Wayward Pines S2: si conclude come si inizia

Hai visto anche la seconda stagione di Wayward Pines – la prima qui -, trasposizione liberamente filmata dell’omonimo romanzo di Crouch andata in onda nel 2016. 

Tra capsule criogeniche, aberrazioni pseudo mostruose, amene località circondate da foreste e pure da recinzioni elettrificate, storie di amore, tradimenti, politica e chi più ne ha più ne metta, di cose ne sarebbero anche successe. 

Fuori della recinzione: gli Abi 

Avevi letto non sai dove e non sai quando che la seconda stagione sarebbe stata maggiormente incentrata sugli Abi e ne eri rimasto abbastanza incuriosito: ovviamente sei rimasto abbastanza deluso. 

D’accordo che si tratta di una devoluzione della razza umana e come tale non ti potevi aspettare una trama loro dedicata con la complessità di questa cosa qui: però quello che viene mostrato è davvero un po’ poco. 

Stanno sviluppando una qualche forma di intelligenza e la circonvoluzione parietale è normalmente 3 volte quella dell’umano standard, diventando 2 volte solo in Margareth, loro capo: si stanno avvicinando, insomma. Capiscono che utilizzare i corpi dei loro cadaveri per fare un mucchio e scavalcare la recinzione può essere una strategia; imparano ben presto a far uso del fuoco – anche per cauterizzare la ferita della loro leader -; hanno un minimo di struttura sociale e Margareth presenta un tatuaggio caratteristico; a fine stagione si vedono pure iniziare a costruire i primi insediamenti. Secondo Adam – uno che aveva passato qualche annetto fuori da WP in quanto capo di una missione esplorativa di 12 persone di cui è l'unico sopravvissuto – non sono nemici ma i “nostri successori” e quelli certo non se lo fanno mandare a dire. 

Paurosi? Nulla in confronto a quello che accade dentro a Wayward Pines. 

Dentro la recinzione: Wayward Pines

La scorsa stagione si concludeva con l’immagine del povero Ethan impiccato nella Main Road: nel 2032 la rivolta è stata sedata e, nonostante fosse stato perso il capo Pilcher, la Prima Generazione – ossia coloro che per primi sono nati a WP – è al potere con metodi piuttosto autoritari, sotto il comando di Jason. Continuano le pubbliche esecuzioni accompagnate peraltro da esili – tocca a Ben, figlio di Ethan ad esempio – e si attua un ben preciso razionamento – il Martedì – al fine di centellinare le risorse piuttosto scarse: si cerca di coltivare al di fuori della recinzione, salvo poi scoprire che agli Abi non va benissimo e finire con un nulla di fatto; nel frattempo, giusto perché la situazione era tutta rose e fiori, finiscono pure le scorte di medicinali tant’è che un raffreddore può ammazzare metà della popolazione. Per finire, il controllo delle nascite arriva a livelli di pazzia con ragazze di 12 anni incinta dopo amorevole copulazione con coetanei in una stanza che contiene i quadri per mostrare i vari step dell’atto amoroso a mò di Gioco dell’Oca. 

In una evoluzione continua di intrighi, lotte per il potere, stratagemmi più o meno furbi, pure storie d’amore mal sviluppate, ne accadono di ogni e, soprattutto, ne muoiono di ogni: ci lasciano infatti moglie e figlio di Ethan, Kate – che decide di tagliarsi la gola in una delle scene più forti della serie - la dottoressa Megan – cui vengono tagliate le gambe da Margareth e via di pozza di sangue di quelle serie -, Pam – strozzata da Jason in quanto aveva il vaiolo che lui misteriosamente però non contrae - e poi persino il salvabile ma non salvato Jason stesso. 

