dei luoghi che porta davvero lo spettatore nella Valacchia del '500.
La trama non è nulla di esaltante ma viene gestita al meglio. Dracula - al secolo Vlad Tepes – ha sofferto la morte della moglie Lisa per mano degli umani - in particolare dell'Inquisizione Cristiana - che ha fatto abbastanza presto a considerarla una strega per le sue pratiche mediche avanzate che proprio dal marito, depositario di secoli di conoscenze andate perdute, aveva imparato. Il vampiro non la prende molto bene: decide di radunare i suoi più fidati generali – che formano il Consiglio di Guerra che si riunisce nel Salone di Guerra, fantasia con i nomi – e di far partire un piano volto all'estinzione di tutta l'umanità. Tra di essi vi sono vampiri – come il vichingo Godbrand che se la gode a uccidere e scopare e la fine stratega nonchè traditrice Carmilla proveniente dalla Stiria – ma pure umani – come Hector e Isaac, entrambi con un passato piuttosto turbolento e traumatico alle spalle e "forgiatori", ossia in grado attraverso la magia di resuscitare i morti come sorte di zombie – oltre a varie bestialità assortite – che formano le Orde Notturne in cui trovano spazio licantropi, Gargoyle, uomini corvo, minotauri e persino draghi sputafuoco -. Per fermarlo Trevor Belmont si unisce alla Parlatrice Sylpha e al figlio dello stesso Dracula e di Lisa, Alucard. I tre prima ispezionano il Belmont Hold – la biblioteca del Castello Belmont - , poi trovano la maniera di trascinarvi il Castello del Conte ed infine ingaggiano battaglia con le sue orde fino ad arrivare a sconfiggere lo stesso Dracula che in realtà gliele stava pure dando al figlio ma viene paralizzato dall'immagine di Lisa e dal fatto che stava uccidendo il suo più grande dono a lui - Alucard stesso - . Qui termina l'Episodio 7: il successivo Episodio 8 serve solo per far vedere quale sia la fine dei sopravvissuti. Trevor e Sylpha vivranno assieme, Alucard si sistemerà nel castello al fine di controllarlo, Hector finirà per essere il servo di Carmilla che ritornerà in Stiria, Isaac invece verrà salvato dal Conte che lo teletrasporterà per poi fare di alcuni vampiri di passaggio i suoi schiavi.
Quello che però un appassionato di Castlevania non può mancare di notare sono i mille riferimenti al videogioco e ne vuoi citare solo alcuni o qui si fa notte con la luna rossa.
- Armi. Alucard sfodera fin da subito la sua Alucard Sword e poi dimostra alcune magie che gli permettono di trasferirsi velocemente nonchè la metamorfosi in lupo. Nel Belmond Hold Trevor – che parte con la tradizionale frusta infuocata – troverà la Morning Star, la frusta chiodata della famiglia che potrà usare sia come arma – con tanto di arma secondaria croce divina come effetto – che per arrivare nei luoghi altrimenti irraggiungibili. Sylpha mostra notevoli capacità magiche con magie elementali – fuoco, ghiaccio – e dimensionali – trasporto -. Dracula, sull'adiratello, mostra la sua famosa palla infuocata che peraltro si trova pure respinta tra i denti.
- Parlatori. Non avendo giocato al videogame da cui il gioco è tratto - in realtà hai giocato solo a Castlevania: "Symphony of the Night" ma è meglio non fare saperlo troppo in giro -, non te ne ricordavi. Si tratta di una setta che conserva per tradizione orale alcune delle ormai perdute conoscenze umane: lingue quali l'Adamico – la prima lingua, anche detta Elevata Memoria, che poi venne confusa da Dio con la Torre d Babele per impedire la collaborazione tra gli uomini - e l'Enochiano. Si considerano nemici di Dio e la loro rappresentante in questa seconda stagione è Sylpha Belnades.
- Castello di Dracula. La forma è quella consueta e il Conte lo può fare spostare instantanemente per magia dove preferisce utilizzando un poliedro regolare che assomiglia molto a quello che si poteva trovare nelle stanze di salvataggio in Castlevania: Symphony of The Night. Tuttavia proprio Sylpha riesce ad elaborare un incantesimo di blocco partendo da un libro della Belmont's Hold.
- Mostri. Ci sono alcuni dei miniboss dei vari videogames. Ha riconosciuto in particolare Slogra e Gaibon, il corvo umanoide Malphas, Minotaur e il Lesser Demon.
- Specchi di trasmissione. Una costante nell'anime, possono semplicemente far vedere alcuni luoghi – un po' come i Palantir del Signore degli Anelli – oppure anche proprio farli raggiungere una volta attraversati.
- Vampiri. Viene confermato che temono l'acqua corrente e addirittura per quel motivo i Greci li seppellivano in isole. In tempi di magra – nonostante il Conte abbia una riserva di sangue umano – possono nutrirsi anche di sangue animale. Non sono solo umani: si vedono ad esempio anche cavalli vampirizzati. Quando trafitti al cuore sostanzialmente bruciano e vanno in cenere.
- Storia. I Belmont non sono originari della Valacchia ma della Francia; il primo che viene citato è tale Leon che si trasferì nell'Europa Centrale al fine di dare la caccia a Dracula e con lui arrivò anche una celta di nome Trefor da cui il nome del protagonista.
Ultima notazione va per i dialoghi che appaiono davvero convincenti anche grazie alla deriva verso il volgare o lo scherzoso quando occorra.
E' tutto per il momento il Conte è stato ucciso e passerà un po' di tempo prima che si ripresenti. Per coloro che vogliano ricordare e testimoniare i fatti il Castello si trova al momento qui ma occhio che potrebbe sparire in fretta.
In sight - Castelvania S2: una buonissima continuazione in Valacchia
Reviewed by radish7
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07:00
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