Indie Rpg Ep. 42: diversi ma entrambi eccellenti



Ultimamente, dopo la sconvolgente scelta di installare RPG VX ACE, stai recuperando tutti quei giochi che avevi lasciato indietro. C'è di tutto; qualche volta capiti malino, qualche volta decisamente male - e non posti - qualche altra benino. E poi c'è la volta in cui capisci che la tua è stata una scelta azzeccata. Tipo stavolta. 

Signori e Signore: Ringmaster Clause e Monochrome


Ringmaster Clause dovrebbe essere una sorta di prequel del già visto Queen Mary's Script: ecco, fatichi a capire come mai in questo caso il gioco fatto prima sembri essere l'evoluzione di quello venuto dopo. Sviluppato sempre da Gabicho e scaricabile qui, impersonerai una bambola animata alle prese con parecchi problemi in parte dovuti ai suoi simili ed in parte agli essere umani. 

Ad una prima occhiata non risulterà esser particolarmente difficile innamorarsi della grafica del gioco: completamente disegnata sia nella fasi del gameplay - che abbandonano dunque la classica grafica deformed del tool di RPG making - che nei frequenti intermezzi che fungono da collante alle varie parti della storia; con colori sgargianti; con la presenza di ambientazioni davvero talvolta grottesche e irreali che stuzzicano ancora più la curiosità del giocatore. Molto bella anche la parte funzionale alla componente RPG; menù, finestre di oggetti trovati o selezionati dall'inventario, statistiche a schermo in tempo reale: un gioco davvero curatissimo per il quale è abbastanza chiaro che la progettazione prima della realizzazione ha svolto un ruolo fondamentale. 



Ti immergi a questo punto nella componente RPG per la quale potresti davvero scrivere un trattato. Il gioco è basato prevalentemente sulla trama il che significa che le parti di reale "azione" sono in realtà in misura minoritaria rispetto a dialoghi e intermezzi. Il classico tasto X permette l'apertura del menù complessivo organizzato in varie voci tra cui spiccano quelle relative all'equipaggiamento - non molto usato in realtà giacchè tutto quello che si potrà trovare è un paio di armi diverse per il protagonista - agli status - nel gioco si salirà di livello con la vittoria contro i nemici e sarà sempre consigliabile dare occhiata alla propria salute da ripristinare grazie alle "Rime" guarenti laddove quelle "Riviventi" permettono di riportare in vita un personaggio - e agli oggetti - suddivisi in semplici ed oggetti chiave. Dato che i combattimenti avvengono in real time vi sono poi alcuni pulsanti veloci per utilizzare l'attacco fisico - A - , per magie - che saranno trovate strada facendo; tasto S - e per cure - tasto D -, oltre ad essere disponibile menù veloce attraverso il tasto W. Z rimarrà invece il consueto tasto azione e con SHIFT si correrà. Il sistema descritto funziona alla grande consentendo un'altissima giocabilità e rappresenta un qualcosa di ulteriormente sviluppato rispetto ala precedente Queen's Mary Script. Molti e molto vari saranno poi gli enigmi: ordinare gli oggetti nella schermata, ricercare punti nascosti nello schermo, risolvere indovinelli a risposta multipla. Al di là di queste scelte tecniche, è proprio la maniera in cui la vicenda è svolta a colpire più di tutto: si parte con una storia e continui dialoghi; si continua con il reclutamento di alcuni personaggi - il che ti ha ricordato quel capolavoro di casa Konami chiamato Suikoden - e si finisce con alcuni combattimenti. A quel punto credi il gioco concluso: invece, dopo i titoli di coda, vengono sbloccate della altre avventure brevi - cosiddette Short Stories - che ti permettono di vedere le vicende toccate agli altri personaggi separati dal protagonista al termine della storia principale. Personaggi che sono molti e compaiono tutti assieme nel proprio party a schermo potendo subire danni dai nemici anche qualora il personaggio principale riesca a schivare: in tutta questa completezza, solo una volta hai sperimentato un leggero e molto breve lag.

Le musiche sono a dir poco spettacolari sia perchè altamente evocative nei vari momenti, sia perchè belle in sè; infine - altra cosa molto gradita - appaiono riferimenti ad alcune opere letterarie, prima fra tutte, vista la materia trattata, Pinocchio di Collodi. 

Tre ore di gioco da provare assolutamente per chi si ritenga un appassionato di RPG Indie. 


Meno complesso e meno completo probabilmente ma altrettanto interessante e ricco di spunti appare Monochrome, breve RPG di una trentina di minuti sviluppato da Okami_Amaterasu - uno che ama dormire a quanto sembra - e scaricabile qui

In sè e per sè il gioco si configura come una classicissimo gioco di fuga da un luogo con però delle notevolissime idee alla base. 

Innanzitutto a dir poco sorprendente è la grafica. Stilizzata, essenziale e basata solo bianco nero e tonalità di grigio, riesce davvero ad incutere ansia e paura ed è dotata di notevoli abbellimenti tramite disegni monocromatici che sottolineano alcune azioni, alcuni intermezzi e alcuni oggetti raccolti rappresentati in finestra. 



Non delude assolutamente, pur nella estrema semplicità di realizzazione, il gameplay. A parte le classicissime dinamiche degli RPG Indie, si potranno trovare delle scene skippabili animate e una serie di enigmi tutti di base matematica che renderanno il gioco estremamente sfidante. Ad acuire il senso di sfida sta pure l'estrema difficoltà di ritrovare gli oggetti necessari per il proseguimento dell'avventura a discapito del fatto che vi siano 3 stanze in tutto cosiccome la necessità di azionare il cervello per capire in quale punto dello schermo l'oggetto faticosamente recuperato possa essere utilizzato. E' una sfida logica e matematica al contempo. Non hai trovato traccia di possibilità di salvare il che può essere giustificato sia dalla brevità del gioco, sia dal fatto che - è bene ricordarlo in quanto questo è forse il dato più sorprendente di tutti - è stato realizzato in una sola settimana. 

Nonostante questa essenzialità la trama è davvero ben sviluppata ed arricchita dalla presenza di ben 2 finali diversi e da scene in cui la fuga sarà la migliore compagna. 

Non si deve rimanere ingannati: una piccola perla che dimostra come talvolta le buone idee di base possano valere molto più delle risorse per la loro realizzazione. 


Termina qui questo episodio e se per caso vi trovate in un mondo in bianco e nero...cercate delle combinazioni nascoste. 

Indie Rpg Ep. 42: diversi ma entrambi eccellenti Indie Rpg Ep. 42: diversi ma entrambi eccellenti Reviewed by radish7 on 18:48 Rating: 5

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