La trama, devi dire, è buona: incentrata tutta sul risvolto thriller fantapolitico e abbandonato quasi completamente quel minimo di accenno Sci-Fi che avevi apprezzato, appare dominata da protagonisti in costante rapporto con le loro forze e le loro debolezze, posti continuamente sotto tensione e davanti a scelte dolorose e difficili. Inoltre esistono i colpi di scena – significativi o meno – che la mantengono sempre piuttosto frizzante: a titolo di esempio – alert spoiler – scoprire che c’era un incesto inconsapevole in fieri sicuramente un minimo spiazza lo spettatore. C’è pure, attraverso dei flashback, un accenno della storia di Wayward Pines: atteso che fu progettata da Rebecca, CJ, capo agronomo, fu risvegliato il 19/4/4014 quando il terreno era tornato a livelli preindustriali e poi completata nel 4016 con la costruzione della recinzione elettrificata. Si scopre pure che il progetto originale di Pilcher era quello di utilizzare delle missioni per verificare il mondo esterno e costruire via via nuove colonie, dopo aver proceduto ad un controllo nascite massivo al fine di aumentare la popolazione che ammonta, nel 4032, a 1178 persone più circa 300 non ancora risvegliate dal loro sonno criogenico: peccato che se ne salveranno soltanto 571 per il futuro – che non si sa quando sarà - a venire. 

Alla fine il tutto si potrebbe riassumere tranquillamente con la Macchiavelliana massima del fine che giustifica i mezzi ma preferisci usare la frase del protagonista della seconda stagione, il Dr. Theo Yedlin: 

“Non esiste un bene superiore, esiste solo il bene”. 

Incongruenze? 

Col punto di domanda, sì, in quanto, non avendo letto i romanzi, non sai se vi siano possibili spiegazioni razionali. 

Atteso che il colpo di scena principale dell’intera stagione è il fatto che Kerry sia madre di Jason con cui stava intrattenendo un bel rapportino incestuoso, qualcosa torna pochino a livello temporale. Viene infatti detto che Jason nasce nel 2013 – quindi non è il primo nato a Wayward Pines come prima si voleva far intendere – e subito ibernato: la stessa sorte tocca a Kerry, criogenizzata subito dopo il parto. Ora: i due sembrano avere più o meno la stessa età e il tutto si deve al diverso momento del risveglio. Atteso che i primi risvegli si sono avuti nel 4014, che Jason è stato risvegliato dopo (probabilmente nel 4018) e che siamo nel 4032 e anche ammesso che Kerry sia stata risvegliata il più tardi possibile – nel 4032 stesso, nella prima stagione infatti non la vediamo -, 4032-4018 fa 14. Quindi Kerry era incinta a 14 anni? Non ne dimostra peraltro 14 nel 4032, quindi probabilmente è stata addirittura risvegliata un po’ prima. 

Oscuro è pure il flashback relativo ad Abigail, ragazza incita contattata da Pilcher che la serie fa di tutto, prima del plot twist, per far credere essere la mamma di Jason. Non lo è e l’unica spiegazione che riesci a trovare è che lei abbia perso il bambino, cosa che ha fatto ripiegare Pilcher su Kerry. 

Il finale, per quanto suggestivo, non risponde praticamente a nulla. E vai proprio di listone. 

- Non si capisce benissimo cosa faccia alla fine l’allucinato CJ: ha attivato il conto alla rovescia affinchè le capsule si disattivino entro 1 minuto decretando così la fine dell’umanità? O era invece il timer per la loro attivazione? 

- Si vede poi un neonato – sembra umano – in braccio agli Abi. Dovrebbe indicare che essi si stanno evolvendo e quindi stanno sulla strada di ritornare umani? Oppure si potrebbe pensare che Adam si sia addirittura accoppiato con una Abi femmina e ne sia scaturito un ibrido? Quella stessa scena in che momento si svolge? Il 4032 o molto più avanti nel tempo? Impossibile dire qualcosa con certezza. 

- con certezza si può invece affermare che si vedono dei germogli in conclusione di serie: evidente segno del fatto che il pianeta si sta riprendendo dall’inquinamento tecnologico e quindi CJ si era sbagliato nelle sue valutazioni. 

Infine permangono alcuni dubbi di carattere puramente logico. Atteso che si vuole a tutti i costi proporre la figura di un eroe che salvi la situazione sacrificandosi, se davvero gli Abi potevano essere contaminati con i virus, perché non liberare uno di quelli che era stato catturato dopo averlo sapientemente riempito di schifezze anziché usare la povera Kerry? A che pro poi riportare tutti nelle capsule per un risveglio più avanti nel tempo se difettano medicinali e provviste? Pensano di recuperali quando si risveglieranno? Altra domanda non proprio facilissima. 

In conclusione comunque una stagione più che accettabile, votata prevalentemente al thriller fantapolitico e sentimentale. Peccato che sia stato ufficialmente scritto che non ve ne sarà una terza: per chi vuole dare un'ultima occhiata prima di ibernarsi andare qui.