Della stagione estiva 2018 degli anime probabilmente non scriverai molto: esclusa la terza stagione del sempre ottimo Attack on Titan e la sorpresa Angels of Death - su cui tornerai di sicuro - non sembrano essere molti i titoli in grado di attirare l'attenzione.
Ma non di sole serie vive il Japponico: accanto ad esse esistono anche gli ONA - in sostanza dei film brevi - od OVA - sempre la stessa cosa ma con destinazione non televisiva ma home - : così, dopo gli OVA che vanno a completare DIES IRAE - titolo di cui avevi parlato qui - hai beccato pure "Aru Zombie Shōjo no Sainan" che per i non Japponici suona come "Calamity of the Zombie Girl" ossia "Calamità della ragazza zombie".
Ok, ammetti che te lo eri segnato perchè nel titolo c'era la parola zombie: ecco, quello che hai visto contiene di più in realtà e comunque ti è decisamente piaciuto.
Prima di arrivare ala trama in soldoni che è un punto decisamente notevole, qualche parola su tutto il contorno.
Il Chara design ti ha abbastanza convinto: classico, forse senza guizzi particolari ma con personaggi che sembrano effettivamente abbastanza Japponici grazie a occhi non proprio giganteschi e scuri. Anche il disegno è comunque solido con colorazioni molto uniformi e, almeno per i volti dei personaggi, assenza di chiaroscuri e illuminazioni eccessive.
Se il comparto tecnico convince, la trama l'hai trovata piuttosto interessante. In breve si tratta di una ragazza - Euphrosyne - che è stata resuscitata ancora nell'800 dal padre attraverso la magia e una particolare pietra; ha trascorso i 100 anni successivi sposandosi più volte - e tutti i consorti hanno assunto il nome di Conte Studion - salvo finire infine presso una scuola come mummia - questo a causa di uno dei mariti, il 7mo conte, che ha chiamato un mago per renderla mummia e poi venderla - assieme alla cameriera personale Alma. Ora: è la tua scuola Japponica quindi un bel club dell'occulto - di cui fanno parte anche dei professori, eh - non può mancare e certo non si tarda a scoprire la situazione e a combinare un casino che poteva tranquillamente evitato: si ruba la pietra dal corpo mummificato di Euphrosyne e questa, risvegliata grazie ad Alma, la prende malino e la vuole indietro. Quella che segue è una caccia vera e propria ammantata di notevole gore - ci ritorni - con tanto di capovolgimento finale - perchè sì, la cattiva non è la zombie - , combattimenti ben rappresentati e - quasi, visto che più di qualcuno ci lascia le penne - lieto fine. Non vai oltre ed inviti alla visione piuttosto.
Colpiscono però le caratteristiche delle zombie. Euphrosyne è dotata infatti di superforza e superagilità che tuttavia può mantenere solo per un breve periodo se privata della pietra; è immortale, non sente alcun dolore e può addirittura, se la testa è salva, utilizzare un corpo di bambola che le viene cucito od incollato; non perde sangue, avverte i colpi ma non sente le ferite e si rigenera in tempi diversi a seconda del danno. Alma, la cameriera, pure essendo in sostanza anch'essa una zombie, ha peculiarità diverse: trasferisce dati alla padrona col tocco; si ferisce, perde sangue ed è "fragile"; mangia i cervelli di altri ed in questa maniera ne può assumere le sembianze. Il rapporto tra le due è di assoluta fedeltà e la padrona mostra di tenere molto alla sua cameriera.
Quello che ti ha decisamente gasato sono però state le scene horror/splatter di cui questo ONA costituisce una vera a propria sorta di compendium. Cervelli mangiati; braccia strappate; teste contorte e poi svitate, frantumate contro un water o spappolate con martelli; morsi che rimuovono orecchi; ce n'è davvero anche per i palati più fini. Come hai apprezzato anche la vaga connotazione Survival Horror che permea tutta la pellicola dopo il preambolo iniziale: oggetti - torce, grimaldelli - , locazione - la scuola fa sempre molto Ao Oni e la foresta da cui è circondata è un bel tocco; la chiesa diroccata del combattimento finale da quel tocco di gotico e macabro che non guasta - , l'oscurità regnante, le stanze ed i corridoi stretti; tutto davvero molto piacevole per un appassionato del genere. Per far paura si utilizza anche uno - e uno di numero - screamer.
Nonostante il tono sia decisamente drammatico, non mancano scene e battute divertenti; in particolare l'inizio della sfida finale tra Euphrosyne e Mako - che si scopre essere discendente del 7mo conte Studion e che, così perchè è un po' megalomane, fa fuori pure il fratello scienziato deviato Takanashi autore di esperimenti che il Dr. Frankestain è un pivello a confronto; e i due si amano pure, giusto perchè un po' di macabro lo dobbiamo pure inserire - con teatro un campo da basket e pallonate che sfondano le mura come nemmeno i Tiri della Tigre del miglior Mark Lenders.
Consigliato? Decisamente sì. Per chi lo desideri la strada per la scuola è questa: attenti alle pietre, specialmente se luccicano.
Aru Zombie Shōjo no Sainan: intrigante storia tra zombie e magia
Reviewed by radish7
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