One Punch Man S2: il ritorno dell’eroe da un pugno solo



E passarono quasi 4 anni – era la stagione Fall 2015 - da quando si decise di mettere sugli schermi la prima stagione di One Punch Man, per tutti i riferimenti pregasi andare qui e poi qui per gli specials , fatti giusto per accontentare i fan nell’attesa. 

In arrivo la seconda stagione e l’Hype monta e devi dire che non viene smontato esattamente come fa Saitama con un pugno dei suoi. 

Ragioni? Subito dopo la pausa. 



Innanzitutto non delude proprio la piacevole scoperta delle due Organizzazioni che si contendono la scena: da un lato l’Associazione Eroi e dall'altro quella degli Esseri Misteriosi

La prima la si conosceva: riunisce tutti coloro che, superato un esame, bramano di fare gli eroi per difendere le varie città, opportunamente nominate con una lettera per distinguerle chè oh, il focus è su altri aspetti, non su quello di contesto ed ambientazioni. Gli eroi sono suddivisi anch’essi per lettera: gli scarsi si meritano una bella C, quelli un po’ meglio la B, quelli già fortini la A e le bestie assurde – circa una ventina – la S. Proprio la loro progressiva scoperta – soprattutto di classe S – oppure finalmente il vederli in azione laddove nella precedente stagione erano stati soltanto introdotti sommariamente, rappresenta uno dei motivi per cui questa serie piace. Allo stato attuale hanno menato le mani praticamente tutti, a parte il N.1, tal Blast, su cui permane l’assoluto mistero: si sa solo che è forte abbastanza da far fuori a suo tempo il Millipiedi Decano, una bestia le cui dimensioni e durezza del carapace sono fuori da ogni logica. Particolare è la storia di King: considerato il più forte di tutti – Blast a parte – in realtà è un otaku pauroso che ha solo avuto la fortuna che Saitama fosse nei paraggi al momento dell’apparizione degli Esseri Misteriosi. Nei videogames è però imbattibile così come imbattibili sono i siparietti con lo stesso Saitama che ne viene perennemente frustrato. Altro arco è quello di Tempesta: sorella minore della numero 2 di classe S Tornado – nonostante quest’ultima sembri una puccia: i suoi poteri ESP si sono amplificati a discapito della sua crescita fisica –, crea il suo gruppetto ed esige che tutti coloro che approdano alla classe B – e Saitama lo farà – le prestino i loro riguardi come regina della categoria. Sarà sempre Saitama a convincerla a cambiare strada e mettersi realmente al servizio della giustizia senza smanie di grandezza. 



Particolare è poi la storia di Garo che vorrebbe essere l’antagonista per eccellenza: cresciuto ed addestratosi da Silver Fang – il n.3 di classe S con una notevole similitudine con alcuni personaggi di Street Fighters - , decide poi di diventare Essere Misterioso – senza che nessuno lo abbia accettato – e di intraprendere una lotta personale contro gli eroi di classe S. Mostra notevoli abilità – tra cui quella di imparare in fretta le tecniche dei nemici e sviluppare contromosse marziali molto efficaci – ed una notevole resistenza – perché, dopo averle prese sonoramente e perso talmente tanti litri di sangue che Sirio il Dragone ne sarebbe orgoglioso, termina la stagione semplicemente svenendo -: non è di per sé cattivo – lo testimonia la strana amicizia con un bambino che gli fornisce l’Almanacco degli Eroi e che lui però poi protegge – quanto completamente ossessionato dal diventare forte. E’ un in between tra le due Organizzazioni pur non appartenendo ad alcuna delle due e svolge una sua battaglia personale. 

Gli Esseri Misteriosi appaiono per la prima volta come Organizzazione il cui fine non è in realtà quello di soggiogare gli umani, quanto piuttosto quello di vedersi riconosciuta la possibilità di vivere tranquillamente e senza essere cacciati dagli Eroi: in sostanza non dei cattivoni vecchia maniera anche se non lesinano affermare i propri presunti diritti con le cattive e senza alcun tipo di rimorso nei confronti degli umani trucidati. La matrice dei loro poteri non viene bene precisata ma di certo si sa che possono fornire delle cellule agli umani che, divorandole, divengono estremamente più forti: sorte che capiterà ad alcuni degli ex eroi o partecipanti al torneo di arti marziali – ci torni tra poco -. Sono comandati dal – visto ma non apprezzato nella sua forza – Orochi, essere gigantesco del tutto simile ad un Oni di tradizione Japponica o ad un Orco come Shutendoji insegna, non particolarmente benevolo nei confronti dei suoi sottoposti che non portino a termine le missioni; mostrano sembianze e capacità tra le più varie. Rispondono poi ad una classificazione di calamità coniata dalla Associazione Eroi ma adottata anche da loro stessi con figure di essere mitologici la cui principale e più pericolosa è la Drago. 



Vi sono anche i semplici umani, però. Secondo una formula che nello Shonen odierno è abusata, ad un certo punto si assiste ad un torneo di arti marziali e appare ad esempio il belloccio Shiryu – che già dal nome non fa nulla per nascondere la sua scopiazzatura da Sirio dei Cavalieri dello Zodiaco e come aspetto è proprio lui -; forte fino ai massimi limiti umani, dovrà però soccombere nei confronti dell’ex campione del torneo Goketsu ormai diventato Essere Misterioso e verrà salvato dal provvidenziale pugno di Saitama. 


Piace molto, com’era nella prima stagione, l’insieme di tutti i momenti esilaranti e delle situazioni al limite del grottesco: partite di videogame tra due eroi rinomati, torneo di arti marziali col solo pretesto per Saitama di imparare a comprenderle e assumendo le sembianze di uno scarso praticante del dojo di Silver Fang con tanto di parrucca, assurdità di aspetto dei vari eroi – tipo il classe S Mazza Metallica che si veste come il tipico liceale Japponico oppure il fantastico Mastino Man che assume la postura e i movimenti di un cane – laddove gli Esseri Misteriosi sono un po’ più sobri, battute secche e al fulmicotone, assurde situazioni che vengono tramutate in occasioni strane – non hai altro termine – per poter arrivare ad insegnamenti e morali che sembrano scaturite dal nulla assoluto. 
E poi lui, Saitama: uno che cambia tenore come nemmeno il miglior Gigi la Trottola degli anni ’80, sempre spiazzante. 

Tiene il passo con tutta questa bizzarria anche la grafica, volutamente caricaturale e connotata da colori vividi e sgargianti; il segno è molto incisivo e spesso, quasi a voler dare l’impressione di un’opera dilettantistica come in effetti in origine era questo One Punch Man, i fondali sono piuttosto abbozzati.  


Va visto e la maniera è lo streaming grazie ad sempre ottimo servizio della piattaforma gratuita VVVID  – che Dio l’abbia in gloria -. E per chi resiste…arriva il pugno di Saitama. 

One Punch Man S2: il ritorno dell’eroe da un pugno solo One Punch Man S2: il ritorno dell’eroe da un pugno solo Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

1 commento:

  1. Bel blog!
    Se vi va, passate anche dal mio Quiz Italia dove creo settimanalmente Quiz divertenti su praticamente tutto!

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