Ōkami kakushi: un Higurashi minore




Okami Kakushi (おおかみかくし) è un anime horror del 2010 di 12 episodi, trasposizione di una light novel per Playstation Portable dallo stesso nome. 

Per tutti coloro che seguano questo bloggettino e siano perciò avezzi con Higurashi, questo post sarà facile facile e apprezzato. 

L'anime, infatti, presenta severi punti di contatto con quel capolavoro e non mancherai di sottolinearli: alla fine lo si può davvero definire, come da titolo, un "Higurashi minore"

Pronti? Si va. 


Man mano che procedevi nella visione le somiglianze divenivano sempre più chiare e dopo un po', complice la tua curiosità, hai scoperto che il direttore del gioco altri non era che Ryukishi07, già responsabile sia per Higurashi No Naku Koro Ni che per Umineko No Naku Koro Ni. Un bell'inizio davvero. 

Le prime somiglianze si vedono ovviamente dalla trama. Ci si trova nella città di Jouga che è circondata da foreste che la proteggono ed isolano ed il cui panorama ricorda davvero in tutto e per tutto Hinamizawa: atmosfere "bucoliche", un tempio, una clinica - il Center - e così via. La città è divisa in realtà in due diverse sezioni, la vecchia e la nuova e proprio in quest'ultima si trasferisce la famiglia del protagonista liceale Hiroshi. 

Si forma ben presto un gruppetto di 3 amici - oltre ad Hiroshi due ragazze, Izusu e Kamame - così come in Higurashi; la città si sta preparando alla festa degli Hassaku - dei frutti tipici simili ad agrumi che vengono avvolti in una foglia in cui viene scritto un desiderio che chi raccoglie vedrà avverarsi -; vi è una specie di esecutrice - Nemuru, figlia della famiglia Kushimada che al pari della Sonozaki ha un bel fardello da portare - ; come per Rika esiste pure una sacerdotessa - la Hakozou Kamon, in questo caso la bella Kaori - che non può andarsene dalla città e la cui funzione è essenzialmente quella di "calmante" per i cittadini. 

Le analogie si possono anche scorgere nella struttura dell'episodio: al termine di ogni puntata si ha infatti una parte di una filastrocca - che sarà essenziale per rivelare il segreto della città - come anticipazione della successiva mentre ogni episodio si apre con una sola, rivelatrice, parola come titolo. Al pari di Higurashi, poi, l'anime in realtà si sviluppa su 11 episodi effettivi laddove il dodicesimo è solo una parodia del tutto simile a questa cosa qui



La storia, a parte le notevoli somiglianze non solo con Higurashi ma anche con Shi Ki, appare comunque abbastanza accattivante complice anche una sceneggiatura adeguata e abile nel porre indizi prevalentemente attraverso qualche frase sibillina e la già menzionata filastrocca. In soldoni Hiroshi e famiglia si trasferiscono presso Juuga in quanto il padre, scrittore, è affascinato dal tema dei Lupi della città, specie autoctona di dimensioni ragguardevoli - 80 -100 cm per 40-70 kg - che si considera ormai estinta ma ancora venerata dagli abitanti come divina. Si scopre ben presto che tali lupi sono gli abitanti originari della città vecchia, dominati da un impulso verso gli umani normali - da loro definiti "umani decaduti" -: per controllarli è stato istituito un Consiglio che si occupa di tirare giù dalle spese grazie alla cacciatrice Nemura - la "Kiribito"; il rituale dell'uccisione viene chiamato "Kami Otochi" - e alla sua falce, gli "dei decaduti", ossia coloro che siano colpiti dalla "Malattia degli Dei" e perdano il controllo; per manternere il segreto costoro, come accadeva in Shi Ki, vengono detti essersi trasferiti. Il padre di Nemura, dottore, responsabile del Center - il policlinico della città - sta proprio cercando una cura per la suddetta malattia; si scopre così che l'Hassaku ha la facoltà di facilitare la chemiosintesi batterica - qualunque cosa questo possa voler dire - e di tenere a bada gli impulsi; non si disdegna anche di vendere le informazioni ad una multinazionale farmaceutica - la Bio Tecnolyze - il che creerà al dottore non pochi grattacapi e sarà alfine causa della sua morte per mano dell'assistente Kasai. La "Malattia" comporta la presenza di occhi rossi e i soggetti posseggono comunque delle capacità fisiche ben superiori a quelli del comune essere umano; sono attratti dalla "tentazione" che altro non è che il profumo emanato dagli esseri umani che solo loro possono avvertire - e, guarda caso, il protagonista Hiroshi è quello che ce l'ha più intenso e un po' la causa scatenante di tutti gli eventi -. Finisce con la scoperta - anche grazie alla ricerche della liceale Kaname - dell'esistenza dei Lupi da parte degli Umani Decaduti durante la Festa dell'Hassaku; in qualche modo le due parti riescono ad evitare di scannarsi ed i nostri eroi riescono pure a sventare il piano di Sasaki, giovane che progettava di sommergere la città come vendetta per la sorte toccata all'ex fidanzata tramutata tre anni prima in Lupo e poi uccisa in quanto priva di controllo da Nemuru. Alla fine solo la famiglia di Hiroshi rimane a Jouga; tutti gli altri umani - che erano stati lì attirati dalla politica dei bassi prezzi dei terreni - decidono di andarsene; nemmeno si sa, nel finale agrodolce, se essi manterranno il segreto o se tempi duri si prospetteranno per i Lupi. 

Trama a parte, qualche parola la vuoi spendere sui Lupi, i veri protagonisti della storia. Non sono dei - anche se tali si appellano - ma nemmeno umani: la differenza sta proprio nel forte impulso - la maledizione, la malattia - che essi avvertono verso gli umani di cui in sostanza si cibano e dal cui profumo vengono attratti. Per questo motivo si erano isolati nella vallata protetta dalla foresta, badando a che solo uno sparuto gruppo di "Umani Decaduti" fosse presente; avevano trovato la maniera di conviverci tramite il controllo esercitato dalla famiglia Kushimada che aveva imposto la "Legge", ossia l'uccisione di coloro che passassero il punto di non ritorno aggredendo gli umani. Sentono odori diversi dagli umani, hanno capacità fisiche ben superiori, occhi rosso fuoco e succhiano "la linfa" - vabbè, straziano il corpo della vittima in parole povere - ; il loro morso, al pari dei vampiri, consente di tramutare in lupo la vittima. 



Se tutto quanto hai scritto finora - trama, contesto, analogie con Higurashi - costituisce punto di forza dell'anime, le debolezze sia avvertono prevalentemente nella grafica laddove si usano la CGI per l'animazione di certi combattimenti e dei veicoli e nella presenza piuttosto scarsa di scene horror/splatter che vengono più che altro lasciate all'immaginazione dello spettatore mentre in Higurashi erano piuttosto - molto - esplicite. Come ultima notazione però devi accennare anche alle musiche, molto ispirate e a tema con particolare epicità durante gli scontri e le rivelazioni. 


In definitiva un anime consigliato agli amanti di Higurashi o Shi Ki purchè le attese non siano troppo elevate. Per coloro che vogliono fare un giro a Juuga, ecco la direzione

Ōkami kakushi: un Higurashi minore Ōkami kakushi: un Higurashi minore Reviewed by radish7 on 07:00 Rating: 5

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