Certo che di film piuttosto squallidi ne vedi eh. E dopo questa frase iniziale che sicuramente avrà catturato l'attenzione dei lettori, puoi pure parlare di Beneath, allegro film horror del 2013 diretto da Larry Fessenden e con un cast da brividi e non necessariamente per l'emozione.
Le regole sono sempre quelle: 5 motivi 5 per vedere, non vedere, tuffarsi, non tuffarsi, galleggiare, non galleggiare sulle sponde del lago di Beneath.
1- La trama
Scontata per fare un complimento, piena di plotholes per farne un secondo.
6 amici appena diplomati non trovano di meglio che festeggiare attraversando un lago in barche del secolo scorso per arrivare all'altra riva. Ovviamente non ci arriveranno mai perchè indugeranno a sparare mortaretti, fare il bagnetto e tante altre amenità simili. Uno di loro, Jonny, avrebbe sentito di una leggenda dei nativi americani - a cui appartiene - parlare di una strana creatura mostruosa che sarebbe meglio lasciare tranquilla nel lago - e basta; non un ulteriore accenno a questa leggenda che avrebbe costruito un po' meglio il contesto del film -; un amico di suo nonno, tal Mr. Parks, lo avvisa pure che i ragazzi non avrebbero rispettato il lago - qualunque cosa questo voglia dire - e di desistere. Ma lui no, non ce lo dice e veste un bel amuleto che dovrebbe proteggerlo.
Ah, ovviamente classiche relazioni conflittuali tra finti amici teen-agers che sfociano tutte nel momento di maggiore tensione con un pescione dai denti aguzzi che non vede l'ora di papparsi i giovincelli. E alla fine lo farà pure perchè è un horror e quindi deve finire da vero horror.
2 -L'intelligenza dei protagonisti
Allora, mettiamola così: ti trovi in mezzo ad un lago con un pesce di un quintale perlomeno che vuole papparti su una barchetta a remi - chissà poi perchè hai usato quella, bastava un motoscafo o una barca a motore che difatti Jonny poi userà pure e male - e stai pure imbarcando acqua. Che fai? Quello che segue.
Innanzitutto usi i remi non per remare verso riva - lo dice il nome stesso a cosa servono - ma come oggetto contundente contro il pescione - che incassa facendosi quattro risate col suo sorriso affilato - e addio. Poi, visto che stai imbarcando acqua, per ridurre il peso, non scarichi tutte le borse e quant'altro hai portato con te: no, fai un'altra cosa su cui torni al punto successivo. Poi, per distrarre il pesce, getti il cibo che hai tutto intorno alla barca così, giustamente, ti assicuri che resti a poca distanza che per caso non si distraesse. Qualche colpo di genio arriva ma è raro: senza remi, spacchi un'asse di una barca ormai sprofondante per aver qualcosa da usare, peccato che ci arriva prima il pesce di te e te ne priva in tempo zero.
E tutto questo è il meno perchè dalle varie inquadrature si vede chiaramente che alla riva ci saranno si è no venti metri che si potevano fare tranquillamente remando in una mezz'ora scarsa o addirittura a nuoto con buone probabilità di non essere presi: per qualche inspiegabile motivo però i tuoi protagonisti girano in tondo.
E si sono appena diplomati: non vuoi chiedere a che scuola.
3 - Il Grande Fratello
Ad un certo punto, con una barchetta che imbarca acqua, la soluzione è quella di diminuire il peso. Non gettando scorte, borse e quant'altro, quello solo verso la fine del film quando rimangono in 4; no no, si manda alle nominations e si decide chi si deve gettare nel lago nella vana speranza che questo possa distrarre il pescione e dare tempo di remare - con cosa poi - verso riva. Parte così l'edizione del Grande Fratello on the lake: ne fanno le spese prima Jonny - accusato di sapere ma di aver detto - poi Zeke, il nerd della cumpa con tanto di videocamera sempre a presso giusto perchè la sua voce dava fastidio ed infine la zoccola della situazione con parvenza di brava ragazza Kitty che si era portata a letto, perchè mica è razzista, entrambi i fratelli protagonisti dell'avventura.
La cosa peggiore è che questa è alla fine la parte migliore del film, quella che a momenti da emozioni che di sicuro le interpretazioni degli attori o gli attacchi di un pescione chiaramente di plastica non danno.
4 - Il personaggione
Se la dividerebbero Zeke, il nerd, e soprattutto Mr. Park ma vince alla fine quest'ultimo. Appare esattamente 2 volte e provoca più inquietudine lui di tutto il resto del film. E condanna il fratello superstite Simon, fine manipolatore nonchè assassino, a vedersela col pescione assumendo pure il ruolo di fine vendicatore del paese che era di proprietà della famiglia dei fratelli e trattato senza alcun rispetto. Almeno così dice lui e tu ci credi.
5 - Il fumetto
Lo sai, sembra strano che un film a basso costo - stimati un milioncino di dollaroni - e girato in 18 ore - oh, il pesce quello durava, poi andava in letargo evidentemente - possa persino aver dei collegamenti con altre opere.
Ed invece nel Luglio dell'anno del pesce 2013 esce persino un fumetto prequel chiamato "Beneath - the Prequel" che narra di un paio di ragazzi che nel 1970 riprendono un gruppetto di teen-agers avventurarsi nel lago e fare sostanzialmente la stessa fine dei protagonisti del film. Irreperibile nell'Internetto, ma te ne farai una ragione.
In definitiva un bel filmozzo di quelli usa e getta che dura il giusto e si può anche vedere. Per chi voglia avventurarsi nel lago la barchetta - senza motore - è qui. E ora ti scusassero ma remi verso riva.
Beneath: un Grande Fratello sul lago
Reviewed by radish7
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