Se già almeno uno dei DLC di RE7 era gratuito e questo ti aveva lasciato delicatamente soddisfatto, stavolta lo sei stato ancora di più alla visione di ben 4 – dicesi 4 – DLC gratuiti di Resident Evil 2 Remake che già di per sé si è meritato presso la stampa accreditata, e non solo i fan, il titolo di “capolavoro dei remake”.
Non li hai giocati ma li hai visti qui e, dato che ritieni ormai di aver un occhio piuttosto clinico su Raccoon City ed affini, hai notato delle cosucce piuttosto piacevoli.
Partendo dal presupposto che sono gratuiti e quindi non te la senti di lamentarti del fatto che sono molto brevi – sui 20 minuti scarsi bastano per ciascuno – e che le formule sono le più semplici possibili - o si deve andare da un punto A ad un punto B per le ragioni più varie siano esse recuperare il Virus G o semplicemente trovare una via di fuga o si deve puramente sopravvivere facendo fuori un centinaio di abominii dei più vari attendendo il provvidenziale soccorso - nè di quello che l’impianto di gioco in generale è quello di RE 2 remake perché alla fine quello è un plus notevole, hai notato cose invece piuttosto interessanti. Nè te la prendi a male se, data questa semplicità, alla fine si venga ricompensati solo con una schermata che dice il tempo trascorso e mostra quali bonus siano sbloccabili.
Cose interessanti, dicevi. Come ad esempio l’essere delle specie di What If: tutte le storie non sono infatti canoniche e non lo possono essere in quanto contrastanti con quanto visto nell’installazione principale e lo dice pure la schermata iniziale di ciascuna quando recita che si tratta di “una storia che non fu mai”. Ci fai proprio il pratico listone per i meno convinti:
- Kendo, il proprietario del negozio di armi, nella storia principale lo incontri ad un certo punto alle prese con il dramma di aver visto la propria bambina zombificata. Ti lascia passare e poi esplode due colpi e non è difficile capire a chi siano rivolti. Qui invece riceve l’inattesa chiamata di un amico – che potrebbe essere Barry Burton - che sta parimenti tentando di fuggire e lo invita a raggiungerlo presso un elicottero. E i due alla fine scappano: altro che morto suicida.
- La figlia del sindaco, Katherine Warren, viene prima seviziata e poi uccisa dal commissario di polizia Brian Irons; qui invece raggiunge il fidanzato Ben Bertolucci – pure lui ucciso in RE 2 Remake e in maniera non proprio dolce da una presa del T-00 – e i due riescono pure a scappare.
- Del militare che si ritrova improvvisamente senza nemmeno sapere il perchè ed il percome nel quartier generale della Umbrella abbandonato dai commilitoni e che viene chiamato Ghost in realtà non si sa nulla nella storia principale. Qui però ad un certo punto raggiunge il G Virus che apparentemente deve recuperare per trovare Ada che in RE 2 remake invece incontra Leon.
- lo sceriffo Daniel Contini viene morso dallo zombie alla gola nella cella frigorifera ed ucciso ad inizio di RE2 Remake. Qui invece sopravvive uccidendo 100 – no, dici, 100 – zombie finchè arriva il provvidenziale Leon con cui scappa in auto.
Anche nel gameplay vi sono delle novità, magari non apocalittiche ma sicuramente piacevoli visto che date a gratis: riguardano gli oggetti e i mostri.
Gli oggetti infatti solo raramente si trovano esplorando i dintorni; piuttosto sono disponibili quasi sempre solo dagli zaini degli zombi oppure da distributori automatici da cui è possibile scegliere solo un oggetto dei 2-3 prima che essi vadano “fuori servizio”.
Notevole anche, se pur non nuovo, che alcuni zombi abbiano sulle spalle delle bombole o altri elementi potenzialmente esplosivi da detonare con un colpo di arma da fuoco in maniera da provvidenzialmente liberare l’area di gioco. Sono una benedizione vista la scarsità vera di munizioni ma con un bel tocco di realismo, possono danneggiare anche il giocatore.
Sono poi previste delle armi specifiche nei vari scenari tra cui il lanciafiamme (tutti gli scenari) e il cannone al plasma (scenario dello sceriffo soltanto).
Altra particolarità sta negli zombi: ognuno degli scenari ne ha anche una tipologia tipica, non ritrovabile nell’installazione madre. Segnatamente:
- gli zombi velenosi. Appaiono nell’episodio di Kendo e in quello di Contini; quando colpiti rilasciano esalazioni nocive che influiscono sulla salute del personaggio.
- gli zombi “bianchi”. Vi sono nello scenario di Catherine e sono caratterizzati da alte capacità rigenerative che rendono impossibile liberarsene con armi deboli – le semplici pistole -. Anche per questo la strategia migliore appare spesso quella di inabilitarli temporaneamente ad esempio colpendo le articolazioni delle gambe – e fuggire prima che si rigenerino.
- zombi in armatura. Chiaramente ex militari zombificati, appaiono nello scenario di Ghost e la maniera migliore di affrontarli è colpirli in una zona non coperta. Sempre nello scenario del povero ex Umbrella si trovano anche zombi con tentacoli vegetali e spesso velenosi a loro volta e soprattutto il sempre simpaticissimo, imbattibile e inaffondabile, T-00, autentico incubo della run con la povera Claire.
Colpisce, come lo faceva nell’installazione militare, il fatto che nelle zone più piene di zombie sia possibile che uno di loro – e di solito quelli più svelti che sono anche i più ardui da mandare giù – ti possa assalire da fuori inquadratura alle spalle all’improvviso. Tanto perché non era già abbastanza difficile così visto che i DLC sono chiaramente dei "Trial and Error" ossia destinati ad essere ripetuti fino a trovare la via di fuga.
Non hai altro da scrivere e sei sopravvissuto: ora mi scusassero c’è Claire che ti aspetta con la moto.
Resident Evil 2 Remake - anche un DLC gratuito
Reviewed by radish7
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07:00
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